Chi di voi non conosce la Val Camonica, alzi la mano. Impossibile non sapere dove si trovi o almeno un minimo di cenno storico. Tutti abbiamo avuto modo di studiarla a partire dalle elementari ed in particolare i lombardi ci sono stati in gita scolastica. Ma per noi pescatori, la Val Camonica è famosa anche per altro. E’ famosa per essere attraversata da uno dei principali fiumi del nord Italia. L’Oglio, quel corso d’acqua che forma il Lago d’Iseo, la attraversa completamente per decine di chilometri. Grazie all’amico Germano, con cui collaboriamo per i viaggi di pesca in Svezia, abbiamo avuto modo di andare a scoprirlo più in dettaglio. Ormai ci conoscete, il nostro obiettivo è quello di andare a trovare sempre nuovi itinerari. Che si tratti di pesca al colpo, feeder, spinning o mosca, poco cambia. L’importante è mostrarvi posti nuovi.
GRAN LAVORO DELLE ASSOCIAZIONI
FIUME OGLIO
Molti di voi sicuramente conosceranno l’Oglio a partire da Palazzolo fino alla foce in Po. Proprio pochi mesi fa avevamo realizzato una delle nostre Fishing Day per una battuta di pesca a feeder. In quel caso, i pighi la fecero da padrone. E nel caso ve la foste dimenticata, la trovate proprio qua sotto allegata.
Oglio Prealpino
Ma torniamo a parlare del tratto montano. Percorrendolo da sud verso nord, avrete modo di vedere come tende a cambiare. Nei tratti più alti, per intenderci quello compreso tra Edolo e Sonico, il letto è abbastanza piccolo. Passa da sette / otto metri fino ad un massimo di quindici metri circa. Il percorso passa da essere molto torrentizio, con grossi sassi e percentuale abbastanza accentuata, a zone di piana. In alcuni tratti la pesca si effettua quasi in buca, dietro ai sassi dove vanno a formarsi delle buche.
Scendendo verso valle, arriviamo in prossimità dell’abitato di Malonno. E’ proprio tra Edolo e Malonno che abbiamo avuto modo di pescare e provare. In questo tratto il torrente ha un letto decisamente più regolare. Larghezza media sui 10 / 12 metri, una profondità media attorno al metro ed una buona portata. Inoltre in questo tratto l’Oglio viene regolato da diverse dighe. Il motivo è da ricercarsi nella presenza di diversi bacini gestiti dall’Enel, che durante la giornata aumentano e diminuiscono di circa mezzo metro il livello del fiume. E’ pertanto buona cosa fare sempre molto attenzione ad eventuali segnali acustici o cambiamenti di livello. Nel giro di pochi minuti il torrente può passare da tranquillo a molto movimentato, creando problematiche di movimento in acqua.
Specie Ittiche
QUALI TECNICHE DI PESCA
Roubaisienne, feeder e pesca all’inglese. No, scherziamo! E’ naturale che in un tratto da salmonidi le tecniche consentite sono le classiche tre: spinning, PAM e tocco.
Pesca al Tocco
PAM
Tenkara
Spinning
Volete un consiglio? Rotanti o testa piombata con esche siliconica. Possono bastare queste due alternative per effettuare delle catture. Il classico rotante nelle varie colorazioni, da giallo o rosso con bande nere a quello con il ciuffo nero o rosso sull’amo, in grammatura tra 3 e 9 in base alle condizioni in cui ci si trova, è la scelta più azzeccata. Gli ondulanti possono muovere le trote nelle giornate più apatiche, sia in versione spoon che da cinque grammi. Grammature maggiori sono sconsigliate per la profondità limitata ed il raggio d’azione a volte difficile. Da non sottovalutare l’opzione della testa piombata con esca siliconica. Specialmente quando l’acqua è leggermente più torbida, può risultare una soluzione vincente sulle trote Fario anche di taglia medio – grossa.