RED TETRAGON: Reverberi e Beltrami vincono un’incredibile edizione 2024!

Vincitori Red Tetragon 2024

Cinque edizioni in Arno pisano, una sul Canale Navigabile di Migliarino ed ora due sul Canale Fissero a Ca Vecchia. In totale, otto edizioni di Red Tetragon, il grande evento ideato da Milo sulla base spagnola del Merida Master. Noi ne abbiamo seguite sette su otto e ci azzardiamo a dire che probabilmente quella che si è appena conclusa è stata la migliore per il tasso tecnico dei partecipanti e per la difficoltà della pescata.

Una Scelta Rischiosa

Dopo il gran successo del 2023, c’è stato grande clamore attorno alla risposta del Fissero. Pochi probabilmente si aspettavano una pescata così alta, al punto che l’organizzazione del 2024 ha subito alcuni problemi proprio per mancanza di date nel periodo autunnale. Cosa fare? Rischiare. Rischiare spostando la gara in primavera, nel mese di maggio (come d’altronde è sempre stato per le edizioni toscane) e sperare in una situazione favorevole della stagione.

Stagione che, come sappiamo tutti, è funestata dal meteo avverso, con le minime notture decisamente basse fino ai primi giorni di maggio. La paura che il canale potesse non rispondere era decisamente alta, ma fortunatamente l’arrivo dell’estate proprio nella settimana della gara, ha rimesso le cose a posto.

Livello Tecnico Altissimo

Come detto all’inizio dell’articolo, un livello di pescatori così alto probabilmente non si era mai visto. Campioni del Mondo, campioni d’Europa, campioni d’Italia, tutti sullo stesso campo gara per giocarsi il titolo 2024 del Red Tetragon. Da Jacopo Falsini a Milo, da Maurizio Fedeli a Umberto Ballabeni, da Giuliano Prandi a Ferruccio Gabba, Marco Genovesi e Francesco Reverberi, passando per i giovani di Lenza Emiliana Tubertini, Oltrarno Colmic e Castelmaggiore Maver. Senza poi dimenticare tutti gli altri presenti d’èlite che prendono parte da anni ai massimi trofei italiani a squadre. In più, presente anche una coppia belga, tra le più forti del loro Paese, Vervaet e De Page.

Ma al di la di questo, in diversi hanno voluto mettersi alla prova, sfruttando la possibilità di pescare a fianco di questi campioni.

1° Prova

54 coppie, 108 pescatori a cui aggiungere quattro stopper complessivi. Dopo la gara del 2023, che aveva portato i numeri esterni ad essere un po’ troppo determinanti, la decisione è stata quella di cercare di uniformare il più possibile la manifestazione andando a non dare così grandi vantaggi ai picchetti esterni.

Tutto Ca Vecchia

Il campo gara, come già sapete, è stato quello di Ca Vecchia picchettato per intero. Praticamente da 100 metri dopo i piloni a monte, fin sotto il ponte dall’altra parte del campo gara. Settore A sullo slargo, settore B, C e D nello “stretto”, settore E a metà tra le due situazioni e settore F completamente in canale aperto.

Ci si aspettava che i settori esterni sarebbero stati quelli più pescosi, ma nella gara del sabato la previsione è stata azzeccata a metà. Il settore F ha rispettato le aspettative, risultando fin dall’inizio caratterizzato da un’alta attività di pesci, sopratutto cefali, mentre dall’altra parte il settore A ha riscontrato subito grosse difficoltà. 

Mega Breme

Bene o male, su tutto il campo gara la prima parte di gara è stata caratterizzata da una prevalenza di catture di breme. Attenzione però, non stiamo parlando di bremotte da 2-300 grammi come nell’edizione 2023. Le breme di questo Red Tetragon sono state tutte breme ESAGERATE! Pesci sul chilogrammo sono stati quasi rari, perchè le breme erano principalmente di taglia superiore al chilogrammo e mezzo con pesci fino a tre chili. Una sorpresa per tantissimi, che non si sarebbero mai aspettati delle abramidi del genere durante una gara in Fissero. O meglio, qualche cattura di quel tipo si, ma non così tante!

Cefali, Cefali, Cefali

Breme presenti sopratutto nella parte centrale, mentre procedendo verso valle a far la differenza sono stati i cefali. Chi è riuscito a capire come effettuare perfettamente la pescata dei muggini, è riuscito a portare a casa il risultato. Cefali che, tra l’altro, non sono affatto semplici ne da insidiare, ne da gestire. 

Pochi Gatti, ma i Siluri…

Acqua fredda, quindi attività dei pesci gatto decisamente rallentata rispetto al periodo autunnale. Poche le catture effettuate e quelle poche trovate, come sempre, a corta distanza. C’è stata però un aumento dell’attività dei siluri. Diversi sono stati attaccati, alcuni sono arrivati a guadino pescando ovviamente ben armati. Da sottolineare la pescata degli assoluti del sabato, la coppia della Castelmaggiore Maver composta da Matteo Pirazzini ed Alessandro Montanari che hanno vinto l’ultimo settore girando la gara a corta distanza e catturando tre siluri di grossa taglia, oltre ovviamente a breme e cefali, per un totale di ben 37 chilogrammi.

PS: Tutto Valido

Trattandosi di una gara “particolare” e non di calendario, tutte le catture sono state ritenute valide, senza limiti di peso. 

