La stagione 2024 è iniziata in salita per il mondo della pesca agonistica, con le voci riguardanti le nuove regole sui premi erogati agli atleti partecipanti a manifestazioni sportive dilettantistiche riconosciute dalla Federazione e, conseguentemente, dal Coni. Una nuova legge che regola di conseguenza la tassazione dei premi vinti durante gli eventi Fipsas e che inizialmente si pensava riguardasse qualunque cifra. A partire dal 29 febbraio e fino al 31 dicembre 2024, come probabilmente già in molti saprete, è stata introdotta un’esenzione dei premi in denaro o natura fino alla soglia dei 300 euro. Considerando che nelle gare individuali ed a coppie i premi di settore, a memoria, non superano i 100 euro, un problema che non sussiste. Diverso il discorso per i premi di squadra, ma questo è un’altra situazione che non trattiamo in questo particolare caso.
Quindi, Cosa volete dirci?
Bene, vi starete chiedendo il perchè di tutto questo preambolo. Semplicemente perchè dopo la prima grande manifestazione agonistica dell’anno, il Campionato Italiano a Coppie di pesca a feeder, ci siamo iniziati a fare qualche domanda. Perchè? Beh, perchè siamo certi che anche molti dei partecipanti se la sono fatta dopo la fine della prima prova, anche se in realtà era sufficiente leggere il regolamento.
Cosa Dice il Regolamento
PREMIAZIONI di SETTORE
Le prime 3 coppie per ogni settore:
1° Coppia Classificata -> Medaglia Color Oro
2° Coppia Classificata -> Medaglia Color Argento
3° Coppia Classificata -> Medaglia Color Bronzo
Più Buoni Spesa Ovviamente?
Ehm, no. Se fino allo scorso anno erano previsti dei buoni rimborso spesa, da quest’anno sono spariti completamente.
Beh, vuol dire quindi che i costi di iscrizione saranno calati. Diciamo di si, in parte, perchè al posto di pagare 50 euro a gara, si pagano 50 euro per due gare a coppia. Ergo, 250 euro disponibili per settore. In pratica, un costo di iscrizione quasi dimezzato, con in premio….niente.
Ma senza premi di Settore…
…cade anche il senso di competere per qualcosa. Nessuno vuole incolpare l’organizzazione di intascarsi più denaro di quanto gli spetti, lungi da noi, ma almeno si poteva trovare una soluzione più “stimolante” per gli agonisti. Magari premiare solo i vincitori di settore ed i secondi, oppure modificare le cifre per i primi tre. Insomma, le soluzioni volendo si trovano e sono sicuramente sempre migliori di inutili pezzi di latta che alla fine finiscono prima negli sgabuzzini, poi in cantina ed infine nella spazzatura.
Almeno, fino agli anni 2000 le medaglie, essendo in oro, avevano un valore che poteva fruttare qualcosina nel futuro con una rivendita dall’orafo. Ora, stiamo parlando del nulla. Senza contare poi che la spesa per acquistare delle (inutili) medaglie di latta colorata con serigrafato un logo, è una spesa decisamente evitabile oltre che irrisoria.
Quali Spese Affronta l’Organizzazione?
Sappiamo benissimo che organizzare una manifestazione comporta un impegno sia dal punto di vista umano, che economico. Nessuno lo mette in dubbio. Per questo motivo, da sempre le società organizzatrici si tengono giustamente una quota del ricavato, al netto dei premi di settore, il costo del campo gara e dell’obbligatoria ambulanza. Un guadagno che serve sia alla società a dare un piccolo rimborso ai soci presenti all’evento per aiutare ad organizzare il tutto e per rimpinguare le proprie casse per le spese dell’annata agonistica. Di fatto, per questo motivo alcune società decidono di impegnarsi ad organizzare gare di campionato. E capiamo anche molto bene che organizzare senza guadagnarci nulla non abbia molto senso, ma anche gareggiare per (ulteriore) gloria, non è che sia molto stimolante…
Opinioni in Merito?
E voi, cosa ne pensate di questa situazione abbastanza particolare? Pensate sia giusto “premiare” i primi di settore con delle medaglie di latta oppure sarebbero stati meglio dei buoni spesa, anche se di valore ridotto rispetto al passato?
1 commento
Io penso che sarebbe meglio un piccolo rimborso che un inutile medaglia di latta è comunque è giusto scegliere quello che può decidere la maggioranza delle società in base alle loro problematiche.