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Il 2022 è stata un’annata che ci ha riportato in alcuni vecchi itinerari che hanno fatto la storia della pesca italiana agonistica. Il Canale 8000, l’Agro Mantovano Reggiano a Revere, il ritorno di Spinadesco ed il Po a San Nazzaro. Di questi, forse solo gli ultimi due sono di interesse generale e non limitato esclusivamente al mondo dell’agonismo. Anche se in passato sono stati una pietra miliare dell’agonismo italiano, in particolare il campo gara a monte di Isola Serafini. Questa volta rimaniamo sempre in zona piacentina, spostandoci di pochissimi chilometri verso ovest. L’uscita autostradale è la stessa, ma il corso d’acqua cambia. Cari amici pescatori, oggi vi riportiamo sul Torrente Chiavenna nel centro di Caorso.
Attenti ai Divieti
Questo è un itinerario che la generazione tra gli anni 50 e 70 conosce abbastanza bene. Uno spot una volta ricchissimo di specie autoctone che risalivano dal Po, in cui il torrente sfocia pochi chilometri più a valle. Fino alla fine degli anni 90′ la pesca era consentita quasi ovunque, ma con il passare degli anni e le nuove amministrazioni ci sono state un po’ di limitazioni. In centro paese, per esempio, per anni è stato impossibile svolgere la pesca. E così pian piano il Chiavenna è stato abbandonato totalmente dai pescatori ad eccezione di qualche postazione da carpfishing verso la foce.
Ora la situazione è cambiata in meglio, con la pesca tollerata anche in centro paese, anche se non ovunque. Ci sono dei cartelli che la limitano proprio in prossimità del ponte, ma lo spazio c’è su entrambe le sponde.
Posizionare l’Attrezzatura
E’ molto semplice. Il parcheggio è vicino e limitato in fondo alla strada che passa di fianco alle case, quindi la strada da percorrere è poca. Volendo ci si può attrezzare sia con il paniere, che con semplici seggiolini anti ingombro. Tutto dipende dalla tipologia di pesca che volete praticare e che vi spieghiamo con il proseguo dell’articolo.
Sponda Abbastanza Comoda
Abbastanza perchè comunque siamo sempre sulla riva di un fiume, poco battuto dai pescatori. Ad eccezioni di pochi punti puliti, potete trovare degli arbusti nell’immediato sottoriva e la sponda è ad ogni modo sconnessa. Nel periodo invernale, tra ottobre e marzo è decisamente più pulita, mentre con l’arrivo del caldo cresce l’erba sulla riva.
Incognita Fondale
E’ un fiume, assolutamente non pulito. Sul fondale ci possono essere tantissimi ostacoli che potrebbero rendere difficoltosa la pesca ed il recupero di eventuali catture di grossa taglia.
Dimensioni Ridotte
Il Chiavenna non è un fiume, bensì un torrente. Presenta dimensioni abbastanza ridotte in circa una ventina di metri di larghezza ed una profondità che mediamente si attesta attorno ai 2.5 metri, ma con presenza di postazioni che presentano delle “buche” oltre i tre metri e mezzo. La corrente è pressochè assente ed anche in caso di forti piogge, difficilmente va in piena. Devono essere precipitazioni prolungate ed intense, anche se comunque nel caso risentirebbe della vicinanza di un Po in piena che ne impedirebbe lo sbocco.
Specie Presenti
Come in passato, anche ora troviamo la stessa biodiversità del Po, con una predominanza di specie d’acqua lenta o ferma. Carpe soprattutto, ma anche carassi, breme, pesci gatto, siluri ed alborelle. In particolare queste ultime hanno avuto un’esplosione non indifferente nell’ultimo biennio, anche grazie alla mancanza di piene che hanno garantito delle freghe andate a buon fine. In merito a questa quantità di minutaglia, sono diversi i predatori presenti tra aspi e perca.
Tecniche di Pesca
Sappiate che il Chiavenna a Caorso è un itinerario in cui, volendo, potreste davvero praticare ogni tipologia di tecnica: dalla pesca al colpo al feeder, passando per spinning ed addirittura mosca.
Perchè la Mosca?
Perchè se cercate qualcosa di alternativo, l’altissima presenza di aspi potrebbe permettervi una pescata completamente anomala! La minutaglia è altissima, quindi le cacciate che si possono vedere sono diverse, specialmente negli orari dell’alba e tramonto.
Aspi = Spinning
Con un assetto totalmente diverso dal Po ovviamente. In un ambiente come questo, ricco di alberi sommersi e rami che entrano in acqua, lo spinning non può che essere una tecnica da provare, se ne siete appassionati. Come detto, tantissimi aspi di tutte le dimensioni. Ad ultra light spinning, con piccole esche siliconiche vi potreste divertire ad insidiare quelli di taglia medio – piccola, ma non mancano anche i big over 70 cm. Ed in più, i siluri. Gomme grosse, preferibilmente munite di anti alga, per sondare perfettamente il fondale e cercare il pescione da foto. Certo, poi c’è un problema non indifferente: come portarlo sulla sponda? Beh, iniziate ad attaccarlo, poi ci penserete!
