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DISCARICA AL LAGO DEL SALTO
Con l’arrivo di settembre la stagione agonistica riprende per il gran finale. Al rientro dalle vacanze molti romani e non, si recano sul Lago del Salto per pescare, godersi un po’ di fresco, mangiare bene e bere del buon vino. Costruito nel 1940, questo bacino situato nella provincia di Rieti, è il lago artificiale più grande del Lazio. Purtroppo la crisi idrica quest’anno ha colpito duramente anche questo splendido bacino. Mai lo avevo visto così basso.
Da mesi il bacino e i suoi animali sono messi a dura prova. Le scarse piogge ed i numerosi incendi nella zona non aiutano, portando elicotteri e canadair a far continui carichi di acqua. Infatti, a detta di molti abitanti del luogo, una siccità così lunga e forte non era mai accaduta. Fortunatamente la crisi idrica non ha fermato i campeggiatori, i pescatori ed i frequentatori del lago che come ogni anno passano il loro tempo libero sulle sue rive.
Decido anch’io di passare un po’ di tempo libero con la mia 7 metri fissa alla ricerca di qualche gardon e breme. Benché il lago sia di grandi proporzioni la zona in cui mi piace pescare è quella che frequento fin da piccolo, il “campo nuovo”. La discesa è dura e non comodissima, per questo parto da casa molto leggero. E’ sufficiente un secchio con la pastura mescolata la sera prima, esche, qualche minuteria, canna, guadino ed acqua da bere.
Arrivato sul lago carico tutto e mi incammino. Neanche tre scalini e davanti mi trovo una vera e propria discarica: bottiglie di birra, piatti, bicchieri, avanzi di cibo. Schifato, proseguo la discesa. Arrivo sulla prima sponda e trovo un’altro scempio: tenda abbandonata, sacchi di carbonella, bottiglie e rotoloni di carta.
Avrei voluto raccontarvi di una giornata di pesca, ma purtroppo mi ritrovo a raccontarvi del degrado del lago. Incuriosito a fine pescata mi sposto per fare una passeggiata al campo gara di Fiumata. La situazione delle sponde è nettamente migliore, ma purtroppo il parcheggio viene arrangiato a campeggio con camper, tende. Ma non solo, anche bottiglie, sedie rotte, ferri vari e plastica.
L’ennesima discarica a cielo aperto! E qui parte la mia riflessione. Il lago nel periodo estivo non è solo un semplice lago dove pescare, ma anche un posto socialmente utile. Un’area dove le persone si recano a passeggiare, gli anziani a parlare, i bambini a giocare. Un vero e proprio luogo di ritrovo e di aggregazione, che non può essere “maltrattato” così da chi lo vive.
Seppur giusto appellarsi alle Autorità competenti, non è giustificabile la mancanza di rispetto per la natura. Il mio appello va ai frequentatori del lago : “non mettiamoci anche noi a rendere la situazione più dura di quanto già non lo sia!”
Per Fishingmania – Valerio D’Antoni
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