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KAYAK FISHING – PESCA ALLA LAMPUGA A CAPO VERDE
E’ l’alba e nella spiaggia in parte al molo vecchio sembra di essere in un quadro magico: il mare immobile con acqua cristallina al punto di poter vedere le rocce e le corde che tengono ancorate alla riva le barche dei pescatori. E le stesse barche immobili. Nell’aria si respira lo stesso Oceano Atlantico che si è appena svegliato alle prime luci del sole che sorge proprio dalla superficie marina. L’obiettivo oggi è uno solo: effettuare qualche cattura, di un certo livello naturalmente. Si parte alla ricerca di un suro da utilizzare come esca per la pesca a traina e poi uscire verso il largo, verso l’immenso Oceano. Dopo una decina di minuti tutto è pronto. L’esca è sull’amo, si può partire verso il mare aperto con destinazione un interessante spot a circa quattro miglia dalla costa. Il mare è come una tavola da surf, come una vasca da bagno tanto è calmo. Sembra quasi surreale per un posto dove il vento, anche di lieve intensità, è sempre presente. Una nave dormiente in attesa di attraccare al porto è all’ancora appena fuori l’isolotto di Djeo ed è solo l’ultimo pezzo di un collage indimenticabile. Girandole attorno mi concentro di più sulla pesca controllando l’esca e rimettendo tutto come prima, puntando allo spot. Non passano che una decina di minuti e la frizione inizia a cantare. Mi assicuro che il pesce sia ben ferrato ed incomincio una lotta nervosissima e nuova anche per me. Ad un tratto il pinnuto mi punta, recupero frenetico e quando passa la punta del kayak vedo una freccia verde gialla che salta fuori brillando in maniera imbarazzante. Una lampuga. Sono emozionatissimo ed agitato allo stesso tempo, con il cervello che mi continua a ripetere: non ti slamare, non ti slamare!
Sono i quindici minuti più intensi delle ultime settimane ed appena sotto bordo mi accorgo che oltre alla mia preda allamata ce n’è una seconda che la segue. Salpo la preda felice come pochi, sistemo le canne e riparto trainando un popper. Non servono molte pagaiate prima che la lampuga che inseguiva la prima rimane attaccata al popper saltando come la sorella. Scappa, mi trascina ad una bella velocità regalandomi un’emozione in più. Anche lei viene vinta dopo una bellissima lotta. Un confronto veramente interessante. La mia felicità è stata nulla in confronto al mio stato d’animo. Ma la sessione di pesca non finisce così. Riassetto, rilancio e nemmeno pochi minuti che di nuovo sento la frizione partire all’impazzata. Una terza incredibile partenza cominciata subito con balzi e fughe velocissime. Sono tra l’allucinato e l’incredulo. Così tante in una volta è normale qua a Capo Verde all’isola di Boavista, ma di queste dimensioni assolutamente no. Non me lo sarei mai immaginato. Una giornata assurda, indimenticabile, forse difficile da ripetere ma sicuramente ci proverò perchè una volta provate queste emozioni, vogliamo riprovarle ancora. Ciò che ci regala questa bellissima isola in mezzo all’Oceano Atlantico è unico e consiglio tutti di venire a fare un giro a Boavista per una vacanza di una settimana, dove peraltro poter fare anche un paio di uscite di pesca in kayak per emozioni irripetibili ed uniche.
Per Fishingmania – Stefano Norcia World Kayak Fishing Charter Boavista
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