Regione Lombardia vara un piano triennale rivolto agli Enti Parco Fluviali e alle Riserve Naturali per il contenimento del pesce siluro. Lo stabilisce una delibera approvata su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, che, oltre a fissare i criteri per l’assegnazione dei contributi, stanzia 900.000 euro per il periodo 2023-2025.
“Il siluro – dichiara l’assessore Beduschi – è una specie invasiva e predatrice che in pochi decenni ha colonizzato le acque lombarde, diffondendosi praticamente in tutto il bacino padano e causando danni incalcolabili alla fauna ittica autoctona, che in alcune zone del Po è praticamente scomparsa. Dal 2019 la Regione finanzia annualmente interventi per il suo contenimento, ma abbiamo deciso di passare a una programmazione pluriennale, per rendere le azioni più efficace grazie a una previsione di lungo periodo e consentire di intervenire soprattutto durante l’inverno, quando l’attività di contenimento risulta più proficua”.
Quali Progetti Finanziati
Il piano finanzierà i progetti che potranno essere presentati da Enti Parco Fluviali e Riserve Naturali compresi nei bacini dei fiumi Ticino, Lambro, Adda, Oglio, Serio e Mincio, oltre che di alcuni laghi subalpini come Iseo e Mezzola, indicando tra l’altro i tratti fluviali e di superfice lacustre dove effettuare le operazioni e i metodi di cattura, soppressione e smaltimento del siluro, oltre a prevedere misure di salvaguardia per le specie non target, con eccezione di altre eventuali specie estranee e invasive. Nel quadriennio 2019-2022, la Regione ha stanziato circa 700.000 euro per le attività di contenimento del siluro.
Sempre meno Autoctoni
“Questo predatore e altre specie ‘aliene’ – prosegue Alessandro Beduschi – stanno seriamente mettendo in pericolo l’equilibrio naturale di fiumi e laghi. Basti pensare che secondo uno studio condotto da Fondazione Lombardia Ambiente su 202 siti del reticolo idrico lombardo, su 57 specie rinvenute solo 30 sono risultate autoctone e ben 27 alloctone, a dimostrazione della progressiva diffusione del fenomeno. Il siluro è stato segnalato in ben 75 delle 202 stazioni campionate: sostanzialmente è oggi presente in tutte le acque di pianura, non ha competitori naturali e arriva a mangiare ogni giorno fino a un terzo del proprio peso”.
Funzioneranno i piani?
Accanto a questo programma triennale, dopo l’estate verrà lanciato uno studio ad ampio raggio per verificare l’efficacia delle azioni di contenimento. “Servirà – conclude l’assessore Beduschi – per individuare le migliori modalità e luoghi intervento sulle quali concentrare gli sforzi per ridurre drasticamente la presenza del siluro nelle acque lombarde”.
Fonte – LombardiaNotizie