La Piccola Umbertide
Un corso d’acqua che attraversa il centro abitato. Proprio come ad Umbertide. La Torre Medievale domina tutto il campo gara. Ad Umbertide troviamo la Rocca Medievale. I cavedani la fanno da padrone. Anche in questo, proprio come ad Umbertide. Insomma, il Liri ed il Tevere hanno molte similitudini tra di loro che li rendono davvero simili sotto tanti aspetti.
Campo Gara Nazionale
Questo è Ceprano, un campo gara di importanza nazionale che ospita ogni anno tantissime manifestazioni agonistiche. Provinciali in primis, sia per la provincia di appartenenza, ovvero Frosinone, sia per la vicina provincia di Roma. Regionali Lazio, con entrambi i gironi. Ed ovviamente ogni anno è teatro di una o addirittura due prove del Trofeo Zonale di Serie A. Senza dimenticare poi le prove di selettiva zonale per il Campionato Italiano Individuale e le varie gare di pesca a feeder.
Il Fiume Liri
Prima di entrare nel dettaglio di questo meraviglioso itinerario, è importante spendere due parole sul fiume che “ci ospita”. Il Fiume Liri è un corso d’acqua di modeste dimensioni, caratterizzato da una portata sempre costante a Ceprano, con velocità spesso molto lenta. Condizioni particolari che rendono la pescata sempre molto affascinante e tecnica. Affrontare il Fiume Liri durante le gare non è affatto facile, ma adottando il giusto assetto può regalare enormi soddisfazioni. Pescandoci da soli, come spesso accade, è più facile effettuare catture, ma anche in questo caso è bene essere a posto con tutto, dai terminali alle grammature, fino alle esche adottate.
Autoctoni al 90%
Il Liri è uno di quei fiumi in cui le specie autoctone la fanno da padrone. Sono pochi gli alloctoni presenti; i barbi europei sono arrivati fino in questa zona del Lazio, ibridandosi con la variante nostrana del Barbus plebejus. Per il resto troviamo solamente cavedani, con esemplari di taglia per lo più media e tante alborelle. Queste ultime nel periodo caldo risultano quasi infestanti e creano non pochi problemi quando si ricercano esemplari di taglia. Ancora qualche triotto e gobione è fortunatamente presenti nel Liri, mentre non mancano le carpe. Esemplari magari non eccessivamente grossi, ma davvero molto, molto combattive. D’altronde il Liri è un fiume che scorre in una vallata circondata da alberi, con pochi punti accessibili. Il pesce inevitabilmente risulta essere molto selvatico e quindi combattivo. Infine, non è raro poter avere la fortuna di portare a guadino qualche tinca colorata. Anche in questo non si esemplari enormi, ma quando si parla di tinche non è importante la dimensione.
Tecniche di Pesca
Considerata la corrente sempre abbastanza lenta, le tecniche di pesca praticabili sono fondamentalmente quattro. Tre riguardanti la pesca al colpo e la quarta è naturalmente il feeder.
Canna Fissa
Abbiamo parlato di alborella ed allora non possiamo trascurare l’opzione della canna fissa. Una soluzione consigliata nei mesi caldi, da giugno a settembre, quando l’alborella tende a stazionare in quantità nell’area del campo gara. Considerate che si pesca alti sull’acqua almeno un metro, se non di più. Non troverete mai delle postazioni a filo d’acqua. Per questo motivo la misura più corta non scende sotto i 3 metri. Ma, per esperienze personali, è sempre opportuno avere a disposizione tutte le metrature, magari partendo dalla 2.50 mt fino alla 5.00 o 6.00 metri. L’alborella del Liri è un’alborella piccola, ma molto vorace. Attacca senza problemi i classici bigattini ed a volte, pescando con la roubaisienne, non è raro avere problemi pescando con il mais ed il verme. L’acqua del Liri nel periodo estivo è abbastanza “pesante”, specialmente se non piove. Bene utilizzare delle pasture che facciano macchia in superficie.
Roubaisienne
E’ la tecnica più utilizzata dai colpisti. Permette un miglior controllo della lenza in acqua ed anche maggiori facilità nelle azioni di pasturazione. Diverso il discorso nel recupero del pesce, in particolar modo quando le carpe entrano nella propria zona di pesca. Ma andiamo per gradi. Come detto, il Liri è molto simile al Tevere. La pesca in roubaisienne si effettua con galleggianti leggeri e terminali per lo più sottili. Non abbiate paura di avere nelle vostre cassette portafinali anche degli 0.07 mm. Possono sempre servire. A proposito degli elastici è invece importante avere a disposizione due kit differenti. Uno per i cavedani, quindi con elastici fini, magari tra 1 ed 1.3 mm. Uno invece per le carpe. In questo caso, bisogna essere cattvi: elastico, filo ed amo che siano adatti per la situazione. La cosa importante è cercare di evitare che il pesce punti sulla sponda opposta, verso rami sommersi o sotto le frasche. Una volta raggiunta la tana, sarà impossibile portare il pesce a guadino. La pescata più redditizia? Quella dei cavedani fiondando bigattini e canapa.
Inglese
Diciamocelo. Non è una pesca per tutti. L’inglese a Ceprano è affascinante, ma molto difficile. La precisione è fondamentale perchè bisogna posizionare il galleggiante il più vicino possibile alla sponda opposta, sotto le frasche. Una tecnica per pochi, ma che se effettuata bene può portare enormi soddisfazioni. Il fiume non è molto largo, non supera i trenta metri nei punti più larghi, quindi galleggianti da 12 a 14 grammi sono la scelta migliore. Ma, in questo caso preferiamo lasciarvi un video qua sotto realizzato dall’amico Carlo Imperiali in cui spiega tutto per filo e per segno.
Feeder
La tecnica che forse può regalare magiori soddisfazioni, specialmente quando si va da soli in Liri. Anche in questo caso sono due gli assetti consigliati. Il primo è quello più cattivo, quello incentrato sulla ricerca delle carpe. Method Feeder, pastura con aromatizzazione halibut oppure pellet; terminale corto, terminale da almeno 0.20 mm e canna più progressiva che parabolica. Una volta che parte la canna, o si tratta di un barbo molto affamato oppure è una carpa che ha voglia di “giocare” con voi.
Se invece il target sono i cavedani, beh, l’assetto è il classico da feeder. Pasturatore block end da bigattini, magari un black cap da 20 – 30 grammi in base alla corrente e terminale da almeno un metro. Pescando a feeder la dimensione del terminale può essere maggiore rispetto alla roubaisienne. Partite sempre abbastanza sottili, magari con uno 010 o 011 mm, per poi arrivare anche a 012 o 014 mm. Tutto dipende dalla voracità dei cavedani e dalla loro attività.
Pasture ed Esche?
C’è poco da “scervellarsi”. Con i bigattini non sbagliate mai e se ci fosse dell’alborella a dare fastidio, passate al mais. Oppure, un’altra alternativa è quella della canapa. Ad inizio e fine stagione invece non disdegnate i vermi. In particolar modo dopo delle giornate di pioggia sono una scelta micidiale!
Per quel che riguarda le pasture, già vi abbiamo detto dell’alborella. Cavedani e barbi amano sempre pasture al formaggio, ma rischiate sempre di portarvi troppa alborella nella vostra zona di pesca.
Sempre la Fipsas
Campo gara nazionale Fipsas, pertanto la Fipsas è obbligatoria. Senza dimenticare naturalmente anche la licenza governativa.