CAMPIONI DEL MONDO! CAMPIONI DEL MONDO! CAMPIONI DEL MONDO! CAMPIONI DEL MONDO!
Ventitré anni dopo l’ultimo successo targato 2000, un anno dopo l’argento portoghese, la Lenza Emiliana Tubertini ritorna sul tetto del mondo nella pesca al colpo. Una vittoria che dalle classifiche potrebbe essere sembrata facile, ma che in realtà nasconde tantissime insidie. Ma procediamo per gradi, andando a raccontarvi quello che è stato il 42° Campionato del Mondo per Clubs di pesca al colpo.
Il Bacino di Kluczborg
Iniziamo il racconto dal campo gara. Un bacino lacustre situato nella zona sud della Polonia, in prossimità dell’abitato di Kluczborg, tra Katowice e Wroclaw. Un posto immerso nella sconfinata pianura polacca, completamente circondato da immensi boschi di latifoglie e conifere.
Popolazione Ittica e Caratteristiche
La breme è la specie predominante, come spesso accade nei paesi dell’est europeo, con la taglia media attorno ai 150 – 250 grammi. Non mancavano anche breme di taglia, fino ai due chilogrammi di peso, oltre a qualche rara carpa, tinche, acerine, piccoli luciperca, persici, gardon ed anche degli Id.
Questo lago si potrebbe paragonare all’Idroscalo di Milano, anche se a nostro avviso risulta leggermente più piccolo. Ma lo potete vedere proprio dal video in Live Facebook realizzato la mattina della prima prova.
La profondità media si attesta sulla sponda di destra attorno ai due metri e mezzo, mentre sulla sponda di sinistra è un po’ più incostante e raggiunge anche profondità leggermente maggiori. Una situazione che ha obbligato i concorrenti ad essere pronti in caso di sorteggio da una o l’altra parte del campo gara.
La Carica delle 36
Questo è stato il numero delle squadre partecipanti all’edizione 2023 del Campionato del Mondo per clubs di pesca al colpo. Un numero che sarebbe potuto essere anche superiore di almeno otto unità, se ci fosse stato abbastanza spazio. La Fipsed ha dovuto mandare indietro diverse richieste di partecipazione.
Prime e Seconde Presenti
Una situazione che si è creata in quanto da qualche anno a questa manifestazione non partecipa solo la squadra campione nazionale, ma anche la seconda classificata. Una scelta che potremmo comunque definire discutibile, in quanto sarebbe più corretto che pescassero solo le vincitrici del titolo nazionale. Ma si sa, gli sport sono in continua evoluzione e l’esempio lo sono il calcio e la pallavolo che portano non solo le vincitrici dei titoli continentali, ma anche altre squadre.
Livello Altissimo
Un Mondiale per Clubs che a tutti gli effetti era alla pari di un mondiale per nazioni. Tantissimi i nomi blasonati in gara: il 5x campione del mondo individuale Alan Scotthorne, il 2x campione del mondo individuale Walter Tamas, l’1x campione del mondo individuale Alan Perko, il 2x campione d’Europe individuale Giuliano Prandi, la 4x campionessa del mondo individuale Anja Groot, l’1x campione del mondo under 20 Lazlo Csillag. Ed ancora l’1x campione del mondo giovanile Sjors Milder ed il 3x campione del mondo individuale giovanile Matthew Godfrey. Altri nomi? Beh, come non citare Joseph Konopasek, Ferruccio Gabba e Milo. Ci siamo dimenticati qualcuno? Sicuramente si, ma siamo certi che verremo perdonati!
Il Ritorno di Milo
Sicuramente questa era una delle notizie più importanti che teneva banco alla vigilia di questo campionato. Il più conosciuto agonista italiano in Europa che torna ad un campionato del mondo da protagonista dopo l’ultima apparizione nel 2006, quando in Croazia giunse secondo con la Longobardi Milo. In questo caso il ritorno ad una manifestazione iridata avviene grazie alla squadra austriaca Team Triple A da lui sponsorizzata. Un team affiatato, con cui ha preso parte lo scorso anno al Trofeo 6 Nazioni in Lussemburgo. Ed ancora una volta, anche in Polonia, è stato bello vedere quale rispetto abbiano gli agonisti al cospetto di qualcuno che ha fatto la storia della pesca italiana ed europea. Personaggi come Scotthorne o Tamas che non hanno perso occasione di andare a salutare Milo o altri pescatori che hanno chiesto la possibilità di fare una foto assieme. Per quanto ci riguarda, queste sono cose belle della pesca. Ah, per la cronaca, Milo non poteva che portare un altro nome di peso nelle vesti di suo capitano, ovvero l’inglese Steve Gardener.
Gara 1
Dopo una intensa settimana di prove, in cui riuscire a trovare la quadra non è stato facile per nessuno, arriviamo alla prima prova. Organizzazione impeccabile sotto tutti i punti di vista, ad eccezione del meteo che la sera prima della gara ha deciso di regalare un forte acquazzone che ha abbassato le temperature mattutine e della giornata di sabato.
Costante della giornata è stato il vento, in particolare nei settori A e B che risultavano molto più esposti all’aria rispetto alla sponda di destra con gli altri tre settori. L’impostazione di pescata era incentrata su due opzioni: roubaisienne e pesca all’inglese. Difficile dire però quale delle due fosse la più determinante, in quanto durante la gara c’è stato un continuo cambio di attività da parte del pesce in maniera incostante sul campo gara. Camminando (e come si può vedere dalle Live), non c’era un’idea ben precisa di cosa fosse meglio da adottare.
