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FLY BASS FISHING – BLACK BASS A MOSCA
Il principio fondamentale dell’Alternative Fly Fishing è quello di ricercare sempre una nuova sfida in una nuova specie. Questa volta abbiamo voluto metterci a confronto con un pesce icona dello spinning e del casting, il Black Bass! Il Bass è un pesce estremamente influenzato dalle condizioni climatiche e dell’ambiente in cui si trova. Indiscutibilmente il periodo migliore resta la stagione calda soprattutto per chi ama pescare questi pesci Top Water, ammirando i loro attacchi esplosivi a pelo d’acqua, ma anche nel periodo da febbraio a marzo e da settembre ad ottobre ci sono ottime possibilità di divertirsi, anche se dovremo pescare più in profondità. Dobbiamo quindi capire i diversi comportamenti del pesce nel suo ambiente ed agire di conseguenza. Oltre alla conoscenza, estremamente importante per avere la meglio su questo predatore è l’attrezzatura. Dobbiamo essere estremamente meticolosi nella scelta, molto spesso saremo costretti a montare più canne, in questo modo saremo sempre pronti ad affrontare le differenti situazioni che andremo ad incontrare andando quindi a montare sia code galleggianti che intermedie e anche affondanti. Parlando di canne, solitamente le più gettonate sono 9 piedi per coda 6, 7, 8, spesso, perché polivalenti anche per altre tecniche. Ma la continua evoluzione ha portato gli amanti di questo pesce ad usare anche canne da 7 piedi, sempre con code potenti, per una maggiore versatilità negli spot che andremo ad incontrare. Il finale cambierà di lunghezza in base alle nostre esigenze dando più importanza al diametro del tip con finali generosi che vanno da una misura minima dello 0,20 sino allo 0,30 o più. La motivazione di attrezzature così generose non è solo dovuto al fatto di lanciare una vasta gamma di esche, che andremo a vedere in seguito, ma dal comportamento del nostro antagonista una volta allamato. Eh si, perché mentre pesci come trota e temolo danno il via a fughe sfrenate il black bass mira con feroce determinazione a nascondersi tra canneti, radici e chi più ne ha più ne metta, quindi a noi non resta che una scelta: perdere il pesce oppure forzarlo e cercare di salparlo nel minor tempo possibile. Dobbiamo tener conto che il bass non si stanca troppo facilmente e un lungo combattimento può avere effetti disastrosi sulla buona riuscita della cattura o peggio ancora sulla salute del pesce, sempre da tenere in primo piano.
Ed ora non si poteva non accennare alle esche. Ebbene si, perché una infinita quantità di moschisti pensano che l’unico modo per catturare questo meraviglioso predatore sia top water ma non è così. Ovviamente libellule, popper, rane e piccoli topi la fanno da padrone, ma spesso nelle stesse condizioni anche cavallette, chernobyl hunt e grosse sedge possono regalare grandi soddisfazioni. Nelle profondità, invece, streammer e jig sono l’unica soluzione. Alcuni degli artificiali che la fanno da padrona sono sicuramente gli Zonker, i famosissimi streammer Puglisi, le scuplin head per i periodi più freddi o addirittura esche estremamente fuori dai generis come gli Alien Fly, una sorta di “spinnerbait” appositamente progettato per la pesca a mosca. Un particolare, spesso molto importante in questo tipo di esche, è quello di ottenere in fase di costruzione un dressing offset, per non rischiare di incagliare continuamente nei numerosi ostacoli.
E dopo questa rassegna di esche non resta che entrare in pesca cercando ambienti ricchi di vegetazione intricata o strutture artificiali dove spesso questi pesci stazionano. Il massimo del divertimento resta lo stereotipo classico della pesca al Black Bass ossia il Belly Boat grazie al quale, con estrema attenzione, possiamo avvicinarci agli spot più interessanti e cercare di ghermire questo divertentissimo avversario. Il Fly Bass Fishing è una vera esperienza che costringe, spesso, il classico pescatore con la mosca ad adattarsi ai comportamenti del pesce e alle situazioni in cui esso si trova. Può sembrare un pesce semplice quando è giornata, riuscendo anche a catturarne venti, trenta o addirittura quaranta esemplari, ma è nelle giornate di apatia che esce fuori il vero pescatore e il suo desiderio di riuscire ad insidiare questo meraviglioso predatore.
Provare per credere!
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