Mondiale Feeder per Clubs 2017

MONDIALE FEEDER PER CLUBS 2017

Ormai ci siamo. Nella giornata di domani sabato 1 aprile prende il via il Mondiale Feeder per Clubs. E’ la prima edizione di questa manifestazione di pesca a feeder, che apre la stagione internazionale. Un campionato nato pochi mesi fa e che potrebbe definirsi ancora in via sperimentale. Questo perchè al mondiale feeder per clubs partecipano due squadre per nazione.

Sono infatti la squadra campione nazionale e la seconda classificata ad essere presenti in Spagna. Spagna che è stata designata come prima nazione ospite dell’evento. E per fare le cose al meglio, ha deciso di utilizzare il campo gara di Fortaleny. Un impianto già conosciuto essendo da oltre dieci anni teatro dell’Iberian Master. Il mondiale feeder per clubs infatti arriva ad un mese esatto dalla prima “Classica” di inizio stagione.

Sono ben trentuno le squadre presenti, a rappresentanza di sedici nazioni. Tra queste sono presenti anche due squadre provenienti dal Sud Africa. La nazione africana per queste manifestazioni è sempre presente e non è da escludere possano essere protagonisti a Fortaleny. Il motivo è da ricercarsi nelle caratteristiche di pesca del campo gara spagnolo. Le carpe predominano ed i settori sono molto irregolari. Può bastare poco per perdere posizioni.

E’ un mondiale ricco di grandi nomi. Per l’Inghilterra per esempio sono presenti due importanti squadre. La prima è il Preston Innovations Telford che annovera nelle sue fila Tom Pickering. Capitana di questa squadra è la figlia di Tom, Emma Pickering. La seconda invece il Drennan Barnsley Black, la squadra di Alan Scotthorne. Per l’Ungheria è invece presente la squadra di Walter Tamas, bicampione del mondo individuale di pesca al colpo e capitano della squadra feeder ungherese. Per quanto riguarda l’Olanda c’è invece il Sportvisserij dei Arnout Van Stadt.

A rappresentare l’Italia troviamo invece le prime due classificate dell’ultimo campionato del mondo. L’Alto Panaro Sensas Stonfo dei ct italiani Maurizio Setti e Marco Manni. I milanesi de I Cagnacci Colmic.

Proprio con i ragazzi della società con sede a Lentate sul Seveso abbiamo un contatto diretto. A loro abbiamo chiesto qualche informazione sulla settimana di prove che è appena terminata. Questo il commento dalla Spagna :

“Che dire, è un campo gara molto difficile sia fisicamente, che mentalmente. Questo perchè la pesca si basa su lunghe attese nelle zone B C e D. L’unica zona che ha regalato tante catture, con una pesca un po’ più movimentata, è stata la prima, quella che passa nel paese di Fortaleny. In tutte le altre zone del campo gara si è riscontrata una pescata molto difficile, con poche catture.

Come già si era capito dall’Iberian Master, il sorteggio sarà fondamentale. E’ importante trovare un picchetto che non presenti eccessivi incagli. Al momento la pesca è stata su tre linee diverse. La prima a corta distanza, alla lunghezza della tredici metri roubaisienne. La seconda a centro canale. La terza sulla sponda opposta. La pesca si effettua prevalentemente con dei classici pasturatori open end caricati a cagnotti e pastura. La corrente non è fastidiosa e servono grammature da 20 fino a 50 grammi. Molto dipende anche dalla velocità del vento che qua tira quasi sempre.

Nonostante la pescosità non sia elevata, bisogna essere abbastanza cattivi nelle dimensioni di ami e terminali. La cattura o la perdita di un pesce può essere molto importante ai fini della classifica finale. Per quanto riguarda le esche sembra che sia ancora presto per il mais, mentre con il verme esce qualche carassio.

Detto ciò, noi della Cagnacci Colmic siamo fiduciosi per la prima prova. Il morale è naturalmente alto, così come lo sarà anche per le altre squadre in gara. Essere qua è già un successo enorme, ma non ci accontentiamo.

nelle altre zone si è riscontrata una pesca molto difficile fatta di pochi pesce, dove conta molto il picchetto e trovare una zona senza eccessivi incagli, la pesca è venuta fuori su 3 linee una corta sul tiro della rouba, una a centro canale e l’altra nella sponda opposta, prevalentemente open end caricato con incollato e due tappini di pastura, pasturatori che vanno dai 20 sino ai 50 grammi in base alla corrente a a come tira il vento e terminali da 60/70 cm fili non sotto il 18 e ami del 14/16, innesco fatta da 3/4 bigatti alternando i colori, il mais ha reso poco e qualche carassio è venuto fuori con il vermetto

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