Brutta notizia per i pescatori della zona di Trieste, che vedranno ridotte le zone di pesca nei porti del Circondario marittimo. E’ stata la stessa Capitaneria di Porto ad emettere la nuova Ordinanza che disciplina l’attività di pesca ricreativa in queste zone, a partire dal Porto Vecchio di Trieste.
Un provvedimento che revisiona l’Ordinanza del 2010 e sarà in atto a partire dal prossimo 15 febbraio. In quella giornata sarà completata l’installazione sulle banchine della cartellonistica trilingue.
La decisione di diminuire le zone dedicate alle attività ricreative, tra cui anche la pesca, arriva dall’importante sviluppo del porto di Trieste nell’ultimo decennio. Una scelta legata anche a motivi di sicurezza della navigazione e per garantire il regolare svolgimento delle attività portuali.
Come riportano i giornali locali e l’Ansa:
“Il porto di Trieste ha la particolarità di essere molto esteso sul territorio e di ricomprendere anche una parte della costa di Muggia. In ragione dell’art. 79 del Codice della navigazione, il Comandante del Porto può autorizzare lo svolgimento della pesca all’interno del porto stesso ed, in tal senso, si colloca questa Ordinanza che individua le zone, all’interno del Porto, in cui è possibile esercitare la pesca sportiva a seguito di autorizzazione da richiedere presso l’ufficio pesca della Capitaneria di porto e di validità di un anno solare. Con questa Ordinanza sono state dunque ridimensionate le aree in cui è possibile svolgere questa attività a Trieste e aumentate quelle a Muggia. (ANSA).”
Fonte – Ansa.it