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SPETTACOLARE FISHINGMANIA TROUT AREA FIGHT
Fishingmania Trout Area Fight. Un successo. Un incredibile successo. Una manifestazione nata per gioco tra amici si è rivelata essere uno spettacolare evento di pesca a spinning. Anzi, meglio. Di Trout Area.
Inizialmente doveva essere solo una giornata su una tecnica che pratichiamo solo nei tre mesi invernali ed alla fine è diventato qualcosa di più.
Quando più di un mese fa gli amici Marco Frigerio e Donato Giambersio ci avevano interpellato sull’evento mai ci saremmo aspettati una risonanza tale. Quarantadue partecipanti sono arrivati fin in Valcuvia, in particolare a Cunardo al laghetto dell’Agriturismo La Piccola Fattoria. E tra questi, anche quattro ragazzi provenienti addirittura dalla Toscana. Ma c’è di più. Quarantadue partecipanti per un’età media attorno ai venticinque anni.
D’altronde il Trout Area è una tecnica giovane che attira moltissimi ragazzi giovani. Poca attrezzatura, estrema praticità, molta dinamicità, ma soprattutto molta sportività. Per noi e per gli sponsor dell’evento era la prima volta che si organizzava una manifestazione di questo tipo.
Una gara particolare sia per quanto riguarda la formula, sia nel regolamento. Consentite solo hard bait, dagli spoon ai rotanti, fino ai minnow. Obbligo di amo singolo senza ardiglione. Obbligo del guadino gommato. Divieto assoluto di toccare il pesce. La trota veniva considerata valida all’entrata nel guadino. Ovviamente la difficoltà maggiore è stata dettata dalla fase di slamatura. Tra i presenti qualche esperto del settore c’era e si è distinto subito.
Passiamo alla formula di questa prima edizione della Fishingmania Trout Area Fight. Una formula completamente diversa da quello a cui siamo abituati. Nove turni di pesca da quattordici minuti ciascuno.
Ogni concorrente pesca sei volte, mentre per le restanti tre deve fare il giudice. Giudice? Si, giudice. Il nome della manifestazione parla chiaro. Trout Area Fight. Un combattimento uno contro uno. Chi vince la sfida ogni turno porta a casa tre punti. Se si pareggia sul numero di trote si conquista una sola penalità.
Alla fine i primi sedici (in questo caso) passano ai quarti di finale. Poi la semifinale da otto e la finale da quattro concorrenti. In caso di parità al termine di ogni fase si procede ad uno spareggio con golden trout. Ultimo termine poi non ne diciamo più, promesso. Come c’era nel calcio il golden gol, nella Trout Area c’è la Golden Trout. Chi la cattura per primo, vince.
Bello. Divertente. Diverso. Forse quest’ultimo è il termine corretto. Una manifestazione di pesca diversa, molto più dinamica dalle classiche gare.
Inizio alle ore 9 circa per i canonici nove turni. Ogni tre turni è stata effettuata un’immissione di trote. C’era il timore che potessero esserci problemi con la consegna degli spostamenti ed invece tutto è andato alla perfezione.
L’ottima organizzazione dei ragazzi del negozio Frigerio Pesca e dello staff Cogitech, assieme a Cristian Riglietti che ha gestito tutte le fasi di gara come commissario di gara, ha fatto in modo che tutto fosse curato nei minimi particolari. Dal sorteggio alla consegna dei cartellini con il proprio numero ed i vari spostamenti. Una macchina perfettamente funzionante fin da subito.
Come prevedibile, il primo turno di pesca è stato quello più pescoso. Tutti i presenti hanno attaccato delle trote. C’è stato chi è riuscito a portarle a guadino, chi invece, complice anche l’inesperienza, non è riuscito a scappottare. Dal secondo turno si è subito notato come il pesce avesse cambiato atteggiamento.
Le catture e le mangiate sono calate drasticamente. Le trote si sono spostate in profondità e sui lati corti, non picchettati. Più che normale. Come avviene in qualsiasi competizione, il pesce risente dello stress e dopo essere stato catturato e rilasciato mangia con molta più diffidenza.
