In oltre undici anni di attività, grazie a Fishingmania abbiamo avuto modo di girare diversi spot di pesca in mezza Italia. Com’è giusto che sia, sono ancora tantissimi gli itinerari da scoprire. L’Italia ha infatti questa fortuna. Tanta acqua dolce, tanti itinerari, tanti posti da scoprire. E’ stato il caso dell’ultima Fishingday organizzata a metà maggio in compagnia dell’amico Raffaele Mapelli. A dir la verità, in tutti questi anni è strano che un fiume come quello di cui vi parleremo, non sia mai stato protagonista di una nostra uscita.
Il fiume Oglio è infatti situato relativamente vicino alle sedi di Fishingmania. Questo però dimostra che per poter affrontare al meglio un nuovo itinerario, è opportuno avere le informazioni giuste e magari andare con chi conosce lo spot.
IL FIUME OGLIO
Insieme a Raffaele siamo andati alla scoperta dell’Oglio, pochi chilometri più a valle della sua uscita dal Lago d’Iseo. Molti dalle foto avranno capito il posto e se seguirete la nostra diretta allegata qua sotto, capirete esattamente dove ci siamo recati.
Lo Spot di Pesca
E’ un tratto a dir poco meraviglioso, oltre che comodo. La macchina alle spalle, implica un percorso di soli 100 metri a piedi. I posti per pescare sono diversi e se non si trova subito al passaggio dal ponticello dal parcheggio, si può proseguire verso valle. Come vedete dalle foto l’acqua è limpida e verde, tipica dei fiumi che escono dai grandi laghi come anche l’Adda, il Mincio ed il Ticino. Larghezza non eccessiva e corrente da veloce a molto veloce. Tutto naturalmente dipende anche dal livello idrometrico del lago che ne determina la portata.
Pesci Presenti
E’ un ambiente con un’alta biodiversità ittica e diverse specie autoctone. Cavedani e pighi la fanno da padroni, ma in determinate situazioni ci si potrebbe imbattere anche in branchi di savette. Una specie che ormai è sempre più rara nelle acque del nord Italia. Immancabili poi i barbi, in questo caso però della specie Barbus barbus, con rarissimi esemplari di plebejus. E’ sicuramente più facile trovare degli ibridi tra le due specie in questione. Infine, l’Oglio è famoso anche per una buona presenza di siluri. Un predatore che ormai è ben presente anche nel Lago d’Iseo con esemplari fino ed oltre i due metri di lunghezza.
La Pesca
Come si pesca in Oglio? Bolognese e feeder. Queste sono le due tecniche regine, con la tecnica del pasturatore che ha iniziato a spopolare sempre di più negli ultimi 15 anni con l’aumentare di interesse. Ci troviamo in un ambiente con acqua corrente, che può variare da medio – veloce a molto veloce. E’ opportuno pertanto essere pronti ad ogni situazione, con ogni tipologia di grammatura sia di galleggiante, che di pasturatore. In condizioni normali possono essere sufficienti “galleggi” da 2-3 grammi, ma non sono rare situazioni di grammature fino ad 8 – 10 grammi. Ovviamente, molto dipende anche da cosa si vuole andare ad insidiare. Non molto diverso è il discorso della pesca a feeder. Se volete pescare fermi sul fondo non potete scendere sotto i 30 grammi, con il peso che aumenta man mano che vi spostate verso la sponda opposta. Se invece la scelta è di tentare la pesca a scarroccio, come quella spiegata nel giugno 2020 in Adda proprio con Raffaele, dovete restare tra 10 e 30 grammi di peso.
IL LIGHT FEEDER
In questa uscita ci siamo concentrati sul cosiddetto Light Feeder. Un feeder leggero, destinato a cercare specie “nobili”, che prediligono acque limpide e chiare. Ambienti in cui è obbligatorio essere cauti sul diametro di terminali ed ami.
Running Rig
È la montatura classica per questo tipo di pesca, quella che viene spesso utilizzata anche in acque ferme. Il Running Rig vede il pasturatore scorrere sulla lenza senza alcun fermo. E’ una montatura scorrevole, che può comunque essere trasformata in semi bloccata aggiungendo un fermo a circa 20 – 30 cm dalla girella di giunzione con il terminale. Poi si può effettuare una piccola brillatura di circa dieci centimetri per evitare che il pasturatore tocchi direttamente la girella, oppure si può lasciare in maniera molto spartana. A seguire un terminale che varia dai 50 ai 150 cm a seconda dell’attività del pesce. Corto se c’è molta attività, lungo se invece il pesce risulta apatico.
