Garolda, Ca Vecchia, Ostiglia, Cavo Lama, San Siro. Il 90% delle manifestazioni di feeder si svolgono in quella ristretta cerchia di campi gara tra Mantova e Modena. Manifestazioni nazionali, regionale ed anche provinciali. Ed in quest’ultimo caso, anche le gare valide per i provinciali di Milano, una manifestazione che dalla sua istituzione vede la partecipazione di non più di venti concorrenti.
Circa 400 km tra andata e ritorno per un campionato provinciale da venti persone. Forse in termini di chilometri e spesa un pochino troppo, per la resa dei primi campi gara citati. Ed allora perchè non cercare delle alternative più vicine a casa? Per esempio, il Naviglio Pavese.
Il campo gara della Certosa di Pavia
Il canale che esce dalla Darsena di Milano, che in passato ha organizzato decine e decine e decine di manifestazioni agonistiche di pesca al colpo. Da un paio di anni il tratto No Kill della Certosa di Pavia ha liberalizzato la pesca a feeder, fino al 2017 vietata. Un canale largo attorno ai 15 metri, con la profondità che si attesta sui 120 cm. Acqua corrente, spesso limpida, ma caratterizzata da cambiamenti di colorazione dettati dai lavori a monte e dalle precipitazioni.
Un campo gara lungo chilometri, che ben si presta anche per la pesca a feeder. Carpe, cavedani, scardole, pesci gatto, carassi, gardon, siluri, alborelle, tinche. Una biodiversità ittica davvero varia.
Ed allora perchè non provare a rivalorizzare questo campo gara, praticamente abbandonato dalla pesca al colpo, per le gare di feeder? E’ quello che ha fatto la Longobardi Milo, in collaborazione proprio con Fishingmania. Feeder Day Naviglio, la primissima gara di pesca a feeder in Naviglio Pavese.
La Gara
Ventisei gli iscritti, con il sold out dei trenta partecipanti reso impossibile da alcune defezioni degli ultimi giorni, Poco male, per una gara di prova 26 concorrenti sono un buon numero. Tratto designato, dal picchetto 181 al picchetto 221, ovvero dal Ponte della Flamberta a scendere. Un tratto che vede la sponda opposta ricca di vegetazione che entra in acqua.
I picchetti sono stati posizionati a circa una quindicina di metri l’uno dall’altro per cercare di sfruttare al massimo i 400 metri di campo gara. Il canale si è presentato con la corrente attorno ai 20-25 grammi e l’acqua abbastanza torbida. Fortunatamente i lavori di recupero erba nell’area milanese si sono conclusi in settimana, evitando una pescata “a slalom” tra le macchie di erba in discesa.
Poca attrezzatura
In vista del caldo e conoscendo le sicure difficoltà dettate dalla luce del sole, la scelta è stata di iniziare la gara per le 8.30 con durata di quattro ore. Tanto il Naviglio non richiede grande impegno nell’attrezzatura: paniere, due canne ed il guadino.
Per cercare di sfruttare al massimo il posto e considerando la presenza di carpe, è stato deciso di lasciar libero anche il method feeder ed il pellet feeder. La pesca si è sviluppata sia utilizzando queste due opzioni, sia con i classici pasturatori block end ed open end.
Purtroppo però il pesce di taglia non si è distribuito uniformemente su tutto il campo gara. I tanti cavedani presenti sul canale si sono fatti vedere solamente sfrecciando a destra e sinistra. Per quanto riguarda le carpe, invece, poche si sono messe in movimento e solamente in determinati picchetti.
Pesci gatto e gardon
In diversi hanno trovato una valida alternativa nella pesca del pesce gatto, sia sotto i piedi, sia sulla tre quarti. Anche la minutaglia, che si era fatta vedere attorno alle 6 del mattino bollando su tutto il campo gara, sembra aver risentito del movimento sulla sponda. Normale quando il pesce non è abituato ad una massiccia presenza di pescatori.
Primo settore
Il primo settore è stato quello che ha sofferto di più. La vittoria è andata ad Alessandro Marino della Con.Pe.Di.Verb. Tubertini con 1060 grammi di pesci gatto ed un paio di cavedanelli. Alle sue spalle Mirko Lamiera con 630 grammi di pesciolame vario.
Secondo Settore
Nel secondo settore la vittoria è andata a Matteo Maggi della Longobardi Milo che ha sfruttato la cattura di un bel cavedano da oltre un chilo di peso. Al secondo posto Massimo Caccia con 940 grammi di pesci gatto e cavedanelli.
Terzo Settore
Il terzo settore è stato quello più combattuto e ricco di pesce. Le carpe si sono infatti vedere esclusivamente in questa zona. Fabrizio Mazzoleni della Lenza Paradiso Trabucco vince con 8700 grammi catturando tre carpe, ma lasciandone in acqua ben undici.
Secondo Angelo Maggi con 5040 grammi ed una carpa oltre i quattro chili e mezzo.
Quarto Settore
Infine nell’ultimo settore la vittoria è andata a Filippo Camozzini della Pescasportivi Seriate Tubertini. Per lui un siluro sul chilogrammo e mezzo e pesciolame vario. Secondo posto per Stefano Mosele della Lenza Azzurra Lainate Maver con una bella pescata di pesci gatto per 1790 grammi. Il quarto settore è stato quello che ha visto la maggior presenza di pesci gatto, garantendo una pescata un po’ più di movimento.
I primi tre classificati di ogni settore sono stati premiati con prodotti Milo. Mulinello Redvolution al primo. Canna Vertigo Feeder al secondo. Testa di guadino Gold per il terzo. In più tutti i concorrenti sono stati omaggiati di una bustina di ami Yoiro Feeder River.
Campo da valorizzare
Certo, ci si aspettava qualcosa di più, ma come prima esperienza bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno. Diversi dei partecipanti una settimana fa erano nel Canale Fissero. Quattrocento chilometri in più e stessi pesi, se non inferiori. Anche peggio era andata ai partecipanti della prima prova del provinciale di Milano a Formigosa. Ecco allora che il Naviglio può entrare in scena per queste piccole manifestazioni.
L’unica cosa fastidiosa è che bisogna fare grande attenzione ai ciclisti che sfrecciano sulla strada. Nemmeno fossero al Vigorelli di Milano. Peccato che il pescatore, nonostante paghi una licenza governativa ed una tessera Fipsas, non abbia alcuna priorità sui ciclisti.
Naviglio Pavese, Lago d’Orta, Quintino Sella, Adda a Lecco. Realtà che possono essere sfruttate per i campionati provinciali e cercare di dare una scossa al movimento feeder della zona. Forse è ora che la Fipsas di Milano, e non solo, inizi a guardare anche ai campi gara vicini alla provincia.
Ad ogni modo questo Feeder Day Naviglio non sarà la prima ed ultima gara organizzata in Naviglio Pavese. Noi stessi cercheremo di organizzare altri piccoli eventi per valorizzare un campo gara situato a 15 minuti da Milano.