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ITINERARIO DI PESCA IN SARDEGNA – IL LAGO DEL CIXERRI
Il lago del Cixerri è un itinerario di pesca in Sardegna, situato nel Sud della Sardegna, a venti chilometri da Cagliari. Si tratta in particolare di un invaso artificiale nel territorio dei comuni di Uta, Villaspeciosa e Decimomannu. L’invaso è alimentato dal Rio Cixerri e garantisce i fabbisogni idropotabili dell’intero territorio antistante. La diga di Genna Is Abis costituisce lo sbarramento principale insieme ad altri due sbarramenti minori. La superficie dello specchio d’acqua è di circa 5 km² mentre il volume totale è pari 32 milioni di m³. L’invaso è di proprietà della Regione Autonoma della Sardegna ed è gestito dall’ENAS, ente strumentale regionale.
COME ARRIVARE
Da Cagliari prendere la SS 130 in direzione Iglesias, uscire per Villaspeciosa e immettersi nella SP 90 in direzione Siliqua. Attraversata la zona artigianale di Villaspeciosa, percorsi circa 2 km, svoltare a sinistra dove è presente un cartello di indicazione per la diga. Percorsi ulteriori 2 km in una stradina asfaltata, si arriva ai piedi della diga dove, una volta svoltato a destra e percorso un breve sterrato che costeggia una pineta, si arriva al campo gara del Cixerri.
Da Sassari percorrere la SS 131 in direzione Cagliari e uscire al bivio per Monastir-San Sperate. Percorrere la ss 130 dir fino a Decimomannu e immettersi per un breve tratto nella ss 130 fino all’uscita per Villaspeciosa e proseguire fino ad arrivare alla diga come indicato per chi arriva da Cagliari.
LAGO DEL CIXERRI A PESCA
Il lago ai fini della pesca sportiva è di primo livello nel sud della regione. Data l’omogeneità di un tratto in particolare abbastanza esteso e lineare è infatti il teatro di numerose competizioni agonistiche e promozionali. Le gare sono organizzate dalla Fipsas sezione di Cagliari e dalle diverse associazioni di appassionati pescasportivi del territorio. Vengono svolte sia a tecnica libera, che con le sole tecniche della pesca al colpo e del feeder.
Caratteristiche del lago
Il settore dove viene svolta la pesca è molto esposto ai quadranti occidentali ed è perciò frequente trovare, specie nelle ore centrali della giornata, forti venti, moto ondoso e corrente sostenuta. La sponda è di facile accesso, sicura e molto comoda, con la strada vicina. Il digrado del fondale è molto lento con una profondità a 15 metri di circa 1,5 metri e un fondo prevalentemente argilloso con presenza di ciottoli e pietre. In base al livello di riempimento, che in estate diminuisce fino anche al 60%, sono presenti in acqua alcuni erbai e piante che tuttavia non creano particolare disturbo per le attività di pesca.
Specie presenti e abitudini
Come nella maggior parte dei laghi e fiumi sardi la specie più diffusa è la carpa regina che in questo lago ha una taglia media sui 6-8 etti fino ad arrivare ad esemplari oltre 2 chilogrammi. Data la vastità del lago non mancano però esemplari di taglia ben più interessante da insidiare con la tecnica del carp fishing. Sono inoltre presenti in misura minore popolazioni di carpe a specchi, pesci gatto e persici.
La particolarità dei pesci è che questi sono costantemente in competizione alimentare. Ciò va tutto a vantaggio dei pescatori che trovano sempre nei propri picchetti pesci molto famelici e ben disposti all’assaggio di esche e pasture. I pesci sono attivi durante tutto l’anno ma il lago da il meglio di sé dalla primavera all’autunno mentre nelle stagioni più fredde è produttiva solo la pesca a lunga e lunghissima distanza.
Tecniche di pesca
Le tecniche praticate con maggiore frequenza sono quelle del colpo e del feeder con le quali è possibile raggiungere ottimi quantitativi di peso. Nelle competizioni infatti non è raro raggiungere e oltrepassare i 50 pezzi. Praticata nel luogo anche la tecnica dello spinning da terra, rivolta ai black bass. Il feeder è la tecnica che va per la maggiore e si svolge sia a corta e cortissima distanza, sia nella fascia tra i 30 e 40 metri con il method e con la classica montatura.
Le tecniche del colpo sono un po’ meno praticate ma altrettanto efficaci. La roubaisienne e bolognese in termini di velocità col pesce attivo a corta distanza e l’inglese per la pesca più tecnica a media distanza su pesci più sospettosi e diffidenti come ad esempio accade a inizio primavera.
Le esche naturali, lombrichi, mais e bigattino, sono quelle preferite e consentono tempi di abboccata più rapidi. Non vengono disdegnate anche pellet e mini boiles di vario tipo. Per le pasture si suggerisce la libera interpretazione dello spot dato che nel tempo si sono rivelate attrattive allo stesso modo sia quelle dolci che salate sia quelle giallo-nocciola e rosse.
Gli ami e i fili da utilizzare, vista la conformazione del lago e le prede presenti, sono abbastanza leggeri ma robusti. Per imbobinare sono sufficienti diametri tra lo 0.16 e lo 0.20 mentre per i finali si può stare in un range tra lo 0.12 e lo 0.18. Gli ami sono di piccole dimensioni ma caratterizzati da buona resistenza e filo robusto per poter affrontare pesci piccoli ma molto combattivi.
I pasturatori indicati, vista la scarsità di incagli, sono di ogni forma e peso da scegliere in base alle condizioni della corrente e del vento. Per le pesche al colpo sono da preferire galleggianti in grado di fronteggiare situazioni di forte vento frontale/laterale e corrente.
Manifestazioni ed eventi
Nel lago si svolgono campionati provinciali di pesca al colpo e alla carpa. Inoltre sono numerosi i trofei, raduni amatoriali e gare promozionali organizzati dalle associazioni di pesca. Tra questi spicca l’LBF Sardegna Challenge previsto per il prossimo mese di ottobre.
PERMESSI E LICENZA
Per poter esercitare la pesca sportiva nel lago sono necessari la licenza di pesca di tipo B rilasciata dalla regione Sardegna per i residenti o la licenza di pesca rilasciata dalla propria regione per i non residenti www.regione.sardegna.it. E’ inoltre necessaria l’autorizzazione all’accesso per l’esercizio della pesca sportiva rilasciata dall’ENAS www.enas.sardegna.it
NEI DINTORNI
Il territorio nelle zone circostanti al lago offre numerose attrazioni di tipo culturale, archeologico e naturalistico. Tra tutte sono da segnalare il Castello di Acquafredda a Siliqua, l’Oasi di Monte Arcosu, il sito archeologico “Su Niu de su Pilloni a Uta e il Museo Pinuccio Sciola a San Sperate.
Testo e Foto di ANDREA NONNIS
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