E’ il momento di parlare di un nuovo itinerario che ci ha davvero stupito per la quantità di pesce presente: il Fiume Lemene. Dove si trova? Come si pesca? Che specie presenta? Leggete tutto l’articolo ed avrete risposta a queste e tante altre domande.
Dove si Trova
Area orientale del Veneto, tra i fiumi Livenza e Tagliamento. Una delle particolarità legate al Lemene sono i mulini che si possono trovare nel centro abitato di Portogruaro.
Il Percorso
E’ un fiume di pianura, ovvero non prende vita da una sorgente montana ma dall’unione di più risorgive nella campagna friuliana. Ha un percorso relativamente corto, non superiore ai 45 km, ma nonostante ciò una volta giunto verso valle si presenta con una discreta portata, a tratti superiore a quella di altri fiumi che scendono dalle Prealpi lombarde.
Sfocia nel Mar Adriatico all’altezza di Caorle attraverso il Canale Nicesolo, con il quale si unisce una decina di chilometri prima che le acque dolci si disperdano in quelle salate del mare.
Le Caratteristiche
Larghezza, profondità, sponde e tipologia di fondale. In dettaglio il Lemene nel tratto medio – basso.
Larghezza
A monte di Portogruaro il Lemene è poco più che un canale di pianura, nonostante si presenti morfologicamente totalmente naturale e selvatico. Una volta raggiunti i centri abitati più importanti si allarga fino ad una trentina di metri e le sponde risultano essere in erba. Visivamente degli ottimi campi gara, tanto che risulta essere sotto la gestione Fipsas. Attorno agli anni 80 era uno dei campi gara più famosi tra i pescatori del Nord Italia, con la pescata che si effettuava in acqua con gli stivaloni anche nel periodo invernale.
Profondità e Fondale
La profondità media si attesta tra i due e tre metri. E’ abbastanza regolare, con il fondo che tende a degradare dalle sponde verso il centro, come tutti i fiumi. Sono presenti alcuni punti dove si trovano delle buche, in cui tendono a stazionare gli esemplari di pesci più grossi.
Il fondale risulta un mix tra compatto e melmoso. Il motivo? Aspettate qualche riga e lo scoprirete. Importante sapere che sono presenti dei fasci di alghe sul fondale, che da un certo punto di vista risultano ottimali per la proliferazione e rifugio dei pesci ed un piccolo problema per l’azione di pesca sotto altri aspetti.
Fattore Marea
L’Adriatico è un mare che presenta degli importanti dislivelli di marea. Per questo motivo anche il Lemene, come molti fiumi e canali veneti, risente moltissimo della marea. Anche a quasi una ventina di chilometri l’influsso è fortissimo, con un dislivello che può raggiungere e superare anche i sessanta centimetri.
Questa situazione va a creare una sorta di continuo rimescolamento del fondale ed un apporto di sedimento verso monte, oltre che una sedimentazione di salinità sul fondale in caso di assenza di piene.
Specie Ittiche Presenti
Il bello di questo fiume è l’altissima quantità di specie ittiche presenti, tra cui alcune che sono quasi disperse negli altri fiumi. Carassi, scardole ed alborelle costituiscono la percentuale più alta di ciprinidi presenti. Nei primi due casi non mancano anche esemplari fino ed oltre il chilogrammo di peso. Non mancano le carpe, con esemplari di taglia non esageratamente grossa, ma in grado di raggiungere e superare anche i cinque chilogrammi di peso.
L’alborella è il pesce foraggio più presente, al punto che spesso rende praticamente impossibile la pesca con i bigattini. Tra i piccoli ciprinidi la sorpresa è rappresentata dall’ancora presenza del triotto. Un pesce che un tempo “infestava” i laghi prealpini lombardi e che ora è pressochè estinto. Tra il genere Rutilus, troviamo anche esemplari di gardon.
Il cavedano un tempo era il ciprinide regnante; ora è ancora presente, ma più difficile da catturare con una certa costanza. Stesso discorso anche per il pigo, presente anche in questa area con alcuni esemplari.
