L’assessore Fabio Rolfi avete avuto modo di conoscerlo negli ultimi mesi essendosi schierato per l’apertura della pesca in Lombardia. Un impegno che ha portato a risultati positivi in vista dello scorso 4 maggio, insieme all’operato di Unione Pescatori Bresciani e Unione Pesca Sondrio, oltre ad altre associazioni. Inoltre, lo stesso assessore lombardo alle Politiche Agricole e Pesca, si era espresso anche in merito al bando per una gestione unica delle acque tra Brescia e Como.
Calo Lavarelli
Questa volta è invece il Lago di Como ad essere sotto la lente d’ingrandimento. Il problema della diminuzione del pesce nel Lario non è nuovo ai pescatori brianzoli. Ecco allora che l’assessore Fabio Rolfi ha indetto una gara per scoprire le cause di questo calo, in particolare dei lavarelli.
“I recenti dati sulla pesca professionale dei coregoni del Lario, anche detti lavarelli, indicano un calo ulteriore del pescato. Tre sono le cause che abbiamo individuato e che possono aver agito nel lago di Como in questa direzione: un eccesso del prelievo di pesca, una carenza di fonti alimentari durante la prima fase di accrescimento degli avvannotti e uno scadimento qualitativo delle acque nelle zone riproduttive profonde. Per questo abbiamo deciso di avviare nei prossimi giorni una gara per condurre un’indagine sulla popolazione di questa tipologia di pesci nel lago”.
Questa azione è stata concordata con i pescatori della zona. Uno studio che porti a capire quali siano state le cause di questa crisi dell’ultimo quinquennio. 0
La Ricerca
La ricerca scientifica, commissionata da Regione, avrà come obiettivi dunque: la determinazione e l’analisi dello sforzo di pesca, le disponibilità alimentari dei pesci e le zone di riproduzione del coregone bondella. Lo studio avrà durata biennale, con un costo stimato di circa 40.000 euro.
Dai dati, il calo è significativo. Ben il 26% in meno rispetto al 2018 ed addirittura il 75% in meno rispetto al 2011. Unica, lieve, nota positiva il lieve incremento del 2019 dettato dal pescato di altre specie, sopratutto ciprinidi. Un aumento legato anche alla diminuzione complessiva delle giornat di pesca.
Fonte – LOMBARDIANOTIZIE.ONLINE