L’Agro Pontino all’epoca dei Romani era un’area paludosa, che nel corso degli anni è stata prosciugata e bonificata per poter utilizzare al meglio un terreno molto fertile per la coltivazione. Al giorno d’oggi, rimane una distesa di campi coltivati, tagliati trasversalmente da decine e decine di canali di tutte le dimensioni, i quali sfociano in mare dopo un percorso di pochi chilometri. Canali che scorrono in un ambiente ricco di vegetazione sulle sponde, tanto che trovare dei punti accessibili all’acqua per lo svolgimento della pesca diventa molto complicato.
CANALI PONTINI FAMOSI
Uno dei fiumi più conosciuti di questa area laziale è sicuramente il Fiume Ufente, balzato agli onori della cronaca per aver ospitato qualche anno fa una finale del Campionato Italiano a squadre di pesca al colpo. Ma l’Ufente è solo uno dei tanti fiumi/canali dell’Agro Pontino. Potremmo citarne altri, tra cui il Fiume Sisto o il Canale Portatore..
CANALE PORTATORE
Proprio su quest’ultimo ci vogliamo soffermare in dettaglio. Per quanto riguarda il Fiume Sisto, sarà protagonista del prossimo articolo.
Questo corso d’acqua ha la particolarità di nascere, scorrere e sfociare interamente nel Comune di Terracina. La sua sorgente, se così vogliamo definirla, è il risultato dell’unione di altri tre fiumi. Tra questi, c’è anche il già citato Fiume Ufente.
Campi Gara
Nel suo breve percorso, meno di sei chilometri, presenta un piccolo campo gara utilizzato dalla Sezione Provinciale Fipsas di Latina per lo svolgimento delle proprie manifestazioni provinciali, con una capienza variabile tra 60 e 100 postazioni.
CARATTERISTICHE
Largo circa una cinquantina di metri, questo impianto Fipsas è molto regolare dal punto di vista della sponda. Se al lato opposto si trova un muro di canne palustri, sul lato dedicato alla pesca ogni postazione è stata ricavata lasciando la vegetazione tra un picchetto e l’altro. Una situazione che ricorda molto alcuni canali emiliani ed aiuta sicuramente il pesce nei periodi di riproduzione. La sponda di pesca è pertanto naturale, piana e garantisce un comodo posizionamento dell’attrezzatura. Anche per la macchina ci sono poche problematiche, essendo parcheggiata proprio alle spalle.
Specie Ittiche
Sono diverse le specie ittiche che popolano questo canale. In prevalenza troviamo scardole, carassi, carpe e tinche. Non mancano poi le breme, in taglia anche grossa, probabilmente arrivate dai vicini Tevere e Volturno. Sono ancora presenti anche diverse alborelle, ma le pescate sono principalmente basate sulle specie sopracitate. Considerata poi la vicinanza al mare, non mancano le specie marine diadrome, ovvero che tendono a risalire i fiumi per motivi legati alla riproduzione o all’alimentazione, come cefali e spigole.
Incognita Marea
Proprio come in Canal Bianco ad Adria o in Arno Pisano, anche qua la marea incide sia sul livello idrometrico, sia sulla pescata.
La profondità media è di circa due metri, ma naturalmente nei momenti di alta e bassa marea può esserci un dislivello importante. Ecco perchè è opportuno posizionare un piccolo paletto per essere pronti a qualsiasi cambio di profondità. Non solo, la presenza della marea incide anche sull’attività del pesce. In momenti di bassa, l’attività è maggiore. In quelli di alta, con l’ingresso di molta acqua salata, il pesce tende a bloccarsi. Giust’appunto i cefali possono essere le catture più facili da trovare.
Corrente
In condizioni normali la corrente è medio – veloce. Ovviamente in base alla marea può aumentare (bassa) o rallentare (alta). Bisogna fare molta attenzione alle condizioni meteo. In occasioni di forti piogge e recuperando l’acqua di una vasta area del Pontino, il fiume tende ad ingrossarsi velocemente ed aumentare la propria portata.
TECNICHE DI PESCA
Tutte sono praticabili: pesca al colpo, feeder e carpfishing.
- La roubaisienne è sicuramente la tipologia di canna più utilizzata, in quanto garantisce un controllo migliore della lenza ed anche di catture di taglia medio – grossa. Sulla base della corrente, è estremamente importante essere pronti a tutto: dalle lenze leggere per la pesca a “volare” fino ai galleggianti vela.
- Nelle giornate con corrente medio – veloce è consigliato anche l’utilizzo della bolognese, specialmente per cercare di insidiare le carpe che risultano presenti in taglia anche importante. Non a caso, è un canale che spesso vede la presenza di diversi appassionati di carpfishing.
- Anche il feeder è una realtà importante nel Canale Portatore proprio per la morfologia della sponda. Utilizzando il pasturatore viene più facile la pescata a ridosso delle canne palustri della sponda opposta, le quali regalano un ambiente perfetto per carpe, carassi e scardole. Sulla base della corrente, come per la pesca con il galleggiante, è opportuno essere pronti a tutto, dai pasturatori di 20 grammi di peso fino ad oltre 60 grammi.
Pastura Consigliata
La pastura chiara e dolce è la scelta più adatta ed utilizzata dai pescatori della zona, così come l’utilizzo del bigattino incollato con la ghiaia.
Tra le pasture consigliate citiamo:
Vip Magic ed Exploit Milo – Gold Medal Yellow Tubertini – MB500 Carpa – Carassio – Breme Colmic
Il bigattino incollato non è mai da dimenticare, così come l’aggiunta in pastura di alcuni additivi in polvere, mais e canapa in grani.
REGOLAMENTI
Per pescare al Canale Portatore è obbligatoria sia la licenza governativa, sia la tessera Fipsas