Prima edizione 2002. Ventunesima edizione 2022. Venti anni di Adriatic Master per la tecnica del colpo. Lo ripetiamo da quando seguiamo l’evento e lo ripetono ogni volta i partecipanti: la gara più bella del Centro Italia e, azzardiamo a dire, di tutta Italia in acque commerciali. Un lago: lo Stadio Overfish. Un’organizzazione: negozio Overfish e PC Teramo nelle persone di Fabio Santori e Sergio Procacci. Uno sponsor: Milo. Difficile trovare di meglio per una manifestazione che, se nel feeder è stata copiata da altri impianti, nel colpo ancora è unica nel suo genere.
Stadio in Forma
Mai come quest’anno il concetto di Stadio è azzeccato, considerando la concomitanza con il campionato di calcio che normalmente prendeva il via la settimana successiva. Lo Stadio Overfish di Mosciano Sant’Angelo anche in questo agosto rovente si è presentato assolutamente in forma. Dal mercoledì sono arrivati i primi concorrenti ed i tre test match antecedenti alla 4×4 hanno aiutato a rodare sempre più le tante carpe del lago.
44 Partecipanti
Sicuramente il lago si è presentato anche molto più uniforme grazie ad un numero di partecipanti ridotto rispetto al passato. Fabio Santori lo aveva annunciato lo scorso anno ed è stato di parola. La scelta è stata di chiudere le iscrizioni a quarantaquattro concorrenti. Undici pescatori per sponda sono il numero giusto per permettere al lago di rendere al meglio. Certo, rispetto al passato questo ha significato anche una certa riduzione del montepremi, ma uniformare la competizione è stata una scelta assolutamente azzeccata. E comunque, sono stati garantiti anche premi in buoni spesa per i primi cinque di settore. Alla fine, mica male!
30 di Media
Come detto, un lago in ottima forma ed una taglia media di catture attorno al chilogrammo. Carpe per lo più, ma non sono mancati i soliti carassi e qualche pesce gatto in più. Il pesce è sembrato essere ben in attività fin dalla prima gara, nonostante non si siano visti i pesi usciti nella gara a feeder. Ma in quel caso, la partecipazione era dimezzata, oltre al fatto che per la tecnica con il pasturatore ci sono più possibilità di catturare esemplari di grossa taglia pescando nel sottosponda. Nel colpo è un po’ diverso. Difficilmente si imposta la gara sotto i quattro pezzi di roubaisienne, adottando diverse linee e profondità, tra cui anche quella a galla.
In questa edizione si può dire che in tutte le gare c’è stata una media pescato tra 28 e 32 chilogrammi per pescatore, per una media complessiva esattamente di trenta chilogrammi. Considerando la taglia dei pesci citata poco sopra, parliamo di almeno 35 catture pro capite. In cinque ore, considerando anche i pesci e le mangiate perse, sicuramente un’ottima resa. E come sempre a far la differenza è stata l’ultima prova del pomeriggio, quando i papabili a vittoria e podio hanno sfoderato le ultime carte per provare il tutto per tutto.
I Pretendenti
Come sempre tanti i pretendenti alla vittoria finale. Dai padroni di casa del Team Overfish e del PC Teramo, al sempre presente e fortissimo Marco Corsi fino alla coppia detentrice del trofeo Ferri / Fabrucci. Senza naturalmente dimenticare Milo, sponsor dell’evento e mai assente all’Adriatic Master. Il parterre di pescatori di alto profilo ancora una volta è stato alto.
Corsi, Calvaresi e due outsider
La prima giornata di gare ha visto, come da previsione, il duo Marco Corsi e Stefano Calvaresi darsi battaglia per la testa della classifica, con il secondo davanti per pochissimo sul primo. A seguire Di Giammatteo Gabriele ed il giovane Manuel Palmarini, una delle promesse della squadra abruzzese. Ma è stata la domenica mattina che ha iniziato a delineare la probabile top 5 della manifestazione. Oltre ai due capoclassifica e Manuel Palmarini, autore dell’assoluto di gara 3 con oltre cinquantadue chilogrammi, si è fatto largo Marco Bini. Il gestore del Lago Cospaia, in Umbria, ultimissimo iscritto all’edizione dell’Adriatic Master di quest’anno, ha aumentato il ritmo delle catture in gara 3 issandosi nelle prime posizioni e diventando un serio pretendente al titolo. Unico inconveniente, il giro delle sponde. Ancora una volta Calvaresi ha trovato la sponda del fosso, quella più pescosa, per l’ultima tappa della 4×4. Per gli altri tre invece, sponda della Casa Vecchia, molto influenzata dai picchetti.
La Scalata di Marco Bini
Sponda casa vecchia, picchetto verso l’esterno. Un buon sorteggio, ma non il migliore del lago eppure Marco Bini è uscito alla grande. Una vittoria di settore con 53.200 grammi e secondo assoluto di tappa dietro solo alla coppia Camponi / Valentini con oltre cinquantasei chilogrammi. Considerando il pomeriggio nero di Marco Corsi ed il vantaggio contenuto su Stefano Calvaresi e Manuel Palmarini, all’agonista umbro è valsa la vittoria dell’Adriatic Master Colpo 2022. Una vittoria inaspettata anche per Marco, il quale ci ha confidato di essere partito con l’intento di passare un week end di pesca senza aspettarsi nulla in termini di risultato.
Il Podio Finale
Come detto vittoria finale a Marco Bini con 178.700 grammi. Secondo posto per Stefano Calvaresi con 174.350 grammi. Terzo posto per Manuel Palmarini con 170.650. Quarta piazza valida per i premi finali per la coppia Camponi / Valentini che ha risalito la classifica solo nella giornata domenicale con 154 chilogrammi. A seguire tutti gli altri. Come si può vedere dai pesi, è stata una gara tiratissima, con tre concorrenti in soli otto chilogrammi, ovvero 7 – 8 pesci circa.
Che Bello l’Adriatic
Sarà stancante, sarà peggio che andare a lavorare per l’impegno che ci si mette, ma alla fine l’Adriatic Master è sempre l’Adriatic Master. Un evento ben organizzato nei minimi dettagli, con un impegno immenso da parte di Fabio Santori e Sergio Procacci. Dai sorteggi fino alla cena finale (a base di arrosticini), nulla viene lasciato al caso. Appuntamento per il 2023, con l’edizione numero 22 che potrebbe avere qualche piccola novità, da quanto ci ha riferito il buon Fabio.
