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MONDIALE PER CLUBS – AD OSTELLATO VITTORIA DAIWA DORKING
E’ stato un week end letteralmente infuocato in quel di Ostellato, sul campo gara de Le Vallette sul Circondariale Valle Lepri. Un classico week end di inizio luglio nella pianura ferrarese che ha visto lo svolgimento del 36° Campionato del Mondo di pesca al colpo per Clubs e riportato il canale di Ostellato al centro del mondo dopo il mondiale per nazioni del 2011. Una manifestazione di grande importanza perché assegnava un titolo mondiale, organizzato per la prima volta dalla Repubblica di San Marino. Macchina organizzatrice che si era attivata già da mesi per far si che tutto si svolgesse nel migliore dei modi. La scelta di Ostellato fin dall’inizio ha portato moltissime perplessità, considerando l’ultimo inverno molto difficile che ha visto diverse problematiche legate al bracconaggio e le successive gare primaverili che hanno visto più cappotti che pesci catturati. Di sicuro però qualcosa sarebbe stato fatto, perché in Italia (anche se ad organizzare è San Marino) non si può portare un mondiale flop. Ed ecco allora che qualcosa è stato fatto, come per esempio l’attivazione del canale di collegamento tra il Po di Volano ed il Circondariale per portare un po’ di movimento di acqua e l’entrata dello stesso pesce. Non a caso i pesi parlano da soli, specialmente il sabato, con pescate fino a 18 chilogrammi. Un peso che fino a qualche mese si poteva raggiungere sommando due o tre settori assieme.
A rappresentare l’Italia, per il secondo anno consecutivo, è stata la Lenza Emiliana Tubertini. Un mondiale praticamente da svolgersi in casa per i ragazzi dell’azienda di Bazzano, che conoscono il canale ferrarese come le proprie tasche. Inizio sabato 9 luglio, dopo la sfilata delle squadre in centro ad Ostellato del venerdì. Temperatura, calda, molto calda. Già alle dieci del mattino si toccano i trenta gradi, ma per fortuna qualche nuvoletta è presente in cielo ed ogni tanto gli alberi si muovono per una piccola ventata d’aria. Una gara che comunque fin dalle prime battute si prospetta molto difficile, molto dura dal punto di vista fisico. La fortuna sembra essere dalla parte della Lenza Emiliana Tubertini per la prima prova, tanto che all’ultimo picchetto di gara viene sorteggiato Umberto Ballabeni, uno che ad Ostellato ha già vinto un mondiale a squadre cinque anni fa. Gli inglesi del Daiwa Dorking sono presenti con una squadra di tutto rispetto, sullo stesso livello degl italiani tanto che schierano tra gli altri Will Raison, Des Shipp e Dick Callum. Tre personaggini di tutto rispetto che nella loro carriera hanno conquistato qualche medaglia iridata, oltre a prestigiose manifestazioni in terra britannica. Come detto, Ballabeni all’ultimo picchetto di gara regala subito un vantaggio non indifferente ai padroni di casa, mentre nel resto del campo gara, molto lungo per l’occasione, la squadra presenta dei picchetti tutto sommato buoni. Lo stesso discorso vale anche per gli inglesi. Sembra non esserci storia fin dall’inizio sulla lotta per l’oro, in quanto le altre nazioni sembrano avere una marcia in meno. Francia ed Ungheria non tengono molto il passo degli avversari e fin da metà gara lottano praticamente per l’ultima posizione del podio. Dopo la pasturazione pesante, molto cospicua da parte di tutti con diverse palle di pastura a mano sia a tredici metri, che sotto i piedi ed una serie di scodellate di terra e fouilles con la scodella, inizia la gara. E subito qualcosa non quadra, i pesci ci sono.In realtà è tutta la settimana che si effettuano delle grandi pescate da oltre dieci chilogrammi, ma stupisce la continuità di catture dopo le difficoltà del canale dei mesi precedenti. Dopo la metà gara la Lenza Emiliana Tubertini vede Moreno Ravaglia, Giuliano Prandi ed Umberto Ballabeni in buona posizione, mentre Ferruccio Gabba ed il giovane Marcello Corradi sembrano faticare di più. Ferruccio però gira la gara prendendo in mano l’inglese ed infilando una serie di catture che gli permettono di recuperare tutto lo svantaggio iniziale e terminare nelle prime posizioni. L’unico che continua a faticare è Corradi che comunque chiude in sesta piazza in un settore da 14 concorrenti. Per il resto il pronostico viene rispettato e Ballabeni vince il proprio settore, mentre gli altri rimangono nelle prime due/tre posizioni di settore. La classifica però dice Inghilterra prima con 11 penalità ed Italia seconda con 14 punti. Alle spalle, come da copione, Ungheria e Francia a 16 e 17 punti. Da sottolineare anche la presenza come capitano di Jean Desquè per la Francia.