Il Regno della Canna Fissa
Ora possiamo dedicarci al mondo della pesca al colpo. Roubaisienne ed inglesino si possono svolgere senza alcun problema, ma se vi volete davvero divertire in Chiavenna, vi consigliamo la canna fissa. Nel marzo del 2022 Milo ci ha realizzato un video con le proprie canne fisse Redvolution Vitesse perchè la quantità di pesciolino è davvero molto alta. Tante alborelle, ma ancora di più tantissimi aspi di piccola dimensione. Una pescata divertente e di velocità, da svolgere con canne fisse non più corte di quattro metri a causa dell’altezza sulla sponda di molte postazioni.
Consigliate grammature non inferiori al mezzo grammo, per cercare di entrare subito in pesca e magari selezionare un po’ la taglia negli strati più profondi. Nel periodo caldo, a partire da maggio, utilizzando come esca il mais e canne anche fino a sei metri, il divertimento è assicurato tra breme, carassi e carpette. Queste ultime, due specie che hanno letteralmente colonizzato tutta l’area piacentina a monte dell’Isola Serafini e che nel Chiavenna trovano un ambiente a loro ideale. Consigliabile l’utilizzo di una piccola torpille per una migliore gestione dell’esca.
Feeder Selezionatore di Taglia
Come detto, non mancano le carpe anche di grossa taglia nel Chiavenna. L’ambiente è quello giusto, specialmente nel periodo caldo prima e dopo il periodo di frega. Pesci combattivi e di taglia davvero grossa. Il vero unico problema è l’altissima presenza di ostacoli che rendono il coefficiente di difficoltà nel recuperare il pesce molto alto. Ma anche questo rende la pescata decisamente interessante.
Ci sono quindi alcuni aspetti da tenere in considerazione. Per prima cosa non utilizzate delle canne troppo light e paraboliche. Le canne da laghetto sono la scelta migliore, con azione progressiva e munite di vette da almeno 2oz. In secondo luogo, l’assetto da adottare. Il method feeder è sicuramente la scelta più azzeccata. Terzo, l’innesco. Evitate i bigattini. Con così tanta minutaglia impazzirete ad ogni lancio. Esca voluminose o al massimo un paio di chicchi di mais. Meglio ancora se utilizzate delle dumbells o delle mini boilies. Infine, il terminale; non andate per il sottile. Quando attaccate una carpa, dovete evitare che vi prenda metri. L’importante è “girargli” subito la testa e portarla a centro fiume. Questo non vuol dire che il “gioco” è fatto, anzi. Il problema lo ritroverete nel sotto sponda.
Assetto Stalking
Il consiglio che vi possiamo dare per il feeder è di affrontare il Chiavenna in modalità Stalking. Una canna che sia potente, due paletti o al massimo un piccolo rod pod ed un mulinello caricato con un filo almeno da 0.30 mm. Portatevi qualche boilies e pasturate in un paio di postazioni. Il rischio di cappottare è alto, ma in caso di una partenza potreste attaccare dei pesci interessanti per delle belle foto.
Periodi Migliori
Ogni stagione ha la sua pesca o predominanza di specie. Il nostro consiglio è di andare a provare perchè ogni giorno potrebbe regalare qualche sorpresa in particolare.
Spinning, Colpo o Feeder, ogni mese dell’anno può dire la sua. L’importante è non mollare e provare magari due o tre volte. In un ambiente come questo andare a colpo sicuro è molto difficile, a meno che non vogliate farvi una pescata di “velocità” con la canna fissa.
2 commenti
Non sono riuscito ad individuare a che tipo di zona di pesca appartiene il tratto di torrente Chiavenna compreso tra il ponte
“CERAMICA ” a Caorso e il delta nel PO (zona A-zona B-zona C ecc.) per determinare il quantitativo di pastura da usare e
il quantitativo di pesce catturabile. Sarebbe gradita risposta.
Abbiamo chiesto informazioni ad esponenti di Fipsas Piacenza, ma dalla delibera di Regione Emilia Romagna si capisce abbastanza poco. Avevamo già visto la tua domanda, ma stavamo aspettando di avere una risposta certa, per questo abbiamo tardato a risponderti. Il Chiavenna è Zona B, quindi sicuramente vietato l’amo con l’ardiglione, ma per quel che riguarda gli sfarinati non si capisce il regolamento in quanto non si trova molto sui siti istituzionali. In teoria, 3 litri di pastura, mentre per quanto riguarda il quantitativo di pesce detenibile, devi considerare che ormai la biodiversità del torrente è compromessa pertanto sono tutti pesci alloctoni e per legge da sopprimere. Anche le stesse alborelle sono degli alburno, quindi non autoctoni.