Si è tenuto domenica 8 settembre sulle sponde del Lago Omodeo nel campo gara denominato “Iloi” il campionato regionale alla carpa edizione 2019. Una giornata di sole non più caldissimo come alcune settimane fa e un po’ di vento di maestrale hanno fatto da cornice all’evento inserito in calendario regionale federale.
La manifestazione organizzata dall’APSD Oltre Mare di Nuoro col sostegno della FIPSAS sezione provinciale di Nuoro ha visto 70 partecipanti, provenienti da società di tutta la regione, contendersi il titolo di campione regionale in questa speciale disciplina. La particolare formula di questa manifestazione prevede infatti la “tecnica libera” poiché sono praticabili sia il feeder che il colpo e vige l’obbligo di portare in nassa solo le carpe.
Giudice di gara il Sig. Domenico Milillo e direttore di gara Andrea Ticca i quali hanno fatto in modo che tutta l’organizzazione fosse perfetta e coerente con le prescrizioni del regolamento particolare. Presente sul lago un efficientissimo punto ristoro, targato Oltre Mare, pienamente operativo e capace di svegliare gli atleti al mattino con un buon caffè, rifocillarli durante la pausa tra la prima e la seconda prova e confortarli a fine giornata.
Il lago Omodeo
Il lago Omodeo, quale teatro di numerose competizioni a livello regionale, è uno spot dal grande potenziale nonché un’importantissima risorsa dal punto di vista territoriale, naturalistico e paesaggistico. Questi suoi grandi pregi però, talvolta, sono anche la croce di molti pescatori che si trovano sulle sue sponde a bagnare le lenze. Questo perché il lago, data la sua conformazione, la sua grande dimensione e la sua particolarità in ragione alle specie presenti è in grado di offrire grandi soddisfazioni ma anche grandi delusioni, specie per i meno fortunati.
In questa circostanza è stato determinante il basso livello dell’invaso, particolarmente inferiore rispetto ai mesi scorsi, fattore che ha spinto gli organizzatori a cercare settori omogenei e quanto più possibile regolari. Per questa ragione la distanza dalla strada al picchetto per taluni settori è stata un po’ impegnativa e ha reso per gli atleti il tutto un po’ più faticoso. Ma nella pesca, come si sa, le variabili esterne e gli imprevisti sono all’ordine del giorno e come se ciò non bastasse ci si è aggiunta pure una ridotta attività delle carpe.
La tecnica
Trattandosi di tecnica libera in tanti hanno considerato le diverse opzioni del colpo e del feeder in modo tale da essere pronti ad ogni evenienza e poter riorganizzare in corso la strategia di gara. Diversi anche i concorrenti “specialisti” e cioè votati solo al feeder o solo al colpo.
Le tecniche più praticate in questa circostanza date le condizioni sono state l’inglese e il feeder, entrambe a buone distanze e con lenze anche di grammatura sostenuta, specialmente nel pomeriggio con la presenza di vento. Le varie linee di pesca hanno spaziato dai venti ai quaranta e sono arrivate, per alcuni, anche a sessanta metri e oltre. Ciò non solo per ricercare il potenziale passaggio delle carpe ma anche e soprattutto per evitare incagli come rami e pietre sommerse.
Esche e inneschi tradizionali di mais e bigattino, uniti a pasture specifiche da carpa hanno colorato i piatti laterali degli atleti. Fin da subito e in entrambe le prove tutti gli atleti hanno avuto la certezza della giornata difficile, per tanti è stata proprio una vera impresa riuscire a scappottare con una carpa e per alcuni ciò non è proprio avvenuto né nella prima né nella seconda prova.
La gara
La prima prova si è tenuta in condizioni, sulla carta, quasi perfette con un piacevole sole e assenza di vento. Ciò nonostante sono state poche le catture e concentrate anche in un breve lasso di tempo. I primi di settore nella manche della mattina sono stati Scalas, Fenu, Fanni, Divona, Flores, Lai e Unali ma i giochi sono rimasti aperti viste le condizioni del lago e le incognite date dal picchetto. Nella seconda manche con un po’ di vento, per alcuni frontale e per altri laterale non è cambiata granché l’attività delle carpe e sono stati abili soltanto in due atleti, Fenu e Scalas, a confermare il primo di settore del mattino.
Da segnalare, poiché determinante per la classifica finale, la cattura nel pomeriggio di una carpa oversize che ha portato la bilancia oltre i 4 chilogrammi di peso. La cattura di pregio, segnata sul cartellino di Massimo Scalas è stata sicuramente il frutto di un’attenta ricerca e della consapevolezza che certe prede arrivano solo se richiamate a dovere con una pasturazione mirata.
Classifica finale
A trionfare dopo le due prove e a laurearsi campione regionale alla carpa è Massimo Scalas atleta dell’ASD Fishing Villasor con 2 penalità nelle due prove per 7690 punti totali.
Dietro di lui Gianni Fenu dell’ASD Società Pesca Sportiva Ozieri con 2 penalità totali ma con un punteggio di 4830.
A chiudere il podio Maurizio Fanni del Fishing Club Marco Carta GSD con 3 penalità e 3500 punti totali.
Il bilancio della manifestazione certamente è positivo, in primis per la condivisione e la socialità che unisce sotto un’unica bandiera gli atleti del movimento sardo in acque interne. E’ chiaramente positivo anche l’esito della pescata, della tecnica e dei risultati finali anche perché a pesca si sa, bisogna essere più bravi a cogliere quanto la natura ci offre e attenti a non perdere nessuna occasione. Poi se talvolta anche la fortuna ci mette del suo, fa parte del gioco e nessuno deve farsene una colpa.