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PESCARE IN ANDALUSIA I BARBI DEL GUADALQUIVIR
Come promesso, rieccoci qua con un nuovo articolo dalla terra spagnola. In particolare parliamo di come e cosa pescare in Andalusia. Dopo l’articolo sulla pesca alla carpa con il feeder, l’amico Moises Pruano passa al barbo. Il barbo spagnolo, quello che viene erroneamente confuso con il barbo europeo comune che popola i fiumi italiani ed europei. Il barbo in questione è quello autoctono del fiume Guadalquivir.
In particolare Moises ci parla di due campi gara per pescare in Andalusia. Il primo è quello denominato La Barqueta, situato in prossimità d Siviglia, nel sud dell’Andalusia. Un eccellente campo gara famoso in tutta la Spagna, frequentato sia dai pescatori di feeder, che della pesca al colpo con roubaisienne. Il secondo fiume è invece situato in prossimità di Bornos, sempre nel sud dell’Andalusia. Nel primo caso i pesci sono di grossa taglia, nel secondo invece sono di medie dimensioni.
Ma ecco a voi il racconto di Moises Pruano, distributore spagnolo del marchio italiano Ellevi.
Questa volta passiamo dalla pesca alla carpa, a quella del barbo con la tecnica del feeder. Il periodo invernale per le carpe è stato abbastanza duro a causa delle basse temperature. E’ quindi il momento di andare a caccia di pesci di taglia e forti nelle acque interne. Il riferimento è al barbo, il vero barbo spagnolo. E’ quindi tempo di mettere a prova la nostra attrezzatura da pesca per tirare fuori dall’acqua questi pesci favolosi.
Partiamo dalla sessione di pesca in Guadalquivir a La Barqueta. Per affrontare questo posto è obbligatorio dimenticarsi le buone maniere. Cosa intendo? Semplicemente di non andare troppo per il sottile con le dimensioni dei terminali. Si vanno ad insidiare dei pesci di grossa taglia dotati di una grandissima forza. Io li chiamerei dei veri e propri missili. Una volta attaccati mettono davvero a dura prova canne, mulinelli e fili. Come detto prima, i barbi di questo particolare campo gara arrivano a dimensioni importanti. Ecco allora che è opportuno rimanere attorno agli 0.22 millimetri di diametro per i terminali.
Per quanto riguarda gli ami, la dimensione non è importante tanto quanto lo è la robustezza. La forza di questi barbi del Guadalquivir è tale da riuscire ad aprirli. Nonostante ciò, l’amo deve essere di piccola dimensione. Considerando l’obiettivo di giornata la scelta è di cercare di tagliare fuori le carpe. Per farlo abbiamo utilizzato un innesco molto usato in questo fiume: semi di canapa bollita. Un’esca particolare molto in voga nella pesca al colpo e molto apprezzata dai barbi. Un’esca che arriva in acqua non solo tramite l’utilizzo di fionde, ma anche naturalmente.
Proprio perchè è un campo gara battuto dai pescatori a roubaisienne, il pesce è abituato a stazionare vicino a riva. Motivo questo che ci ha obbligati ad impostare la pescata a feeder non oltre i dodici metri di distanza. Una distanza comoda anche per una continua pasturazione a mano.
Parliamo di esche e pastura. Non solo semi di canapa bollita, ma anche cagnotti incollati. Questi ultimi sempre apprezzati dai barbi in generale. Per quanto riguarda la pastura la scelta è ricaduta sulla Special Barbo della Ellevi. Una pastura caratterizzata da un forte aroma al formaggio, molto gradito ai barbi del Guadalquivir.
Il secondo campo gara protagonista di giornata è l’Arcos de La Frontera. Un posto situato vicino a Bornos, sempre nel sud dell’Andalusia. Qui abbiamo girato recentemente un video per il canale spagnolo Caza Y Pesca. Si tratta di un fiume con corrente molto lenta, popolato da barbi di taglia media. Un posto dove abbiamo cambiato leggermente l’approccio di pesca per la dimensione e la forza dei pesci.
All’Arcos de La Frontera abbiamo leggermente diminuito le dimensioni del terminale, fermandoci agli 0.16 millimetri. Anche per quanto riguarda gli ami l’opzione è stata di utilizzare dimensioni più piccole per non rischiare troppo, considerando la taglia dei barbi. Per quanto riguarda la pastura, questa volta la scelta è ricaduta su un mix. Oltre alla Special Barbo Ellevi è stata aggiunta la Special Breme. Grazie a quest’ultima abbiamo scurito la pastura per renderla più simile al fondo del fiume. A fare da contorno, bigattini morti. Come innesco invece il classico bigattino vivo o morto, esca che il barbo predilige.
Un’aggiunta molto importante è la Farina di Crisalide sempre della Ellevi. Questo ingrediente regala sempre degli ottimi risultati. Normalmente il pesce tende a stazionare nelle aree ricche di vegetazione, sulla sponda opposta del fiume. Come già detto, la taglia non è elevata, ma la frenesia alimentare in cui entrano questi pesci è tale da regalare giornate davvero divertenti.
Mi auguro sia stato un articolo di gradimento per i lettori di Fishingmania che possano essere interessati a pescare in Andalusia. Come sempre il nostro motto è Ellevi Power!
Per Fishingmania – Moises Pruano
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1 commento
Ho letto con piacere l’articolo anche se ormai datato. Vorrei trascorrere l’inverno a pesca in luoghi con temperature miti come non pensare al sud della Spagna? Posseggo anche un camperino super attrezzato. Vado allavventura o avete contatti di buona compagnia? Grazie mille per qualsiasi informazione in merito