Passando sul ponte in paese si può notare sulla sinistra una piccola cascata d’acqua. Quella è la foce del Serio Morto. Non molti lo sapranno ma, secondo studi, anni addietro questo corso d’acqua costituiva il vecchio percorso del fiume Serio e che quest’ultimo non sfociava nell’Adda, ma direttamente nel Po. Si tratta di un canale che scorre al di sotto delle vecchie mura del paese di Pizzighettone. Molto probabilmente era utilizzato come fossato di difesa. Difatti le sponde risultano artificiali per la presenza di muratura in mattoni.
CARATTERISTICHE
A Pizzighettone il canale è largo tra i 7 e i 10 metri e presenta una fitta vegetazione di cannette su entrambe le rive. Proprio per questo motivo sono molto pochi i posti disponibili per pescare. Quasi assenti quelli dove è possibile utilizzare la roubasienne in quanto la strada è immediatamente adiacente al canale. Saper dire con certezza quale sia la corrente del Serio Morto è impossibile. E’ strettamente legato alle condizioni atmosferiche. In caso di forti piogge o forti temporali, il canale raccoglie tutte le acque dei canalini della campagna cremonese e bergamasca ingrossandosi e aumentando la propria portata.
Durante la nostra pescata fortunatamente le condizioni del canale erano ottime con acqua lenta. La colorazione dell’acqua rimane sempre abbastanza torbida a causa del fondale sabbioso. La profondità è varia. Nei tratti rettilinei non supera il metro d’acqua. Nei punti in cui l’alveo curva, vi è una maggiore deposizione di sabbia e fango e, di conseguenza, si crea un canale profondo anche un paio di metri dove la corrente è maggiore.
La presenza di pesci alloctoni sembra essere del tutto assente. In tre ore di pesca le catture si sono divise tra cavedani di piccola e media taglia, triotti fino a quasi 100 grammi di peso e molte carpe che stazionano nei tratti più profondi.
COSA ABBIAMO USATO
Vista la larghezza del posto in cui pescavo, ho optato per l’utilizzo della roubasienne a sei pezzi. Non conoscendo il posto e avendo notato la presenza di cavedani a galla ho pensato di utilizzare una lenza leggera con un galleggiante da 4×16, con una montatura aperta su circa 60 cm. In questo modo le mangiate dei cavedani si sono susseguite per tutte le tre ore di pesca. Essendo in un tratto in cui la corrente era maggiore nel sottoriva, la profondità maggiore si trovava pescando con soli quattro pezzi di canna. E’ stato proprio provando a quest’altezza che ho attaccato e catturato delle carpe di taglia non eccessiva, circa un chilogrammo di peso, ma veramente molto combattive.
Pescare nel Serio Morto è economico e non obbliga l’utilizzo di gran materiale. Due canne fisse in sostituzione di una roubasienne con una sola punta, qualche lenza tra il 4×14 e il grammo e mezzo, tre etti di cagnotti da fiondare continuamente dieci alla volta, un guadino e una macchina fotografica per immortalare le belle catture che si possono effettuare e rilasciarle immediatamente nel loro habitat.
COSA VISITARE
Per gli amanti della storia, è d’obbligo una visita alle mura dalla città realizzata nel 1650 circa e del castello di Pizzighettone. Poco distante dalla cerchia muraria sorge la chiesa di San Bassiano costruita nell’undicesimo secoldo d.C. che presenta un rosone con mattonelle recanti simboli sforzeschi. Altro edificio degno di nota è la Borgata di Gera e diversi palazzi del ‘400. Per maggiori informazioni consultare il sito del comune di Pizzighettone http://www.comune.pizzighettone.cr.it/
Per gli amanti della natura e del birdwatching a Camairago, pochi chilometri a nord di Pizzighettone, c’è la Tenuta del Boscone. Un’oasi naturale situata nel Parco Regionale Adda Sud dove si possono incontrare trampolieri di ogni tipo, dall’airone alla nitticora passando per la garzetta ed inoltre ungulati come cervi e daini; e ancora cinghili e la mascotte del parco, gli scoiattoli. Per maggiori informazioni http://www.tenutadelboscone.com