Passiamo a gara 2, domenica 10 luglio. Una giornata che si preannuncia subito molto calda ed afosa. Alle nove del mattino si superano i trenta gradi ed il cielo è sgombro da nuvole. Arrivati sul campo gara sembra che il vento possa accompagnare le 28 squadre presenti ed il pubblico sulle sponde, ma sarà solo un’illusione. Il sole per tutta la gara picchierà forte sulle Vallette e solamente ogni tanto si avrà un po’ di respiro con qualche leggera folata di vento. E’ la tipica estate calda/afosa ferrarese. Questa volta il sorteggio non è così benevolo come nella giornata di sabato e ad avvantaggiarsene ne è più la squadra del Daiwa Dorking che porta al numero due di gara il giovane Dick Callum, da quest’anno consulente Maver. Un giovane dalle belle speranze per l’Inghilterra che nella sua giovane carriera agonistica ha già conquistato dei campionati del mondo nelle categorie giovanili. Inoltre, come ci ha confidato Massimo Pirazzini, Callum è anche il pupillo di Will Raison, con il quale va spesso a pescare durante la settimana. Per la seconda prova si capisce subito che la pescosità è inferiore alla giornata precedente. Dopo una prima ora che vede un massimo di circa una ventina di pesci per pescatore, dalla seconda ora in poi è un calo drastico di catture da parte della maggior parte dei concorrenti. A parte le big di giornata o chi riesce a trovare qualche pesce sotto i piedi con pochi pezzi di roubaisienne, sono diversi coloro che chiudono la terza ora con zero catture o una sola cattura. Gli spettri del vecchio Ostellato iniziano ad avvicinarsi sempre più ed alla fine non sono pochi gli atleti che portano alla pesa meno di un chilo di pesce. Di contro, c’è anche chi trova il pesce e può portare a casa uno stupendo risultato personale come un finlandese ed uno svedese che vincono il proprio settore con oltre nove chilogrammi di pesce. E’ però sempre un testa a testa a senso unico tra le due big di giornata, Lenza Emiliana Tubertini e Daiwa Dorking. A regnare è l’incertezza. C’è chi dice che gli inglesi sono dietro, con l’Italia che domina in almeno tre settori su cinque e chi invece che vede l’Inghilterra ancora a pari penalità degli avversari in seconda prova. Considerando l’ingresso dei pesci di taglia nell’ultima ora, tutto potrebbe cambiare. Oltre alle tante breme da un chilogrammo di peso, sono diverse anche le catture di carpotte tra il mezzo chilo ed i due chilogrammi. In particolare nella giornata di sabato sono state catturate diverse carpe, assieme ad alcuni pesci gatto americani entrati dal Po di Volano e qualche anguilla. Come da regolamento internazionale, il siluro non è stato considerato valido. Alla fine a festeggiare sono gli inglesi. La “Lenza” ci ha provato fino alla fine ma purtroppo paga il brutto picchetto di Marcello Corradi che non va oltre la settima posizione nel settore D. Marcello ci ha provato fino all’ultimo, ma il distacco dalla terza piazza necessaria per conquistare il titolo è lontana ben quattromila punti. Un peso davvero impossibile da realizzare per il giovane modenese nel picchetto a lui riservato. La vendetta inglese è servita dopo la sconfitta al fotofinish del 2011 nel mondiale per nazioni. In particolare per Will Raison è una grande gioia, per lui che nel 2011 ad Ostellato c’era. Per la Lenza Emiliana Tubertini un argento che è sicuramente una grande soddisfazione visto che si tratta sempre di un campionato del mondo, ma il rimpianto di non aver potuto