Ormai ne siete tutti al corrente, le nostre acque stanno subendo attacchi da vari fronti. Da una parte il persistente problema sul sovraffollamento di cormorani, ormai presenti in popolazioni ingenti e stanziali; dall’altra le ultime decisioni riguardanti la guerra agli alloctoni ed in particolare tutto ciò che riguarda la trota; infine, un altro gravoso problema che risponde al nome di bracconaggio ittico.
L’impegno del Senatore Bossi
Negli ultimi lustri, uno dei veri problemi della pesca era l’assenza di qualcuno che si facesse portavoce delle problematiche riguardanti la fauna ittica. Qualcuno che portasse questi problemi nelle sedi governative a Roma. Fortunatamente adesso c’è qualcuno: il Senatore Simone Bossi. Lui da alcuni anni cerca di essere la voce dei pescatori, quelli amatoriali che pagano la licenza di tipo B, oltre che battersi per i pesci, praticamente mai tenuti in considerazione.
Pesci? Non sono Beni dello Stato!
Ebbene si. Se ci avete seguito nella diretta di qualche settimana fa lo avrete scoperto anche voi. Dei pesci interessa a pochi o nessuno. Motivo? Non sono beni dello Stato, diversamente da tutte le altre specie che vivono sulla terraferma. Ridicolo, vero?
Come Nasce la Legge Bossi
Nasce sulla base della modifica dell’articolo 40, il cosiddetto emendamento Moretto. Questo articolo 40 viene “depotenziato” con l’inserimento della recidiva di reato. Di cosa si tratta? Semplicemente di una vera e propria falla nel sistema, che agevola il bracconaggio. Perchè? Semplicemente perchè chiunque venisse trovato con attrezzi come reti, storditori e quant’altro per pescare in maniera illecita, non sarebbe incorso nel sequestro del materiale ma avrebbe ricevuto solamente una sorta di ammonimento. Una falla importante, che ha dato praticamente il via libera ad incrementare l’opera di bracconaggio.
Obiettivo Divieto di Pesca Professionale
In Italia diciassette regioni su venti già vietano la pesca professione nei fiumi e nei canali. L’intento del Senatore Bossi è stato di vietarla su tutto il territorio italiano, inasprendo le pene. Naturalmente esclusi i laghi, tutti citati nell’allegato per salvaguardare alcune associazioni di pesca di professione.
Quasi tutti d’accordo
Tutti d’accordo con il Senatore tranne alcune piccole associazioni professionali. E qui sono sorte alcune domande. Domande sul reale motivo che ha portato queste associazioni a non aderire alla proposta di divieto di pesca di professione nelle acque interne. Coinvolgimento con i bracconieri?
Chi porta il pesce all’estero?
Per portare il pesce fuori dall’Italia, bisogna obbligatoriamente passare per dei mercati ittici. Ed ai mercati ittici lo possono portare esclusivamente i possessori di licenza professionale. Ma non solo. Prima ancora di portarli al mercato ittico devono passare per delle associazioni sanitarie che certifichino il prodotto. Ecco, il problema vero è che un pesce catturato con reti e, soprattutto, con un elettro storditore, presenta dei segni inequivocabili. Segni che dovrebbero portare chi di competenza a farsi domande sul reale metodo utilizzato per catturare il pesce. Considerato che il pesce viene espatriato, qualcuno sicuramente si impegna a “chiudere gli occhi” in cambio di, probabilmente, denaro. Denaro che gira in quantità importante, naturalmente in nero ed esentasse.
Dovere da Pescatore
Questo è stato il primo pensiero del Senatore Simone Bossi. Un dovere prima di pescatore, piuttosto che da parlamentare. Doveroso cercare una soluzione per fermare questo cosiddetto racket, che va non solo a danneggiare la fauna ittica dei nostri fiumi, ma anche tutto il movimento pesca, ricreativo e professionale.
Legge Approvata all’Unanimità in Senato
Alla fine di questo anno Simone Bossi ha iniziato a lavorare per presentare questa legge contro il bracconaggio. In soli due mesi il disegno di legge è passato indeliberante, senza dover nemmeno passare dall’aula in quanto tutti, ma proprio tutti i partiti erano d’accordo sul da farsi. Un vero e proprio successo, capitato in passato pochissime volte.
Cosa è Successo
Purtroppo la caduta del governo M5S – Lega ha portato il disegno di legge ad arenarsi alla Commissione Agricoltura alla Camera per quasi due anni. Solamente a fine gennaio viene ripreso in mano, dopo diverse sollecitazioni da parte del Senatore e sono iniziate le fasi di audizione, aprendo la fase emendativa.
Il Problema
Il problema vero è che sono stati presentati alcuni emendamenti per modificare la legge in essere, coinvolgendo ancora le regioni. Un coinvolgimento che non ci deve essere, in quanto le regioni stesse non prenderanno mai delle decisioni che possano ledere alcune associazioni. Pertanto è opportuna una legge quadro nazionale per risolvere il problema. Legge che al momento non esiste.
Ed Ora?
Ora siamo alla situazione di partenza, finchè non si riesce nuovamente a sbloccare questa situazione che porti ad una legge nazionale che vieti la pesca nei fiumi e nei canali in tutta Italia e non solo in 17 regioni su 20. In pratica, al Senatore spettano ancora decine di chiamate ed incontri per cercare di approvare definitivamente il suo disegno di legge. Ma non finisce qui, perchè presto avremo aggiornamenti, proprio sui nostri canali.
Come rafforzativo
In rinforzo a quanto sopra citato, viene anche in soccorso un’altra modifica di legge, quella correlata alla commercializzazione e allo spostamento del pescato della famiglia dei ciprinidi:
Proposta di modifica n 14.8 ( Testo 4 ) al DDL n. 1721
Al comma 2, dopo la lettera b) inserire le seguenti:
<< b-bis) prevedere un esplicito divieto della commercializzazione di tutti i pesci appartenenti alla famiglia dei ciprinidi pescati nelle acque interne, ad esclusione delle acque salse e salmastre e dei laghi;
b-ter) prevedere l’obbligatorietà della remissione del pesce appartenente alla famiglia dei ciprinidi, se catturato al termine dell’attività piscatoria in acque interne, ad esclusione delle acque salse e salmastre e dei laghi >>.
Proposta di modifica n. 14.8 (testo 4) al DDL n. 1721 (senato.it)
La proposta è stata già depositata e sia attende il vaglio della commissione europea.
Per gli aggiornamenti e i dettagli organizzeremo nelle prossime settimane una diretta dedicata!