Dopo due anni di pausa a causa del persistere della pandemia per Covid-19, torna una delle più antiche manifestazioni internazionali di pesca al colpo. Si è infatti tornato a svolgere il Trofeo Sei Nazioni, quest’anno sul meraviglioso campo gara di Remich, in Lussemburgo.
Cos’è il Sei Nazioni
In passato già abbiamo avuto modo di parlare di questa manifestazione, avendo assistito nel 2015 alla vittoria del PC Teramo Milo in Olanda. Il Sei Nazioni è, come detto, uno dei più antichi eventi di pesca al colpo a livello internazionale, inizialmente conosciuto come Trofeo dell’Amicizia. Successivamente ha cambiato denominazione in Trofeo Sei Nazioni, senza però venir riconosciuto ufficialmente dalla Fipsed come evento internazionale. Nonostante ciò e nonostante non esista una vera e propria tracciatura di questa gara, l’interesse da parte delle rappresentative partecipanti è sempre molto alto. Sotto un certo punto di vista, potrebbe essere considerato come un piccolo campionato europeo per squadre di club. Questo perchè normalmente prendono parte all’evento delle società in rappresentanza del proprio paese.
Ma quali sono le nazioni in questione? Olanda, Lussemburgo, Italia, Germania, Austria e Svizzera.
Organizzazione al Lussemburgo
Per l’edizione 2022 l’organizzazione è stata a carico del Lussemburgo. E per l’occasione è stato deciso di svolgere la manifestazione sul Fiume Mosella, praticamente poco a valle dell’abitato di Remich, al confine tra Lussemburgo e Germania. Remich che tra l’altro aveva già ospitato una manifestazione internazionale tantissimi anni fa, ovvero il mondiale per clubs di pesca al colpo, vinto per la prima volta dall’allora Longobardi Garbolino Milo.
La Mosella a Remich
Un posto davvero, davvero stupendo. E non è la prima volta che andando all’estero si incontrano dei campi gara non solo ben tenuti, ma paesaggisticamente in grado di reggere il confronto con il nostro Mincio. In questo caso, per certi versi, è forse anche meglio. La strada asfaltata con comodissimi parcheggi dietro alla postazione; l’erba tagliata in maniera quasi maniacale; la sponda tenuta in condizioni quasi immacolate; totale assenza di immondizia. Insomma, il campo di Remich, tra l’altro molto capiente, si è rivelato una vera sorpresa.
Sei Nazioni….a Cinque
Eh si, purtroppo è stato un Trofeo Sei Nazioni molto anomalo. Anomalo perchè mancava una nazione, forse tra le più importanti e sempre attese. Quale? Beh, se ci avete seguito durante le nostre difficoltose dirette a causa della connessione internet, già lo sapete. Nel caso contrario, ve lo diciamo ora: mancava l’Italia.
A Shame…
Per chi fosse poco pratico con l’inglese, una vergogna. Purtroppo è stata una parola che abbiamo sentito spesso durante i nostri tre giorni a Remich per questo evento. Tutti i presenti, tutte le rappresentative sono rimaste molto deluse dal comportamento dell’Italia che non ha mandato alcuna rappresentativa. D’altronde da una nazione con così tante squadre, trovarne una disposta ad andarci non sarebbe stato poi così difficile. Ma quali sono i motivi di questa assenza?
Italia Assente Perchè…
In realtà la vera motivazione non la sappiamo, nonostante ce l’abbiano chiesta in diversi. A nostro avviso, è stato un problema legato al non svolgimento della Coppa Italia 2021 e 2022. L’evento che qualifica al Sei Nazioni e che vede la partecipazione delle società vincitrici dei vari campionati a squadre. Per questo motivo è stato deciso di non mandare nessuno. Ma questa non è comunque una scusa valida, per lo meno non per le altre cinque nazioni presenti. Cosa che è stata sottolineata per l’ultima volta anche nel discorso finale tenuto dal Lussemburgo, organizzatore dell’evento.
Italia Presente, con Milo
Sotto un certo punto di vista l’Italia si può dire che è stata presente grazie alla partecipazione di Milo. E’ però una partecipazione velata, in quanto Milo ha preso parte all’evento insieme ai ragazzi austriaci della società Triple A Milo, con cui aveva preso parte al Campionato Austriaco di pesca al colpo nel 2018.
3° Partecipazione per Milo
Terza volta a questo bell’evento dopo la partecipazione nel 2002 con la Longobardi Milo e nel 2015 con il PC Teramo Milo, poi vittorioso.
Pesca a Senso Unico
La pesca in Mosella è stata molto particolare. Si è svolta esclusivamente a corta distanza, non oltre gli otto metri di lunghezza ed incentrata esclusivamente su una particolare specie chiamata Gobi. Un pesce che è arrivato dal mare diversi anni fa e che si è stabilizzato in acqua dolce, andando a colonizzare completamente il fiume. Parliamo di pesci di dimensione molto piccola, tra i 3 ed i 50 grammi di peso.
