SCALA DI MONTA ISOLA SERAFINI INAUGURATA
Gli storioni tornano a popolare il fiume Po. E con essi le altre specie ittiche come la cheppia e l’anguilla che per vivere e riprodursi hanno bisogno di spostarsi dal mare ai fiumi e viceversa.
Il merito è della scala di risalita realizzata nell’ambito del progetto europeo “Life Con-flu-po” (Connettività fluviale fiume Po), che ha permesso di superare la barriera rappresentata per oltre 50 anni dalla Diga di Isola Serafini e della sua centrale idroelettrica, nel tratto tra Piacenza e Cremona, lunga la sponda emiliana del grande Fiume.
Un vero e proprio corridoio ecologico con vasche ampie cinque metri a fare da gradino, che è stato inaugurato oggi a Monticelli d’Ongina (Pc) dai partner del progetto, Regioni Emilia-Romagna e Lombardia in testa.
Al taglio del nastro tra gli altri l’assessore regionale all’Agricoltura dell’Emilia-Romagna Simona Caselli, il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, l’assessore regionale all’agricoltura Gianni Fava, il sindaco di Monticelli D’Ongina Michele Sfriso.
“Si tratta – ha sottolineato Simona Caselli – dell’impianto più grande con queste caratteristiche in Italia e uno dei più importanti d’Europa, che mette in collegamento attraverso il Po, il mare Adriatico e il lago di Lugano. La sua valenza ecologica è enorme e i test realizzati in questi giorni dimostrano che l’impianto funziona alla perfezione con benefici già evidenti. Si tratta di un ulteriore passo in avanti per la valorizzazione del fiume più lungo d’Italia, a vantaggio di tutti i territori rivieraschi da Piacenza a Ferrara. Penso, oltre agli spetti ambientali, anche alle attività ricreative e turistiche e naturalmente alla pesca, che grazie all’accordo sottoscritto insieme a Lombardia e Veneto potrà contare finalmente su regole comuni e condivise al di là dei confini amministrativi.”
Dal mare Adriatico attraverso il fiume Po per arrivare al fiume Ticino e al lago di Lugano. Un viaggio lungo 580 chilometri che per secoli i pesci migratori, storioni in testa, hanno compiuto stagione dopo stagione. Ora questo viaggio potrà ricominciare, passando attraverso 33 aree riconosciute dall’Ue come siti di importanza comunitaria per il loro valore ambientale.
“Con questo intervento ripristiniamo la situazione precedente alla realizzazione della centrale di Isola Serafini – ha spiegato Caselli – in questi anni gli effetti in particolare sulla fauna ittica sono stati pesanti. Ora avvieremo un azione di monitoraggio in particolare nell’area del Delta per verificare il ripopolamento e gli effetti sull’ecosistema, mentre metteremo in campo un pacchetto di azioni – dalle visite guidate all’attività didattica – per coinvolgere la popolazione a partire dai giovani”.
Il progetto Life Conflupo è costato 7 milioni di euro, di cui quasi il 50% dall’Ue. La Regione Emilia-Romagna ha messo a disposizione oltre 2 milioni attraverso Aipo (l’Agenzia interregionale per il fiume Po) per gli interventi infrastrutturali. Questi si sono tradotti in particolare nella realizzazione della scala di risalita che ora permette di superare i quasi dieci metri di dislivello della diga di Isola Serafini. Coordinato dalla Regione Lombardia, il progetto ha avuto come partner attuatori anche l’Agenzia interregionale e l’Autorità di bacino del Po, il Consorzio parco Lombardo della Valle del Ticino, le Province di Piacenza e di Rovigo, la società di gestione ambientale Graia ed Enel Green Power.
L’accordo per una gestione unitaria del fiume Po La realizzazione della scala di risalita di Isola Serafini si inserisce in un impegno più generale a favore del Po, che vede affiancate oltre alle Regioni Emilia-Romagna e Lombardia anche Veneto e Piemonte, grazie all’Accordo per una gestione unitaria, che è stato sottoscritto nel 2016 e che ora è in corso di recepimento nei singoli ordinamenti. Una collaborazione sui temi della pesca sostenibile, della lotta al bracconaggio, della valorizzazione della fauna ittica, del turismo fluviale.