Da aprile ad ottobre in molte zone d’Italia si scatena la pesca in mare da riva. E’ il periodo della bella stagione, quella che segue ed anticipa le mareggiate e le giornate invernali spesso costellate dal vento. La pesca da riva include diverse tipologie di spot: dalla spiaggia alla scogliera, passando per i frangiflutti artificiali.
E’ un periodo favorevole sotto diversi punti di vista. Non solo le giornate iniziano ad allungarsi, ma anche le condizioni meteo tendono a stabilizzarsi, regalando mare calmo. In più aggiungiamoci anche la possibilità di fare un bel bagno per rinfrescarsi.
Inutile dire che pescare dai posti sopracitati deve essere fatto con cognizione di causa. Il rispetto delle norme in materia ittica vigenti in loco, dirette dalla capitaneria di porto, deve essere il primo obbligo da rispettare.
Mormore serali, orate diurne
La pesca da riva in mare, poi, non è solo pesca. E’ la possibilità di passare una giornata o un week end in maniera diversa. Tra amici e famiglia si possono organizzare delle grigliate in compagnia, specialmente nelle ore notturne. Unendo l’utile al dilettevole, si sfruttano e si passano meglio anche le ore notturne che sui litorali toscani, laziali e campani possono regalare ombrine e mormore.
Se invece si ha il pallino della pesca all’orata, le ore diurne sono spesso quelle migliori. Personalmente preferisco pescare abbastanza leggero. Canne di casting massimo attorno ai 120 grammi sono l’ideale, in particolare quando il moto ondoso è quasi nullo e quando si pesca tra i 5 ed 80 metri di distanza. Avete letto bene, proprio cinque metri di distanza. Non è raro infatti trovare orate anche di grossa taglia sotto i piedi. Nulla di strano se consideriamo che si tratta di pesci ghiotti di granchi e cozze. Se il fondale è sabbioso e gli unici scogli sono quelli vicino a riva, dove pensate che vadano queste orate? Naturalmente dove meno potremmo pensare di trovarle se non più vicino a noi
Boomslang Kalikunnan
Già abbiamo parlato di questa canna di casa Kalikunnan, ma è davvero versatile. Un prodotto adatto per queste situazioni in quanto potente ed allo stesso tempo molto sensibile. La Boomslang 120 è una canna un po’ stravagante, come gran parte della linea spagnola.
Questo attrezzo permette da un lato di vedere una mangiata delicata di un’ombrina e dal’altro di gestire bene l’irruenza delle orate di taglia catturate tra gli scogli o sulla risacca della battigia.
Mulinello Kalikunnan
Una sorpresa per me è stato lo Spinit X Cast. Si tratta di un mulinello targato Kalikunnan che mi ha stupito per estetica, materiali di realizzazioni e performance. Il corpo è in grafita ad alta resistenza. Una particolarità che garantisce maggiore resistenza agli urti, che possono capitare quando si pesca sulle scogliere. Imbobinamento eccellente e presenza di un guida filo anti torsione. Il rapporto qualità/prezzo pare davvero competitivo, sopratutto per chi non è un grande esperto della tecnica.
Considerate le mie necessità, ho caricato uno 0.35 mm in nylon di casa Kalikunnan d un finale in fluorocarbon 0.22 mm targato Duel. Circa 1.80 mt con semplice montatura scorrevole con piombo da 75 grammi. In alterntiva si può optare per uno Short rovesciato, sempre dello stesso peso di 75 grammi.
Orate, ma non solo
Il bello del Rock fishing è che si possono catturare diverse specie. Le orate per molti sono l’obiettivo principali, ma non sono da disdegnare le già citate ombrine o anche i cefali lustrini. Pesci che non piacciono a tanti, ma sono davvero molto combattivi in quanto combattivi e buonissimi da mangiare.
L’esca fa la differenza solo quando si parla di cozze aperte a metà e granchi di scoglio e sabbia. In questo caso le orate ed i dentici sono le catture più certe, con taglie davvero interessanti. Se si opta per l’utilizzo dei vermi di mare, la varietà di catture aumenta, come la taglia. Muriddu, arenicola fatta sul posto, bibi ed americano.
Gli orari dell’orata
Le orate di solito iniziano a mangiare dall’alba al tramonto, preferendo le ore calde e centrali, ma anche di notte in periodo estivo si possono fare delle pescate da sogno. Le mormore principalmente mangiano di notte o al cambio di luce sull’arenicola. Le orate mangiano tutto, amano anche il cannolicchio, vongole e telline.
La mangiata può essere secca con una piega singola o piccole toccatine per poi partire. E’ importante stare attenti anche alle mangiate dove il filo va in bando e torna verso la canna. In quel caso si può trattare di un’orata o di un cefalo. Consiglio sempre di controllare il terminale dopo ogni cattura. Le orate dispongono di un apparato boccale potente ed abrasivo che consuma il filo.