ALLA SCOPERTA DELLA PESCA IN VAL MELEDRIO IN TRENTINO ALTO ADIGE
La Val Meledrio è una piccola vallata che unisce la Val Rendena alla Val di Sole. Nel mezzo, scorre il torrente Meledrio, un piccolo corso d’acqua che prende vita dal lago delle Malghette a 1890 metri di altitudine. Il percorso di questo torrente prosegue verso valle fino a Dimaro, quando si immette nel Fiume Noce. La Val Meledrio, situata nel cuore del Trentino Alto Adige, è una valle poca modificata dalle strutture artificiali. Proprio per questo gli abitati del posto la definiscono come una vera e propria selva, in quanto fitti boschi di abeti e di conifere e ripidi pendii fanno sfondo ad un torrente sempre con una buona portata di acqua.
L’acqua è sempre limpida e ben ossigenata. Tende a sporcarsi solo in occasione di forti temporali o piogge consistenti. Il letto del fiume non molto ampio e presenta un’alternanza di acque veloci, buche profonde e buche con acqua lenta.
Per la presenza di sassi lungo il percorso, non mancano delle piccole cascatelle, sotto le quali tendono a rifugiarsi le trote, principalmente trote fario.
La Riserva
Come tutti i torrenti e fiumi trentini, anche in questo caso è stata istituita una riserva di pesca in Val Meledrio ben regolamentata. Questa risulta facilmente accessibile dalla strada che parte da Dimaro e si dirige verso Madonna di Campiglio. Sorpassato il centro abitato, sulla sinistra è presente uno spazio dove è possibile parcheggiare ed iniziare a pescare.
Pochi per volta
Per mantenere la sua naturalezza è consentita la pesca con un massimo di 2 persone per volta, rigorosamente no-kill. Sono consentite esclusivamente le tecniche della pesca a mosca, con le varianti della valsesiana e tenkara. In quest’ultimo caso, sulla lenza sono consentite un massimo di 2 mosche con amo barbless. Obbligatorio il guadino gommato per il recupero del pesce.
Considerando la tipologia di torrente, la pesca è sempre molto tecnica. Fondamentale l’utilizzo di terminali di dimensione non superiore agli 0.14 mm e canne lunghe non oltre i 240 centimetri. Questo consiglio è dettato dalla presenza di un fitto bosco che non permette lunghi volteggi in fase di lancio.
La pescata
Trattandosi di un torrente in uscita da un lago situato a quasi 2000 metri di altitudine, la temperatura dell’acqua è più bassa rispetto al normale. In particolare nel periodo estivo risulta estremamente fresca. Nella mia pescata ho approcciato il torrente dal basso verso l’alto. Principalmente ho pescato con perdigones e riproduzioni affondanti, in quanto credevo che con un’acqua così fredda il pesce non sarebbe venuto a galla. Solo durante la giornata mi sono accorto di sbagliare. Quindi sono tornato alla macchina ho cambiato la canna e ho montato una bella secca. La mosca a galla ha creato un ribollire che ha subito scaldato l’atmosfera.
Ogni buca è diversa e molte volte si è costretti ad arrampicarsi su grossi massi per cercare di superare ostacoli o per non creare sospetto nelle nostre prede. Ho fatto alcune catture interessanti, ma la cosa che mi ha lasciato una stupenda impressione è la capacità di questo posto di farti rilassare per lo scrociare dell’acqua e per i rumori dell’ambiente circostante. Consiglio a tutti di spegnere il telefono e di restare concentrati su quello che amiamo di più, la pesca.
REGOLAMENTI
Il permesso per la pesca in Val Meledrio è acquistabile comodamente su www.trentinofishing.it e su www.pescatorisolandri.com. Il costo giornaliero è del permesso € 35,00. Insieme al permesso verrà fornito anche la regolamentazione della riserva.