Pesca all’Inglese in Carpodromo

Le sfaccettature della pesca in carpodromo sono molteplici. Vi abbiamo mostrato il pellet waggler per primo ed un paio di settimane fa è stato il turno della pesca a galla. Un’impostazione principalmente estiva, che potrà essere valida fino a tutto ottobre se il meteo lo permetterà. Abbiamo quindi affrontato due tecniche diverse, considerando la seconda come pesca a roubaisienne.

Questa volta ad essere protagonista torna la pesca all’inglese. Una tecnica che già avevamo affrontato nel mese di giugno con la FishingDay al Lago di Annone. Il nostro attore principale torna ad essere, dopo qualche mese di pausa, l’amico Marco Frigerio del negozio Frigerio Pesca ed agonista di punta della Cannisti Cesanesi.

Lago di Casaleggio

Stessa uscita autostradale dei Laghi Tensi, ma invece di andare a sinistra, questa volta abbiamo svoltato a destra. Direzione, Laghi di Casaleggio. Impianto conosciuto tra gli agonisti di pesca al colpo e feeder, teatro di diverse manifestazioni nel corso degli ultimi tre decenni. Il lago più conosciuto è sicuramente quello denominato “Ferro di Cavallo”, mentre noi siamo andati nel “Lago di Ingresso”. Uno specchio d’acqua in stile molto British, perfetto per le nostre intenzioni di pesca all’inglese.

Preparazione

Molto velocemente vi spieghiamo alcuni passaggi principali per la preparazione. Poi potrete rivedere tutto, in maniera dettagliata, nel video allegato in fondo all’articolo.

Pastura

In questo caso tutto dipende dal regolamento del lago. In alcuni impianti la pastura è consentita, in altri no. Per quanto riguarda Casaleggio, si può utilizzare. Trovate la spiegazione a partire dal minuto 2:33.

Carpe e carassi sono le nostre prede da insidiare, quindi la scelta ricade su una pastura a grana medio – fine, di colorazione gialla, con aromatizzazione dolce. Non fa mai male se al suo interno ci sono parti più grossolane, in particolare pezzi di mais.

Come bagnarla? Sono due le scelte: setacciare e dividere le parti grossolane per bagnarle a parte, oppure bagnare direttamente tutto insieme. Con questa seconda opzione, c’è la possibilità che una volta sul fondo del lago, le parti grossolane inizino a staccarsi andando ad attirare maggiormente le carpe e gli amur.

Bigatti Incollati

Altra nota dolente per molti è la fase di incollaggio dei bigatti. Come si incollano correttamente? E se si usa la ghiaia, prima si bagna la ghiaia e poi si aggiungono i bigattini? Fate una cosa. Minuto 8:00, ci sono tutte le risposte alle vostre domande. Magari poi incentreremo una piccola diretta di spiegazione su questo punto.

La Fionda

La pastura ce l’avete. I bigatti incollati pure. Prima di parlare della lenza, dovete controllare bene un aspetto non indifferente: le fionde. Essere perfettamente a posto con le fionde è fondamentale. Controllate che gli elastici non siano marci, se non le usate da un po. Utilizzate delle fionde adatte alla distanza di pesca. Quindi, non devono essere troppo dure se pescate attorno ai 25 – 30 metri. Attenzione alla dimensione delle palle e considerate che cambia il peso tra pastura e bigattini.

Montatura

La pesca all’inglese è fondamentalmente molto semplice come tecniche se parliamo di montatura. Specialmente poi se si tratta di pesca all’inglese.

La scelta cade sempre tra una scelta di galleggiante fisso ed una di galleggiante scorrevole. In questo caso l’assetto deciso è stato di montatura scorrevole. Alcuni galleggianti portano già il peso e ci si basa sulle rondelle che appesantiscono il galleggiante, altri invece hanno bisogno di essere piombati sulla lenza.

Scelta di Marco

Come detto, molto semplice. Il dettaglio? Al minuto 15:30.

Quaranta centimetri di terminale, che normalmente vanno ad appoggiarsi sul fondale. Una girella del numero 20 per non creare torsioni del finale. Obbligatoria pescando all’inglese, semplice o doppia. Un pallino del n.6 a circa 40-50 cm dalla girella. Poi alla stessa distanza, almeno quattro pallini a bulk in cui va in battuta il galleggiante. Quattro perchè se il galleggiante dovesse bere o la taratura risultasse eccessiva, si può togliere.

Con questa opzione, il gioco dello scorrevole è di circa una decina di centimetri. Perchè nessun fisso? Perchè è meglio avere una decina di centimetri di gioco per ottenere un invito lento.

Scelta di Giorgio

Giorgio Bianchi ha invece fatto una scelta differente. Marco è restato sulla semplicità, mentre Giorgio ha fatto una montatura leggermente più tecnica, con maggior presenza di piombini.

Niente di particolarmente difficile comunque. Sempre una quarantina di centimetri di finale e poi una montatura con tre piombini su 120 cm ed un bulk di piombi dove va in battuta il galleggiante. In questo modo la montatura potrebbe portare più velocemente l’esca sul fondale.

Canne

In carpodromo è preferibile utilizzare delle canne di lunghezza attorno ai 4.20 mt, con azione medium – heavy. Molto naturalmente dipende dalla taglia delle catture. Per carassi, sono sufficienti canne all’inglese light, ma per le carpe, anche di grossa taglia, servono canne robuste. L’azione morbida aiuta quando si utilizzano terminali abbastanza sottili.

Conclusioni

La scelta degli ami e dei terminali dipende tutto dal posto e dalle catture. In questo caso sarete voi a scegliere l’assetto migliore.

Ed ora, che fare se non provare voi direttamente?

Video

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