Grammature Esagerate
Siamo rimasti abbastanza stupiti dalle grammature utilizzate per effettuare la pescata sui Gobi. Su canne fisse da quattro metri o per pescare con la roubaisienne a 4 pezzi abbiamo visto dei galleggianti fino a 15 grammi. Il motivo è presto spiegato. Era estremamente importante riuscire ad entrare in pesca nel più breve tempo possibile. Galleggianti pesanti per selezionare la taglia? No, assolutamente. Era praticamente impossibile riuscire a fare una selezione della taglia. A volte entravano nell’area di pesca branchi di pesci più grossi ed altre volte più piccoli. Forse, l’unico modo per selezionarla era cercare di pescare leggermente più lungo, ma questo andava a scapito della velocità di pesca.
Che binomio Milo e la Canna Fissa!
Mentre la maggior parte dei presenti hanno impostato la gara utilizzando esclusivamente la roubaisienne, Milo ha deciso di non aprirla. La sua strategia è stata quella di giocare sulla velocità di cattura. Certamente non era come pescare le alborelle, ma ricordando molto la vecchia pescata ai triotti, Milo sapeva di avere ottime chance per portare a casa un ottimo risultato. Pertanto lui ha utilizzato tre misure: 3.00 mt – 3.50 mt – 4.00 mt. Ed ovviamente utilizzando dei galleggianti Tesse tra sei ed otto grammi.
950 pesci in due giorni
535 pesci il primo giorno. 420 pesci il secondo. Milo, da buon italiano, è stato il concorrente che ha catturato più pesci nella due giorni di gara. Purtroppo la taglia non è stata quella che tutti si aspettavano e se ci avete seguito, anche noi abbiamo sbagliato le previsioni del primo giorno. Ad ogni modo parliamo di un totale complessivo di oltre sette chili di pesce. La prestazione del primo giorno ha visto Milo chiudere la gara in terza posizione, non molto lontano dalla Germania vincitrice e l’Olanda seconda. Il secondo giorno invece, approfittando del picchetto terminale di gara, ha chiuso al secondo posto, battuto solamente dal lussemburghese che ha portato alla pesa anche un’anguilla da circa 400 grammi di peso. Senza di quella, probabilmente la vittoria sarebbe andata ad appannaggio del campione milanese.
Olanda Dominatrice
La gara è stata dominata sotto tutti gli aspetti dagli olandesi guidati da Jan van Schendel. Una squadra giovane, tra cui fila c’era anche il campione del mondo under 25 nell’edizione svoltasi in Cavo Lama qualche anno fa.
Sette punti nella prima prova, svoltasi il venerdì come di consuetudine e dieci punti in seconda prova. Una vera prova di forza, che ha portato gli Oranje a vincere entrambe le classifiche di giornata. Nel primo caso davanti ad una sorprendente Germania, mai data tra le favorite e nel secondo caso davanti al Lussemburgo. Padroni di casa che nella giornata di sabato hanno stravolto totalmente la pescata, andando a pescare i Gobi con la roubaisienne tra 4 e 6 pezzi utilizzando galleggianti fino a 25 grammi. Hanno in pratica puntato tutto sulla taglia, raccogliendo quanto sperato.
Il Podio Finale
La manifestazione è stata comunque un successo in quanto le gare sono state molto tirate. Essendo la strategia di tutti impostata sulla ricerca di questi pesci simili a degli scazzoni o a delle bavose, tutti i partecipanti sono stati molto vicini nel peso. A far la differenza non solo la taglia, ma anche la velocità di cattura.
A spuntarla dietro all’Olanda è stata la squadra austriaca di Milo. Trenta penalità complessive ed oltre 34 chilogrammi di pescato. Stesso punteggio, ma due chili in meno nel complessivo per il Lussemburgo padrone di casa che si accontenta della medaglia di bronzo. Infine quarta la Germania, crollata completamente nella seconda prova e quinta la Svizzera, mai realmente in gara. Ricordiamo d’altronde che questi Gobi non si pescano nei campi gara affrontati dai pescatori elvetici, più propensi su una pescata all’italiana oppure a breme e gardon. Sesta l’assente Italia, ovviamente non in classifica.
Conclusioni
Che dire, è stata un’esperienza davvero molto interessante, oltre che fresca! Tre giorni con massime da 25 gradi e minime attorno ai 16 gradi ci hanno fatto rimpiangere il ritorno in quel di Milano! Scherzi a parte, il Trofeo Sei Nazioni è proprio un Trofeo dell’Amicizia. L’agonismo c’è, ma non allo stesso livello di un campionato del mondo. Inoltre, lo abbiamo detto durante le nostre dirette, il clima è veramente cordiale e amichevole. Un clima che spesso nelle nostre competizioni italiane manca totalmente, per colpa di atteggiamenti di superiorità totalmente ingiustificati.