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PESCA AL LAGO DI MONTORFANO
Del Lago di Montorfano già parlammo diversi anni fa. Fu uno dei primissimi itinerari pubblicati su Fishingmania, ma quell’uscita rimase l’unica. Dopo di che non abbiamo più avuto modo di andarci, anche a causa delle poche notizie sulla pescosità. A partire dall’inizio del 2017 in diversi hanno iniziato a chiederci delle informazioni. In particolare dopo la notizia che la Fipsas di Como ci avrebbe organizzato una prova del provinciale feeder.
Partiamo con il rinfrescarvi la memoria su questo specchio d’acqua. Il Lago di Montorfano è situato tra gli abitati di Cantù e Como, a quattro chilometri dal capoluogo sull’omonimo lago. Facente parte della cerchia dei laghi briantei, è il più piccolo dei cinque fratelli. Non presenta immissari ed emissari e l’inquinamento nel lago è a livelli molto bassi. Non a caso è battuto nel periodo estivo dagli abitanti della zona per farci il bagno.
Uno dei motivi per cui ci sono sempre poche informazioni sulla pesca al Lago di Montorfano sta nel fatto che fa parte di una riserva. La Riserva Regionale Lago di Montorfano. Inoltre, il bacino è privato e la pesca è tollerata dalla famiglia proprietaria di tutta l’area. Per pescarci è obbligatorio pagare una “tassa” giornaliera di cinque euro, oltre che essere in possesso della licenza di pesca. Se durante un controllo non si è in possesso del tesserino, scatta la contravvenzione.
Ma ancora di più il problema vero per la pesca al Lago di Montorfano non sta nel permesso giornaliero. Il problema lo si incontra nelle pochissime postazioni di pesca. Sia per pesca al colpo e feeder, tanto per spinning e carpfishing. A conti fatti, le postazioni su tutto il lago sono circa una decina, forse meno a seconda dell’altezza del lago. Postazioni che non sono vicine tra loro e distanziate di diverse centinaia di metri.
La pesca si può effettuare con tutte le tecniche in quanto non sono presenti alberi sulle postazioni. In un caso è anche stato realizzato un piccolo pontile in cui ci si può pescare, a fatica, in tre. Il problema vero è rappresentato dalla difficoltà nel raggiungere l’acqua. La strada che, attraverso un prato, arriva al lago è distante circa 400 metri dal parcheggio. Successivamente si hanno altri 500-600 metri da fare a piedi in un sentiero. Un sentiero stretto in cui con molta difficoltà si riesce a trascinare un carrellino.
Tutto questo per dire che la pesca al Lago di Montorfano si deve effettuare con pochissimo materiale. Un fodero per la canna, eventuali pali, guadino e scatola di ami. In più un borsone con secchio o bacinelle per la pastura, inneschi e lo stretto indispensabile. Idem per il feeder, a cui aggiungere i pali per appoggiare la canna. Volendo in alcuni punti, come al pontile, ci si può sedere per terra tenendo la canna in mano.
Detto ciò, la quantità di pesce presente è davvero alta. Principalmente si tratta di breme, presenti in tutte le dimensioni. Da poche decine di grammi, fino ad esemplari oltre i tre chilogrammi. Poi non mancano grosse carpe, amur ed i predatori. Per gli amanti dello spinning non mancano anche lucci e black bass.
La pesca si effettua all’incirca a tutte le distanze. Da pochi metri, fin dove si arriva con il lancio. Per quanto riguarda il feeder, la pesca si effettua con canne light, di potenza massima attorno a sessanta grammi. Nella nostra uscita è stata l’occasione per provare alcune canne della ditta Milo. Trova la sua dimensione ideale la Superba Champions League da 11 e 12 piedi. Due canne estremamente sensibili e molto precise sul lancio. Ideali per una pesca di velocità su pesci di taglia media come le breme del Lago di Montorfano.
Dopo un’adeguata pasturazione il pesce entra subito in attività, nel periodo caldo. E’ sufficiente una classica pastura da breme che può essere sia scura che chiara. In questo caso l’opzione è ricaduta sulla nuova Pro Feeder Groundbait di casa Bait-Tech. Una pastura a grana fine che attira in poco tempo il pesce.
La scelta di utilizzare questa tipologia di pastura era legata alla possibilità di alzare la taglia. Non è stato il caso, a causa dell’altissima quantità di pesci tra 200 e 300 grammi. Durante la nostra prova ci è venuta a trovare un’amur oltre i sei chili di peso, ma non è stato sicuramente dipeso dalla tipologia di pastura utilizzata.
Se attorno ai venticinque metri la profondità è attorno ai tre metri, oltre aumenta fino a sei metri. Ed è attorno ai quaranta – cinquanta metri che si possono effettuare le catture di breme più grosse ed incontrare qualche carpa. E’ opportuno non andare troppo per il sottile con la dimensione di ami e terminali. In particolare quest’ultimo non inferiore agli 0.14 millimetri. Consentite le classiche esche, dal bigattino al mais al verme. Senza dimenticare poi l’opzione boiles e pellet che possono aumentare la possibilità di prendere pesci di taglia.
Se con il feeder la pesca è prettamente sul fondo, la pesca all’inglese permette una pescata anche a galla. Una pescata di velocità da effettuare con galleggianti fino a venti grammi sulla palla di pastura a spaccare. Galleggianti fissi, con un metro e mezzo di profondità. In molto casi la mangiata può avvenire anche in calata.
Con le canne fisse dopo un’adeguata pasturazione con tre – quattro palle di pastura, il pesce arriva subito in zona. Galleggianti da due-tre grammi per arrivare sul fondo e “bucare” lo strato di minutaglia.
La pesca al Lago di Montorfano può regalare giornate molto pescose. L’unico problema sta proprio nella mancanza di postazioni. Opportuno quindi arrivare presto nel week end. Il permesso di pesca si può fare direttamente al bar del paese situato in piazza a destra della chiesa. Per quanto riguarda il parcheggio, l’unico posto è ad un centinaio di metri dopo la strettoia in uscita da Montorfano. Attenzione a non recarsi al Lido in quanto la pesca è vietata. Nel periodo estivo attenzione anche ai bagnanti.
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