Helicopter Rig
Montatura alternativa. L’helicopter è spesso utilizzata in condizioni di acqua molto veloce, quando si cercano pesci più diffidenti. E’ una sorta di montatura a scarroccio in quanto il pasturatore viene posizionato alla base della lenza madre. Il terminale invece va posizionato circa una trentina di centimetri sopra attraverso una sorta di bracciolo. Quest’ultimo durante l’azione di pesca, in acqua, andrà a “roteare” proprio come un elicottero, senza mai andare ad attorcigliarsi.
Pasturazione
Fondamentale, come sempre, la pasturazione. Non pensate di andare a pescare a feeder, senza mai effettuare una pasturata preventiva. In questo caso utilizzate il vostro classico pasturatore, utilizzando sia bigattini che pastura. Quest’ultima meglio se di color nocciola, all’aroma di crisalide e formaggio. Ovviamente ci stiamo riferendo alla pescata in Oglio. Man mano che vi spostate verso valle, avvicinandovi alla foce in Po e con una maggior presenza di barbi, valorizzate maggiormente l’aroma al formaggio. Ed ovviamente non dimenticatevi i bigattini, fondamentali per aumentare la taglia. Ricordate che ci troviamo in un periodo in cui la minutaglia aumenta sempre di più.
Pasturatori
Abbiamo parlato di pasturazione, ma non di pasturatori. Due scelte: classico block end / maggot feeder oppure l’open end / cage. Anche in questo caso molto dipende da come volete impostare la vostra pescata. Sappiate che il pigo è un ciprinide che non disdegna affatto la pastura. Anzi, è importante andare a creare una sorta di macchia in acqua. Il pigo, che tende a muoversi in branco, viene attratto da questa macchia non solo colorata, ma anche dal forte aroma alla crisalide.
Canne
Misura minima per la pesca in fiume è di 12 piedi. Lunghezza più utilizzata dalla maggior parte dei pescatori, 13 piedi. Casting, rimanete mediamente attorno ai 60 – 70 grammi. Potete naturalmente utilizzare canne con casting più pesante, ma per la pesca di cavedani e pighi non servono canne strong. E’ importante che abbiano un’azione parabolico progressiva, in quanto si utilizzano dei terminali abbastanza sottili e difficilmente superiori agli 0.14 mm. Molto dipende naturalmente dall’attività del pesce, ma in condizioni come quelle della nostra uscita, con acqua limpida e pesce non molto in movimento, è opportuno restare bassi con i diametri.
AZIONE DI PESCA
Una volta pronti con l’attrezzatura, è tempo di mettersi in pesca. Come detto, effettuate una pasturazione iniziale nell’area di pesca prescelta. Potete cercare zone con corrente maggiore per tentare qualche barbo oppure lanciare più corto, dove con grammature leggere riuscirete a gestire meglio il pasturatore. Il pesce tende a stazionare dove trova da mangiare, quindi non disdegnate attorno ai 10-14 metri di distanza da riva. Una volta pasturato, entrate in pesca. Fate molta attenzione: sessioni corte. Proprio perché il pigo ama la macchia di pastura, è importante rilanciare ogni 5 – 10 minuti. Sarete voi a decidere esattamente il tempo di attesa, ma non restate troppo statici. Questa è una delle basi per la pesca in corrente. I pasturatori tendono a svuotarsi molto lentamente, pertanto è importante la dinamicità dell’azione di pesca.
Una volta attaccato un pesce, siate abili a gestire il recupero tra l’utilizzo della frizione o dell’anti ritorno. In questo caso ognuno ha la propria linea di pensiero. Sembra una cosa poco importante, ma anche la tipologia di testa di guadino utilizzata ha il suo perché. Una testa di colore nera è più visibile e tenderete a fare più fatica a portare il pesce a guadino. Il consiglio è di utilizzare maglie trasparenti di diametro medio. Non portate mai teste a maglie fini. Con la corrente farete molta più fatica a governare il guadino e, conseguentemente, a guadinare correttamente la cattura.
REGOLAMENTI
Serve altro? Ah sì. Ricordatevi che l’Oglio si trova in Lombardia quindi non eccedete dai 500 grammi di bigattini. Questo è il limite massimo consentito in regione e se dovesse esserci un controllo, rischiereste un verbale. Infine informatevi bene sui vari regolamenti per tesserini vari. Ad ogni modo, guardate la nostra diretta con tutti i piccoli, ma fondamentali segreti svelati da Raffaele.