Considerata la vicinanza con il mare, il Lemene è famoso per l’altissima presenza di cefali che i locali vanno a pescare per scopi culinari. Anche l’anguilla è presente in taglie davvero notevoli.
Predatori
Come la maggior parte dei corsi d’acqua veneti, anche il Lemene è caratterizzato dalla presenza di predatori ed in particolare lucci e perca. Pesci che possono raggiungere dimensioni interessanti, ma che a spinning sono davvero difficili da insidiare. Motivazione? Beh, con tutto il foraggio presente, secondo voi preferirebbero le vostre esche finte?
Curiosità
Un fattore molto curioso del Lemene riguarda l’attività delle varie specie ittiche. In molti spot può capitare di prendere specie ittiche diverse ad ogni lancio. In questo caso può capitare di prendere la stessa specie nell’arco di una o due ore. In pratica è come se entrassero a branchi ogni tot tempo prima i carassi, poi le scardole e così via. Non stupitevi pertanto se avrete un filotto di stessi pesci per più tempo.
Quali Tecniche si Possono Praticare
Tra pesca al colpo e feeder si possono praticare diverse loro varianti. Anche il carpfishing ha una sua dimensione, anche se è legata agli spot con delle buche. Per quel che riguarda lo spinning, provarci non costa nulla, ma come detto prima la quantità di pesce foraggio è davvero molto, molto alta per riuscire a stimolare i predatori con esche finte.
Carpfishing
Più che carpfishing, potremmo definirlo una sorta di street specialist. In alcuni punti possono essere presenti delle buche più profonde, dove tendenzialmente le carpe vanno a stazionare per nutrirsi. Considerata l’alta presenza di minutaglia, un approccio con delle boilies da 12 – 15 – 20 mm potrebbe regalare delle interessanti catture. Attenzione all’attrezzatura, deve essere adatta a contrastare delle fulminee partenze e combattimenti con pesci molto selvatici.
Pesca a Feeder
Una tecnica davvero molto redditizia sia nella versione “Light” che in quella “Method Feeder”. La prima porta il pescatore a divertirsi sulle tantissime specie presenti, sia utilizzando i bigatti, che vermi o mais. Quest’ultimo anche nel periodo invernale. La seconda cerca di essere più selettiva nella taglia, innescando dumbells o anche mini boilies. il consiglio è quello di approcciarsi con canne da 60 grammi di casting, non più lunghe di 12 piedi ed utilizzando dei pasturatori fino a 45 grammi al massimo.
Canna Fissa
Oltre trent’anni fa il Lemene presentava dei campi gara molto frequentati. La pesca addirittura si effettuava in acqua su alborelle, scardole e triotti. Fortunatamente queste specie sono ancora presenti, anche se la pesca si effettua all’asciutto. Da 4 a 9 metri, ogni lunghezza è valida con grammature da 1 a 4 grammi in base alla velocità della corrente. Se volete effettuare una pescata all’antica, il Lemene è il posto giusto.
Roubaisienne
La sponda è comoda; l’erba sempre tagliata; la corrente morbida. Se avete voglia di portarvi un po’ più di attrezzatura, il Lemene potrebbe essere una valida palestra sia per pescate con classici galleggianti a ed elastici sottili, sia utilizzando le vele.
Conclusioni
Il Fiume Lemene è stata una incredibile scoperta, al punto che merita di essere visitato nonostante gli oltre trecento chilometri che lo separano dalla nostra base a Milano/Brianza. Ciò che ci ha lasciato più stupiti è stata la quantità di pesce presente e l’attività in un periodo invernale con temperature attorno ai dieci gradi. Probabilmente l’influsso della marea aiuta a mantenere l’acqua non eccessivamente fredda, garantendo quindi attività continua. Inoltre siamo rimasti ben contenti di vedere solo qualche sporadico cormorano. Un’esperienza da provare e, per noi, da ripetere in futuro.