Considerato il principale affluente del Fiume Adda, il Serio è un corso d’acqua che presenta un percorso di oltre cento chilometri, tagliando trasversalmente le province di Bergamo e Cremona.
IL SERIO
Nasce nel cuore delle Alpi Orobie bergamasche, ad un’altezza di circa 2500 metri, in una zona ricca di laghetti. La vera e propria sorgente del Serio è un piccolo lago, chiamato Lago Superiore del Barbellino che, dopo aver raccolto le acque di diversi piccoli torrenti di montagna, crea un vero e proprio emissario che risulta essere il Serio.
Nel proseguo del suo percorso verso valle viene alimentato da tutti gli altri corsi d’acqua che scendono dalle vallate laterali. Tutto ciò garantisce un continuo apporto di acqua durante l’anno e di conseguenza una costante portata. Il Serio però, come tutti i fiumi di questa tipologia, risente sia dei forti periodi di precipitazioni continue, sia dei recenti forti temporali estivi della durata di qualche ora. Specialmente nel tratto alto il fiume ha la tendenza a sporcarsi velocemente ed ingrossare le proprie acque.
Caratteristiche Morfologiche
Per Serio Alto viene considerato il tratto che arriva fino all’altezza di Nembro. Il fiume presenta un percorso abbastanza torrentizio, con diverse piccole cascate e la profondità mediamente bassa, al punto che in diversi tratti è presente non più di un metro di acqua ed è possibile l’attraversamento. Il letto del fiume è sempre abbastanza largo, con una larghezza che varia dai dieci ai trenta metri a seconda della pendenza. Il fondale è principalmente ciottoloso, con presenza sia di alcuni grossi sassi che creano condizioni favorevoli per lo stazionamento delle trote, sia di rapide con buche profonde anche oltre un paio di metri. Partendo da Nembro, man mano che si va verso monte il movimento in acqua può essere più o meno complesso. È pertanto sempre consigliato l’utilizzo di waders, oltre ad affrontare il fiume sempre con qualcuno e mai da soli.
SPECIE ITTICHE
Il Serio è molto famoso tra gli appassionati di pesca alla trota non solo per essere un fiume molto tecnico e difficile da affrontare, ma soprattutto per la presenza di diversi esemplari di trota marmorata, oltre ovviamente alle classiche trote fario. Diversamente da molti altri corsi d’acqua italiani, il Serio non presenta un gran numero di trote iridee in quanto da regolamentazione regionale ne è vietata l’immissione.
TECNICHE DI PESCA
Grazie alla sua lunghezza, in generale il Serio offre diverse alternative di pesca. Dallo spinning alla pesca in bolognese, passando per mosca, canna fissa, teleregolabile e feeder. Una varietà di tecniche permesse anche da un’alta biodiversità ittica, in particolar modo nel tratto di fondovalle.
Le tecniche di pesca più praticate in questo tratto alto del fiume bergamasco sono principalmente tre: pesca al tocco, spinning e mosca.
Spinning
Considerate le caratteristiche del Serio, con la velocità della corrente sempre abbastanza sostenuta e la taglia delle trote presenti, è opportuno non affrontarlo con un’impostazione troppo “leggera”. Per gli spinner, l’ideale sono canne di lunghezza tra 210 e 240 centimetri, azione fast medium / light e casting da 25 grammi circa. Attrezzi in grado di governare perfettamente sia artificiali di bassa grammatura, sia esche per la ricerca dell’ambita marmorata. Le esche consigliate sono i classici rotanti fino alla misura 9, ondulanti da spoon a 7 grammi e minnow di taglia medio – piccola.
Pesca al Tocco
La pesca al tocco è la pescata classica con il galleggiante. Una bolognese da cinque a sette metri è la scelta più azzeccata per un fiume che presenta una portata variabile a seconda del tratto, così come la larghezza. Non c’è moltissimo da dire su come effettuare la pescata. Tenete in considerazione che l’acqua è sempre molto limpida, pertanto non si può azzardare troppo con i terminali. Le trote sono abituate a vedere i pescatori sulle sponde, motivo per cui bisogna avere un approccio non troppo “aggressivo”. Per quanto riguarda le esche, come sapete tutti, il bigattino non è consentito e le esche più gettonate sono camole e, sopratutto, vermi. Questi ultimi risultano micidiali appena dopo un forte temporale che intorbidisce leggermente l’acqua.
Pesca a Mosca
Passiamo ora ad una delle tecniche più amate dalla maggior parte degli appassionati: la pesca a mosca. Anche in questo caso vale la regola adottata per lo spinning: light, ma non troppo. Pescando a secca, sono sufficienti delle canne di lunghezza attorno ai 9 piedi, utilizzando code 4/5. Passando invece alla pesca a ninfa, più redditizia nella prima parte di stagione quando l’acqua è ancora fredda, il consiglio è di stabilizzarsi su lunghezze di circa 11 piedi per una maggiore comodità di lancio ed anche in questo caso code 4/5. La scelta delle mosche da utilizzare è a discrezione del pescatore. Se l’obiettivo è scappottare, delle classiche sedge o mosche di maggio sono l’ideale. Se invece il target di giornata è la marmorata, non abbiate paura ad utilizzare creazioni di dimensione medio – grossa.
REGOLAMENTI
La pesca in Serio non presenta particolari regolamentazioni. Nella maggior parte dei tratti è sufficiente la licenza governativa di tipo B e non sono necessari dei tesserini segna pesci aggiuntivi. Attenzione ad informarvi prima sul tratto che volete affrontare, in quanto in alcuni casi è richiesta anche la Tessera Fipsas e nelle zone No Kill è vietato sia l’ardiglione, sia le ancorine.