Quando parliamo di Fiume Po, viene difficile pensare ad un solo itinerario. Un corso d’acqua talmente lungo, talmente grande, che potremmo contare decine e decine di itinerari possibili. Il più famoso è sicuramente quello di Isola Serafini; spot che nel lontano 2010 fu proprio il primissimo itinerario che andammo a proporre su Fishingmania. A distanza di così tanti anni torniamo a parlare di pesca in Po e lo facciamo presentandovi un tratto leggermente a monte: San Nazzaro Po.
Campo Gara Storico
Chi è nato prima del 1980 sicuramente se lo ricorda come un famosissimo campo gara. San Nazzaro Po si trova un paio di chilometri a monte della diga di Isola Serafini, in coincidenza con la foce del Chiavenna. Lineare, comodo e con il livello praticamente sempre costante, a parte eventi eccezionali.
Per anni ha ospitato diverse manifestazioni agonistiche, improntate fondamentalmente su alborelle, cavedani, scardole, lasche, carassi e savette. Inevitabilmente, come spesso accaduto con i campi situati sui fiumi, anche San Nazzaro si è perso. Ma a prescindere è sempre stato uno spot interessante per il pescatore.
Caratteristiche dello Spot
Come detto, parliamo di un posto molto comodo e capiente. Le postazioni sono diverse, tutte facilmente agibili. L’unico vero problema è legato alla strada che costeggia il fiume. Una volta giunti sull’enorme spiazzo in fondo alla discesa dell’argine, non è possibile procedere con l’automobile. La presenza di una stanga ne vieta il passaggio, pertanto è obbligatorio lasciare la macchina al parcheggio e procedere a piedi.
Sponda in Erba
E sopratutto sponda in piano. Posizionare l’attrezzatura è davvero molto semplice ed in totale comodità. Ad inizio stagione le postazioni si trovano in mezzo a dei canneti, mentre in occasione di particolari eventi nautici, viene effettuato uno sfalcio totale che rende ancora più comoda l’azione di pesca.
Pesci Presenti
Sono presenti tutti quei pesci che ora popolano il Po, con alcuni graditi ritorni. Oltre agli ormai onnipresenti barbi e naturalmente breme, sono tantissime le alborelle che stazionano nei primi strati d’acqua. Il gradito ritorno è costituito da carassi e carpe di taglia medio – piccola, sintomo che nell’ultimo biennio / triennio molte freghe sono andate a buon fine. Ed ancora sta aumentando la presenza dei pesci gatto americani, che pian piano stanno risalendo tutta l’asta del fiume oltre Piacenza. Tra i predatori non mancano naturalmente aspi, luciperca e siluri. Tre specie presenti in grosse dimensioni ed insidiabili a spinning, ma non solo.
Il Fondale
Punto dolente di questo stupendo spot. Il fondale purtroppo è abbastanza impervio, al punto che limita l’utilizzo di determinate tecniche di pesca. Ricordiamoci che si tratta di un fiume, soggetto spesso a piene che, una volta terminate, lasciano sul fondale rami ed immondizia varia.
Inoltre sono presenti alcuni sassi di prismata, che spesso portano l’amo o i piombi ad incagliarsi. In queste situazioni, purtroppo, spesso si finisce con il lasciare, se si è fortunati, il terminale o peggio la lenza.
Giustamente vorrete sapere anche della profondità. Bene, in questo punto il Po è davvero molto profondo. Essendo in prossimità di una diga, la profondità aumenta. Nell’immediato sottoriva abbiamo tra quattro e cinque metri di fondo, ma procedendo verso il largo si arriva anche oltre gli otto metri.
Velocità della Corrente
Questo è un bel punto di domanda. Diciamo che in condizioni normali la corrente è costante. Lenta, ma con una importante massa d’acqua. Ecco perchè bisogna fare molta attenzione alle grammature da utilizzare. Il fondale gioca un ruolo molto importante. Ma ve lo diciamo nel paragrafo dedicato alle grammature consigliate.
Come Pescare
Come detto poco sopra, non tutte le tecniche sono praticabili a causa delle problematiche legate agli ostacoli sul fondale. Il feeder per esempio trova davvero molte difficoltà. Più persone hanno confermato il rischio di perdere tantissimi pasturatori per colpa di questi incagli, non individuabili. Anche per lo spinning si potrebbe fare lo stesso ragionamento, anche se pescando con delle esche dotate di anti alga si potrebbe riuscire ad ovviare in parte al problema.
Ecco quindi che la tecnica regina diventa la pesca al colpo, da differenziare in base al target di cattura che si vuole trovare.
Canna Fissa
Da tre metri fino a nove metri, state tranquilli che vi potete proprio divertire. Ovviamente è una tecnica consigliata nei mesi caldi, da maggio ai primi di ottobre. Una pescata per pesci di piccola taglia? In realtà no. Volendo si possono cercare solo le alborelle, ma se andate sul fondo non saprete mai cos potrà attaccarsi. Dai gatti ai barbi, passando per breme, carpe, carassi ed anche siluri.