Risultati Provvisori

Dopo le prime cinque ore di gara, la classifica parla così:

  1. Pirazzini – Montanari
  2. Giordani – Muccini
  3. Reverberi – Beltrami
  4. Vervaet – De Page
  5. Bruscia – Crepaldi
  6. Ghisini – Tabasco

2° Prova

Con questa classifica, si riparte domenica mattina per la seconda e conclusiva gara. Cinque ore in cui si sarebbe decisa la classifica finale ed il caso ha voluto che tre dei sei primi capitassero nello stesso settore. L’ultimo settore. Considerando la pescosità del settore F, se uno dei tre primi avesse vinto il settore, avrebbe vinto la gara. 

Tecnicamente si, ma non si erano fatti i conti con l’evoluzione del campo gara. A valle la pescata si è sviluppata velocemente sui cefali, mentre nel tratto centrale c’è stata una maggiore prevalenza di breme. Il vero problema in questo tratto è stata l’attività dei cefali. Tanti, forse troppi, ma difficili da prendere in bocca. Sono stati diversi i cefali persi durante la gara perchè attaccati da fuori. Molte meno le breme, anche se chi è riuscito a portarle in nassa ha fatto decisamente la differenza alla fine. Inevitabile se consideriamo la taglia media attorno ai due chilogrammi.

Ancora una volta c’è stato chi ha cercato il jolly della pesca al siluro per la maggior parte delle ore di gara, senza però grande successo. Degno di nota il siluro di Muccini, stimato oltre i dieci chili, ma fondamentalmente è stata una pesca che non ha portato i risultati sperati. 

Campo Gara Rivoluzionato

Sarà stato il caldo dei giorni precedenti. Sarà stata la pasturazione di venerdì e sabato. Sarà quel che sarà, ma nella giornata di domenica il pesce si è comunque mosso di più su tutto il campo gara. Basti pensare che si è passati da una media vicino ai 14 chili del sabato a quasi 18 chili della domenica. Il primo settore tra l’altro, che sabato aveva faticato, è stato vinto con ben 37 chili dalla coppia Moretti – Sarti dell’Amo Santarcangiolese Colmic. Stesso peso, di poco inferiore, portato dalla coppia dell’Oltrarno Colmic composta da Francesco Reverberi, che hanno vinto il cosiddetto “settore della morte”, che vedeva tra l’altro anche la presenza della coppia Gabba – Aguzzoli. Una vittoria di peso se consideriamo non solo i belgi al penultimo picchetto di gara (terz’ultimo con gli stopper) ed il siluro di peso catturato dopo nemmeno un’ora di gara.

Vittoria Oltrarno

Alla fine delle dieci ore di gara, solamente due coppie hanno chiuso con due penalità questo 8° Red Tetragon: Reverberi – Beltrami e Bruscia – Crepaldi. Sfida quindi Oltrarno Colmic vs Lenza Emiliana Tubertini, come tante volte nel recente passato in occasione dei campionati italiani. Questa volta la vittoria è andata ad appannaggio dei primi, che hanno sfruttato al massimo l’altissima presenza di cefali del settore F, con una pescata incentrata esclusivamente su questi pesci che ormai stazionano tutto l’anno nel Fissero. Due primi ed oltre sessanta chilogrammi di pescato contro i “soli” 45 chili dei secondi.

Terza piazza per la coppia composta da Andrei Popa e Simon Zanotti che portano alla pesa in due giorni, il peso maggiore di tutta la gara. Ben sessantotto chili, grazie anche ai 31 chili con cui hanno vinto il settore B che fino al giorno prima era stato vinto con poco più della metà del peso domenicale.

A seguire i belgi Vervaet e De Page, autori di una meravigliosa gara al sabato catturando breme di taglia nel settore A. Quinta la coppia della Longobardi Milo composta da Riccardo Motta, Giancarlo Cereda e Mirco Faustini che si sono alternati nei due giorni di gara. Sesti gli assoluti della 2° prova, Moretti e Sarti che hanno preceduto gli assoluti del sabato, Pirazzini e Montanari. A seguire tutti gli altri che potete trovare nel file allegato.

Premiazione..Allargata

Il bello di questa gara non è solo la possibilità di poter pescare abbastanza liberi, con ovviamente dei limiti in termini di sfarinati ed esche, quanto la possibilità di poter portare in nassa tutti i pesci senza distinzioni di specie e di peso. Tutti i pesci sono stati pesati e non è stato posto un peso massimo di 3 chilogrammi.

Inoltre, degna di nota la premiazione, che non solo ha interessato i primi tre di ogni settore da nove, ma anche gli assoluti fino alla ventesimo posizione. In pratica il 37% dei partecipanti ha avuto possibilità di andare a premi.

Premio Speciale

Tra tanti nomi blasonati, quest’anno ha preso parte alla gara anche un partecipante…speciale! Volenteroso di mettersi alla prova insieme a tanti campioni, i suoi soli dieci anni non lo hanno fatto demordere. Parliamo di Jacopo Cesari, figlio maggiore di Andrea Cesari, più comunemente conosciuto con lo pseudonimo Il Nefa, titolare di uno dei più famosi negozi di pesca dell’area fiorentina. Jacopo, dopo una difficile prima prova in una zona non molto pescosa, si è rifatto la domenica capitando nel picchetto F7, riuscendo ad attaccare e portare a guadino diversi pesci. Tanta la soddisfazione non solo sua, ma anche del papà per essere riuscito a trasmettere la sua passione al figlio. Non si poteva quindi non premiare la dedizione di Jacopo. 

Prossima Edizione?

Ed ora, bella domanda. Alla luce di questi due giorni, è un bel punto di domanda capire se è meglio posizionare questa gara nel mese di maggio o in quello di ottobre. Si scoprirà all’inizio del prossimo anno, quando uscirà la locandina della nona edizione a cui, siamo sicuri, ci saranno tantissime richieste di partecipazione.

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