Dopo la prima prova comunque la Lenza Emiliana Tubertini è riuscita a portare a casa un risultato davvero eccezionale con soli 12 punti. Particolare menzione a Marcello Corradi che ha letteralmente dominato il suo settore andando quasi a doppiare il secondo nel settore B. Da sottolineare però la prova dei secondi in classifica progressiva, ovvero gli Slovacchi del team MsO SRX Povazska Bystrica non tanto per i 15 punti, quanto per i tre primi di settore. Se non fosse stato per un ottavo piazzamento, probabilmente avrebbero vinto la tappa di giornata. A seguire gli ungheresi del Timar Mix Team con 17 punti ed i cechi del Crazy Boys Maver con 19.
Gara 2
Alla luce di questi risultati arriviamo alla gara domenicale che assegna il titolo. Vento ancora protagonista, anche se improvvisamente il caldo diventa una costante per più di metà gara. Un caldo naturalmente non afoso, ma che ha sicuramente influito sull’attività del pesce. Insomma, in due giorni, tre condizioni meteo completamente diverse tra loro tra pioggia (del venerdì notte), vento e sole.
Senza perdersi in troppa cronaca, l’impostazione di gara è stata praticamente la medesima del giorno prima. Unica differenza, il pesce poco attivo nella sponda di sinistra, specialmente nella prima ora di gara. Basti pensare che ci sono stati atleti che hanno scappottato dopo sessanta minuti di gara con una bremetta.
Come successo il giorno prima, il pesce di taglia ha fatto la differenza nell’ultima ora e mezza, entrando improvvisamente in attività. Sicuramente la prima metà di gara è stata necessaria per riempire il pesce piccolo e permettere l’ingresso di qualche grossa breme e tinca. Pesci, questi ultimi, che sono risultati dei veri e propri jolly.
Titolo in Italia..oppure no?
Se ascoltate le nostre dirette, ci sentirete dire che il titolo mondiale per la Lenza Emiliana non era scontato. Pazzi? No, semplicemente riuscire a capire il settore non era affatto facile per le sponde dei ragazzi di casa Tubertini. Lo stesso Ferruccio Gabba a mezz’ora dalla fine ci ha confidato che la situazione era abbastanza tragica e si rischiava anche di uscire dal podio. Sicuramente non sarà mai stato così contento di aver sbagliato a rilasciarci quella dichiarazione! Diciannove punti, trentuno totali, titolo iridato riportato a Bazzano.
Cechia e Olanda sul Podio
Serrata la lotta per il podio, con ben cinque squadre in soli sei punti. In un campionato così difficile e tecnico, con un pesce a fare la differenza, i dettagli hanno davvero fatto la differenza. L’argento va ai ragazzi della Repubblica Ceca di Konopasek della squadra Crazy Boys Maver, ma è un argento conquistato grazie ai migliori piazzamenti ed al miglior peso. Le penalità sono quarantaquattro, le stesse della squadra Olandese dell’HSV de Karper Voerendaal Tinca. La squadra che schierava la fortissima Anja Groot, che ha davvero dato spettacolo nei due giorni di gara ed in particolare la domenica in un testa a testa davvero interessante con lo spagnolo Esteve Martinez, vincitore di quattro settori su quattro nelle ultime due edizioni del mondiale per clubs di pesca al colpo.
Quarta la squadra slovacca che era in scia alla “Lenza” nella giornata del sabato, con 48 penalità; quinto il Timar Mix ungherese con 48 penalità; sesta la squadra spagnola di Tomas Romera CP La Molina con 50 penalità. Un vero peccato per i ragazzi spagnoli che hanno fatto un’eccezionale gara 2, da loro vinta con tredici punti.
Ma come ha vinto la Lenza Emiliana?
Nella maniera più semplice possibile! Come? Ascoltate direttamente le parole di Ferruccio Gabba, ufficialmente riserva della squadra, ma di fatto capitano insieme a Marco Genovesi.
La Valdera Pontederese Colmic
Assolutamente non ci siamo dimenticati dei campioni d’Italia in carica. Una squadra che è partita per la sua prima grande manifestazione internazionale, composta da giovani davvero promettenti ed agonisti affermati anche in campo internazionale, capitanati da Jacopo Falsini. Due gare difficili, dove sicuramente l’emozione ad un evento di questa caratura ha fatto la differenza. Sicuramente non c’erano aspettative di vittoria, ma di certo quelle di fare una dignitosa figura. Non c’è comunque di che essere insoddisfatti. Dodicesimi classificati su trentasei squadre, a pari penalità con i fortissimi inglesi del Drennan Barnsley Black di Alan Scotthorne.
Soddisfazione Fipsed
Grandissima soddisfazione da parte della Fipsed nelle parole del Presidente Ugo Claudio Matteoli. Un gran plauso all’organizzazione che ha fatto tutto in maniera impeccabile.
L’esperienza di Milo
Sicuramente importante essere presenti all’evento, considerando sopratutto che le aspettative non potevano essere di vittoria finale. Merito ai ragazzi dell’Austria che ci hanno messo davvero l’anima per fare il meglio possibile, ma sicuramente la concorrenza era più che agguerrita ed esperta. Da sottolineare la grande prova di Christoph Wondra che vince di forza il settore nella giornata di sabato, confermandosi tra i migliori giovani austriaci. Per Milo un decimo ed un quindicesimo posto, causati anche da picchetti non proprio favorevoli. Risultati che non lasciano comunque l’amaro in bocca a chi, per cinquant’anni, ha fatto la storia della pesca europea.
Ringraziamento a Milo
Milo a cui dobbiamo fare tutti i nostri ringraziamenti in quanto è stato grazie a lui se abbiamo potuto raccontarvi in diretta e nel dettaglio questo 42° Campionato del Mondo per Clubs di pesca al colpo.