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ALLA SCOPERTA DEL BOLENTINO ATLANTICO IN KAYAK
Eccoci qui a condividere un’altra possibilità di pesca dai nostri amati kayak. Si parla del semplice ma redditizio bolentino, sfruttando sia la corrente, che il vento per scarocciare la nostra esca scandagliando così più punti oppure, per chi preferisce, ancorarsi in un punto fisso. Prendiamo comunque in causa il primo sistema. Per un’uscita del genere serve un’ancora galleggiante alla quale fisseremo un cordino elastico prima del cordino normale che lega lo scafo,con la funzione di ammortizzatore per onde e strattoni vari. La messa in pesca e molto semplice: piombo da 60/90 grammi sul fondo del trave finale e, ad una trentina di centimetri sopra, un terminale da 20/30 cm e un amo del 2. Il trave è da 0.45 mm, con in testa una girella da 60 libbre.
Arrivati sullo spot risaliamo la corrente o il vento di qualche decina di metri, in modo da posizionare correttamente il kayak ed entrare in pesca esattamente sopra lo spot. Come esche sono da utilizzare quelle che più vanno meglio nello spot scelto e che si conoscono; inutile dare indicazioni di uno spot che non si conosce. La funzione dell’ancora galleggiante è molto importante per garantisce un posizionamento comodo e sicuro direzionando con il timone nel verso della corrente. Questa deve essere la prima cosa da sistemare, cercando di legarla nella posizione più centrale possibile allo scafo in modo da offrire il massimo della resistenza al vento. Nel caso invece che si sia in condizioni di vento assente l’ancora non sarà necessaria, basandoci sulla direzione della corrente e derivando più volte sullo spot. Per quanto riguarda l’attrezzatura si possono utilizzare sia le canne da inchiku, sia le classiche canne da bolentino da 6’6 a 7 piedi con casting a partire da 150 grammi. Il tutto abbinato a dei mulinelli rotanti o fissi di misura 4000/6000 con una treccia da almeno 30 libbre in bobina. Fatto tutto ciò, non resta che attendere gli sviluppi della pescata che dipendono solamente dalla voglia di mangiare dei pesci. Con questa tecnica è possibile pescare di tutto, sia le specie insidiabili dalla spiaggia, sia le classiche catture da bolentino. Che dire se non…buon divertimento!
Per Fishingmania – Stefano Norcia – World Kayak Fishing Charter Boavista
N.B. : Tutte le foto e le catture sono state fatte a Capo Verde e non in Italia, dove non esiste fortunatamente la pesca con le reti che nel nostro Paese fa molti danni catturando esemplari sottomisura. Questo divieto di utilizzo delle reti a Capo Verde è stato attuato per preservare i pesci che sono la principale fonte di reddito degli abitanti del posto.
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