A partire dal secondo turno l’esperienza nello spinning e nell’area trout ha prevalso. I più esperti hanno apportato dei piccoli accorgimenti allo stile di pesca ed alla tipologia di esca per riuscire ad insidiare le trote ormai molto apatiche. Bastava una modifica alla velocità di recupero, più veloce o più lenta, per attirare l’attenzione delle trote. Gli artificiali usati alla fine sono sempre stati gli stessi da tutti.
Gli spoon di tutte le tipologie e di tutte le marche hanno prevalso. L’alternativa del rotante, che poteva essere un’alternativa interessante, non ha portato grandi risultati. Inutile dire che i colori più accesi come al solito hanno fatto la differenza.
Alla fine dei nove turni eliminatori si è proceduto con la stesura della classifica che ha visto un parimerito tra cinque concorrenti per il passaggio ai quarti di finale. Dopo oltre due ore di gara purtroppo il pesce ha smesso di mangiare. Nessuno è riuscito a catturare la golden trout quindi si è dovuto procedere per estrazione.
Pausa pranzo attorno alle 12.30 con un panino alla salamella ed una bibita compresa nel costo dell’iscrizione. Tra l’altro ha coinciso con il momento in cui si è vista maggiore attività al lago.
Per i quarti di finale è stata effettuata una nuova re immissione del pesce in modo da movimentare le trote già presenti nel lago. Operazione che ha portato i frutti sperati in quanto qualche cattura in più rispetto alle precedenti sfide si è vista.
Come da copione, la semifinale invece ha visto pochissime catture al punto che due pareggi hanno obbligato ad un nuovo spareggio alla Golden Trout. Attorno alle due del pomeriggio ha avuto inizio la finalissima a quattro. Per l’occasione è stata utilizzata la sponda di sinistra, lasciata a riposo appositamente per l’atto conclusivo della Fishingmania Trout Area Fight. Venti minuti di gara con spostamenti ogni cinque minuti.
La finale, che ha visto quattro ottimi pescatori, è stata davvero tirata. La vittoria è arrivata quasi sulla sirena conclusiva e ha visto uscire vincitore di questa 1° Fishingmania Trout Area Fight Angelo Rossi con otto pesci. Secondo il toscano Lorenzo Arenare con sette pesci, terzo Valentino Vidrasc con sei pesci. Quarto con quattro pesci Jonathan Aloe.
Come detto all’inizio, una manifestazione riuscita in tutto e per tutto. Una manifestazione che avrà sicuramente un seguito nei prossimi anni, considerata anche la continua crescita di questa specialità. Tanti giovani, con due ragazzi di dieci anni e tantissimi under 25. In più non è mancata la premiazione per molti dei presenti. Oltre ai primi otto classificati che hanno ricevuto dei buoni rimborso, sono stati sorteggiati diversi premi messi offerti dagli sponsor della manifestazione.
Gli sponsor sono stati il negozio Frigerio Pesca di Cesano Maderno, l’azienda Milo, Lineaeffe Holding Ferrari con il proprio marchio da spinning Nomura, Marco Marranzano agente Trabucco e la ditta Cogitech in qualità di distributrice del marchio giapponese Nories. Proprio Cogitech ha presentato per l’occasione la gamma dei propri spoon ed hard bait per l’Area Trout. Da sottolineare che alla distribuzione dei picchetti, ogni concorrente ha ricevuto una bobina di fluorocarbon Lineaeffe ed una bustina di ami da Area Trout Nories offerti da Com.Es.
Un ringraziamento anche al lago La Piccola Fattoria per aver ospitato questa prima edizione della Fishingmania Trout Area Fight. Infine un ringraziamento particolare a Donato Gianmbersio che si è davvero impegnato moltissimo per la buona riuscita dell’evento. E’ stato grazie a lui se è stato possibile svolgere la gara in questo lago della Valcuvia, tra le Prealpi varesine.
Nei prossimi giorni sarà disponibile il video della giornata!
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