dettare legge nel campionato organizzato a pochi chilometri da casa, teatro di tante vittorie nazionali. Il Daiwa Dorking vince anche la seconda prova con dodici penalità, una in meno della Lenza Emiliana Tubertini. Terza di giornata un’ottima Bulgaria con la squadra Drennan, davanti ad un’altrettano ottima Repubblica Ceca presente con la RS Crazy Boys Maver che all’ultimo chiude al quarto posto davanti al Sensas 28 francese. Sul terzo gradino del podio ci sale la squadra ungherese del MMX Tubertini. Guardando le classifiche balza subito all’occhio la netta differenza tra le prime due ed il resto delle squadre partecipanti a questo campionato del mondo. Inghilterra ed Italia chiudono rispettivamente con 23 e 27 penalità complessive. L’Ungheria, bronzo mondiale, è distante diciassette punti e chiude con 44 penalità. Dopo di che c’è molto equilibrio con sette squadre in undici punti. La SPS Serravalle Maver di San Marino organizzatore dell’evento chiude in nona piazza con 59 penalità, mentre gli amici svizzeri della Virtus Fishing Team Sensas chiudono al ventunesimo posto con 88 penalità.
Degna di nota l’organizzazione sanmarinese che ha dato davvero l’anima per questo evento, aiutata anche da alcuni dirigenti federali italiani, in primis Antonio Fusconi. Una grande mano è arrivata anche dalla disponibilità, come sempre, del sindaco di Ostellato Andrea Marchi che ha messo a disposizione il paese per la cerimonia di apertura. A contornare la cerimonia di premiazione una piccola esibizione degli sbandieratori del Borgo San Luca di Ferrara.
Sono doverose, a questo punto, due considerazioni finali sull’evento. Al di là della già citata ottima organizzazione sanmarinese, purtroppo bisogna denotare la totale assenza di pubblico alla manifestazione. Un evento di questa portata avrebbe dovuto avere tutta un’altra presenza in termini di pubblico e promozione dell’evento. Invece nel resto d’Italia si stavano svolgendo altre manifestazioni ed i pescatori, causa anche le belle giornate, ha preferito andare a pescare che venire ad Ostellato. Da un certo punto di vista comprendiamo benissimo visto che noi stessi per arrivare ad Ostellato abbiamo avuto non pochi problemi di traffico. Forse se fosse stata la FIPSAS ad organizzare avrebbe vietato altre manifestazioni, ma dubitiamo che ci potesse essere maggiore affluenza. A parte i pescatori romagnoli, pochi altri sono intervenuti a vedere il mondiale.
Ora passiamo al capitolo che interessa di più tutti: il Circondariale Valle Lepri. Per questo campionato del mondo, come per tutte le manifestazioni di primissimo piano, chi di dovere ha fatto tutto ciò che era possibile per far ripartire la pescosità del canale. La media pescato del sabato ed anche della domenica parla chiaro. Pesi da diciotto, diciassette, sedici, dieci chilogrammi sono pescate importanti. La squadra vincitrice ha fatto più di quattrocento pesci ovvero quaranta pesci per ogni proprio atleta a gara. Numeri importanti che ad Ostellato non si vedevano da tempo. L’ingresso di acqua dal Po di Volano è stata una manna dal cielo. Noi ci auguriamo di sbagliarci, ma la sensazione generale è che dal prossimo week end ritornerà il Circondariale di sempre, con bassa pescosità e tante difficoltà. Basterebbe poco per far contenti anche i pescatori italiani e non solo i 150 pescatori europei che vengono in Italia una volta ogni due anni per un campionato del mondo.
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