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TEST CRASH PER KALIKUNNAN A SURFCASTING ROCK FISHING
Le giornate estive sono quelle che preferisco per la ricerca e cattura a rock fishing con esca viva del re del fondale. Di chi parlo? Ovviamente del dentice. E come insidiarlo se non con l’attrezzatura da surf casting / rock fishing di Kalikunnan.
La giornata inizia presto, molto prima dell’alba. Ci si addentra nella macchia per poi scendere giù, tra le scogliere dell’Argentario ed arrivare sullo spot prescelto. Se non si ha la possibilità di fare il vivo in loco allora bisogno trovare un punto dove procurarselo e poi, ahimè, caricarsi il secchio del vivo fino giù in scogliera.
Cosa importante è limitare al massimo il peso e l’ingombro dell’attrezzatura, praticamente il minimo indispensabile per poter essere operativo al 100%. Dopo una lunga camminata, per niente facile, arrivo sul mio amato post. Inizio subito a studiare il mare e la risacca, accorgendomi che è il mare perfetto. C’è l’ondina che sbatte sugli scogli e forma la tipica schiuma della scogliera. Il mare è poco formato a causa dell’assenza di vento. Condizioni di tipica scaduta avanzata.
KALIKUNNAN BOOMSLANG 160 GR
Inizio a montare i picchetti e ad aprire l’attrezzatura. Parliamo di Kalikunnan, quindi la scelta è di andare su una canna da surfcasting realizzata in collaborazione proprio con i pescatori italiani. Parliamo della Boomslang 160 grammi, da 4,20 metri. Un prodotto spagnolo, realizzato appositamente per l’Italia. Una combinazione migliore non si poteva chiedere.
La particolarità della Boomslang è la colorazione molto appariscente, ma non è il colore ad incidere negativamente sulla canna. Anzi, la casa madre la posiziona come prodotto di punta per questa tecnica e non poteva scrivere cosa più giusta. Una canna tre pezzi di tutto rispetto, con anelli Fuji Alconite, placca Fuji DPS e manico ergonomico. Realizzata con nano carbonio, presenta un vettino ibrido. La canna risulta molto sensibile in vetta, con molta potenza di schiena. Davvero molto potente sia per lanciare a lunghe distanze grammature importanti, sia per pescare innescando il vivo e cercare grosse prede, riuscendo a staccarle dal fondo.
LA LENZA PER IL DENTICE
Inizio la pescata innescando un’occhiata viva con due ami della dimensione 1/0 in bocca utilizzando un nodo senza nodo. Il secondo amo invece è leggermente più piccolo, nella misura 1 con nodo Palomar sotto al ventre. Terminale da 0.45 mm in fluorocarbon da due metri di lunghezza. Micro girella ad alta resistenza per limitare l’incaglio e piombo da 75 grammi a perdere, legato con uno spezzone da 0.20 mm all’occhiello.
Buono l’inizio di giornata con ben tre catture di dentici attorno al chilogrammo di peso. Ovviamente pesci di buona dimensione, ma meritevoli di essere rilasciati in attesa del grande big. Prima sbaglio una mangiata, poi ne attacco un altro. Peccato che nella fuga va ad incagliarsi negli scogli e quando riesco a liberarlo, si slama proprio a pochi metri d riva. Verso le otto di mattina eseguo l’ennesimo lancio ed in calata arriva subito la botta. E’ lei, la mangiata decisa, forte. Ci siamo, è il re del fondale questa volta.
FERMI TUTTI, ARRIVA IL RE
Dopo un tira e molla, oltre numerose fughe verso il fondo con testate poderose, finalmente arriva a riva lui, un bellissimo dentice da tre chilogrammi. Un esemplare di tutto rispetto se consideriamo che la cattura è arrivata da riva e non dalla barca.
Insidiare questo predatore dagli scogli è qualcosa di unico. Qui il dentice da la sua massima espressione di potenza, combatte fino alla fine essendo vicino agli scogli cercando di puntare il fondo e le rocce stesse per slamarsi. La Boomslang di Kalikunnan ha decisamente superato il test crash. Potenza ed affidabilità. Una canna assolutamente da consigliare per il surfcasting / rock fishing.
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