PESCA AL POLPO – TECNICHE E METODI DI RICERCA
Il polpo, un cefalopode che tutti noi conosciamo. Normalmente si pesca sui banchi del supermercato, ma se si volesse cercarlo in ambiente libero, non è così difficile da catturare. La pesca al polpo avviene sia da riva, che da mezzo natante, esso sia una barca o un kayak. Naturalmente non bisogna dimenticare anche la variante della pesca subacquea, in questo caso con tecniche diverse.
In questo particolare articolo parleremo della pesca al polpo da riva, sia a mano che con la canna. La prima versione è sicuramente la più antica e più praticata nel corso dei decenni (e secoli).
Com’è risaputo da tempo, il polpo è un essere vivente decisamente intelligente. Usa stratagemmi per cacciare e sopratutto un mimetismo perfetto. Nonostante ciò, pescarlo è abbastanza semplice. Questo perchè essendo molto aggressivo e territoriale, attacca tutto ciò gli capiti a tiro. Il peso può variare dai 500 grammi fino ai 10 kg,. Di solito gli esemplari più grossi sono quelli di sesso maschile.
Dove trovarli e cosa usare
Amano i fondali misto roccia-posidonia, dove riescono a nascondersi bene grazie alla loro struttura fisica. Il polpo non ha endo ed esoscheletro, motivo per cui possono assumere qualsiasi forma. Amano anche i porti, vicino alle banchine e dove si formano cozze, oppure sotto alla boe. In pratica dove c’è una zavorra, il polpo troverà un posto dove intanarsi. Contrariamente da quanto si possa pensare, si possono trovare tranquillamente su fondali sabbiosi, dove ci sono rocce sparse, ma sporadiche, sul fondo. È facile capire dove si trova la tana, in quanto oltre ad esserci una piccola apertura, fuori dalla tana c’è un vero e proprio cimitero formato da militi, granchi e ricci.
Le prede preferite dal polpo sono i granchi ed i gamberi (in assoluto). Ed ancora cozze, vongole, telline, ricci, cannolicchi, paguri, sconcigli. Ovviamente attaccano anche i pesci di qualsiasi specie.
Il periodo migliore va da settembre a dicembre e da maggio a luglio con esemplari più grossi. Ad ogni modo si può pescare tutto l’anno.
Analizziamo le tecniche
Pesca a mano con la polpara
La pesca al polpo più antica e forse tra quelle tecniche che stanno scomparendo, in quanto praticata per il 90% da persone ormai anziane. E’ una tecnica all’apparenza rozza, ma molto difficile e tecnica.
Si usa un cordino bianco legato ad una tavoletta, alla base si mette la polpara che può essere a forma di granchio, pesce, o a forma conica bianca, con più ami. Se si pesca su fondale molto roccioso la polpara si usa anche senza ami, ovviamente di solito sono già piombata. Per aumentare la possibilità di cattura si può aggiungere una sarda, un grongo piccolo, delle striscioline di nylon bianche o la zampa di gallina. Il tutto deve essere posizionato poco sopra la polpara.
La tecnica è molto importante sia nel lancio, che nel recupero perché bisogna avere la sensibilità giusta per non incagliare se si usano gli ami o le corone o anche senza in quanto incastrare il tutto tra le rocce anche se non armato non è per niente difficile, anzi. Ovviamente inutile dire che bisogna conoscere anche il fondale dove si pesca. Una volta agganciato va recuperato il più velocemente possibile senza mai fermarsi in quanto con i suoi 8 tentacoli a doppia ventosa si aggrappa su tutto ciò che trova.
Con canna da pesca ed egi
Ormai la pesca ad eging è una tecnica che ha preso piede in tutto il mondo. Tecnica divertente, dove si può pescare oltre che al polpo anche seppie, calamari e chi ha fortuna anche totani da riva. Diciamo che difficilmente, tranne in alcuni spot, si va specificatamente a polpi con le totanare. Di solito si cercano seppie e calamari, ma molte volte attacca senza problemi essendo un’esca nata per i cefalopodi. Le misure delle totanare variano da 1.8, 2.2, 2.5, 3, 3.5.
I colori sono centinaia e con azioni differenti. Si usa la treccia in bobina e, se si va a polpi o se si ha la consapevolezza che possano attaccare, meglio salire di misura con il trecciato (15 lb). Stesso discorso anche per il terminale, arrivando a 0.35 /0.40 mm. Una dimensione necessaria più che altro per staccarlo dal fondo se prova ad attaccarsi a qualche roccia.
Pesca al polpo con canne da surf a rock fishing
Non è raro catturare il polpo a surf dalla spiaggia e dalle rocce sempre con medesima attrezzatura. Se si va in cerca di orate e sparidi e si conosce il fondale dove il polpo può stare, allora il consiglio è pescare con il granchio. Si tratta dell’esca principe per gli sparidi ed i polpi. Altra alternativa, anche la sarda montata a 5 ami. In questo modo oltre a cercare specie ittiche come orate, spigole, saraghi, si ha la possibilità di catturare qualche polpo.
Feeder, bolognese, pastura a 5 ami
Il polpo ama i bigattini e la pastura e le catture con queste tecniche non sono rare anzi molto frequenti.