Per prima cosa vi consigliamo di evitare l’elastico nella canna. Il motivo è semplice. Con così tanti attacchi, rischiate di non riuscire più a rompere il filo per liberarvi. Questo nel caso vogliate pescare con almeno 6 metri di canna, in cerca di barbi, meglio utilizzare piuttosto delle canne robuste, che abbiano una buona schiena. Se invece volete mettervi a fare una pescata di velocità su pesci di taglia medio – piccola come alborelle, bremette, carpette e pesci gatto, potete tranquillamente indirizzarvi su canne di punta tra 3 e 5 metri. Attenzione però, pescare corto non vuol dire per forza tagliare fuori i pesci di grossa taglia. Ce ne sono talmente tanti, che entrano in pastura dopo un po’ che avete iniziato la sessione.
Montatura
Il nostro consiglio è di non realizzare montature aperte. Non serve in quanto non state pescando pesci sospettosi. L’obiettivo è cercare di raggiungere più velocemente possibile il fondale, che si trova almeno a tre metri e mezzo dalla superficie fin dai primi metri da riva. Quindi grammature da almeno due grammi e piombature chiuse verso il basso, magari aggiungendo anche una torpille che non fa mai male.
Roubaisienne
Il pescatore di tutti i giorni sicuramente è indirizzato verso la canna fissa, ma una pescata in roubaisienne può essere un’interessante alternativa. Non servono canne di prima fascia, utili più agli agonisti. Potete tranquillamente arrangiarvi con una canna che resti entro le 150 € di prezzo e state sicuri che vi divertirete moltissimo.
Pescando in un posto del genere, è sufficiente sia una canna robusta in tutte le sue sezioni, in grado di accogliere degli elastici da almeno 2.0 mm di diametro. Vi consigliamo inoltre di usare dei kit dotati di strippa, in modo da poter forzare in caso di cattura di taglia.
Montatura
Stesso discorso della canna fissa. Meglio utilizzare grammature abbastanza pesanti per arrivare più velocemente sul fondale. Il galleggiante vela può essere un’ottima soluzione in molti casi, naturalmente se siete pratici nell’utilizzarlo. Madrelenza da almeno 0.20 – 0.22 mm e terminali minimo da 0.16 mm. Considera le possibili catture, potreste anche utilizzare diametri di spessore ancora maggiore. Ami a gambo corto con punta ricurva sono preferibili, più appuntiti per forare i duri apparati boccali di carpe, barbi e pesci gatto.
Bolognese
Una canna poco utilizzata, ma che non è da escludere per cercare di pescare più in fuori sui fondali importanti. Pochi ci pescano, ma non è detto che possa regalare qualche sorpresa in termini di taglia. Ovviamente nel caso vogliate provarci, serve una bolognese con azione M – H e potente. Almeno otto metri di lunghezza, vista la profondità, che comunque non è nemmeno detto sia sufficiente.
Esche e Pasture
Se avete già pescato in Po, sapete benissimo quali sono le esche più funzionali e le pasture migliori. Ma vi diamo comunque qualche nostro consiglio.
Dolce o Salato?
Pensiamo al Po e la scelta dovrebbe ricadere per forza di cose sul salato. Una pastura a base formaggio e pane è l’ideale quando si va in Po, alla ricerca dei grossi barbi che popolano le sue acque. Con l’arrivo però di tante breme e pesci gatto, oltre al ritorno in pianta stabile di carpe e carassi, non bisogna escludere una base dolce. Una classica Special Carpa di cui tutte le aziende ne hanno un modello. Gialla o rossa poco cambia, alla fine l’importante è buttare giù da mangiare.
Classici Inneschi
Non ci dilunghiamo troppo. Dai bigattini in tutte le loro forme al mais, fino al verme. Se volete provare qualcosa di diverso anche pescando con roubaisienne e canna fissa, perchè non pensate a quelli dumbells morbide da 5 – 7 mm? Potrebbero essere interessanti per tagliare fuori la minutaglia. Provate!
5 commenti
Buongiorno chiedevo un’informazione non essendo molto pratico se in quel tratto è possibile pescare. Uno mi aveva detto che li era vietato.
Grazie mille
Ciao Luca, in quel tratto è possibile da sempre pescare. Non esistono divieti di alcun tipo. L’unico divieto è quello di accedere con la macchina oltre l’area del parcheggio.
Ciao, si può montare la tenda e fare le notti, carpfishing?
Ciao, abbiamo visto diverse postazioni con tende. Dalle informazioni che abbiamo, quindi, si può quindi praticare ( tenda con colorazione verde e non colorata ).
Attenzione che ci sono delle informazioni discordanti, in quanto abbiamo altre fonti direttamente della Fipsas di Piacenza dicono che è vietato fare la notte in tenda a San Nazzaro. E’ consentito a Roncarolo Po e sulla sponda opposta, se muniti di gommone