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TROTE E TEMOLI D’OTTOBRE ALLA RISERVA FIUME CHIESE
Come tutti sappiamo, i mesi di settembre ed ottobre sono quelli migliori per la pesca, specialmente per chi volesse affrontare i torrenti con le tecniche della pesca a mosca.
Naturalmente però, e potremmo dire anche sfortunatamente, la maggior parte delle riserve, oltre a tutti i torrenti liberi la pesca della trota viene completamente chiusa per favorire la riproduzione dei salmonidi.
Per nostra fortuna non ovunque è così, in quanto vengono sistemate appositamente dei piccoli tratti di fiume adibiti a riserve autunnali/invernali. Per questo motivo ho deciso di portare a conoscenza alcuni posti dove poter praticare la pesca non solo ai salmonidi, ma anche ai timallidi esclusivamente nel mese di ottobre.
Il fiume in questione non è nuovo, essendo già stato protagonista più volte ed anche recentemente di alcune mie uscite di pesca; sto naturalmente parlando del Fiume Chiese. L’Associazione Pescatori Alto Chiese ha messo a disposizione la zona OP2 per la pesca di ottobre a mosca. Si parla di un tratto lungo poco più di tre chilometri e mezzo, che parte dal ponte per località Prezzo fino alla Diga di Ponte Morandino.
Il Fiume Chiese, come sempre, presenta un’acqua veramente molto limpida, quasi cristallina ed anche se il pesce è ben mimetizzato sul fondo, è visibile ad un occhio attento. Questo tratto di Chiese si presenta morfologicamente caratterizzato da piccoli saltelli, correnti veloci e curve impetuose.
Per la mia pescata a mosca, ho utilizzato un terminale da 0.14 mm, utilizzando prevalentemente la ninfa, facendo passare l’artificiale radente al fondo. Considerate le temperature ancora alte durante il giorno, ho pensato di provare la pesca anche a galla utilizzando delle grosse esche sedge e terrestrial. Ovviamente la temperatura dell’acqua è più bassa rispetto a qualche settimana fa, ma nonostante ciò il pesce si è dimostrato decisamente vorace.
Il tratto è abbastanza impegnativo dal punto di vista fisico, ma bellissimo dal punto di vista del pesce e del paesaggio che si apre davanti agli occhi. Nel tratto sono presenti tantissime fario e numerosi temoli. Tutti i pesci sono veramente molto belli, combattivi e con le pinne ben sviluppate e sane.
Ho avuto la fortuna di catturare un temolo sui trenta centimetri che appena allamato si è subito posizionato in corrente; ciò mi ha reso non poco difficoltoso il recupero anche per l’utilizzo di una canna di potenza ultra light.
Consiglio come al solito un piccolo spuntino e una bottiglia d’acqua per poter rimanere in sintonia con la natura per tutta la giornata. Il tratto è ben segnalato e tabellato, le risalite sono frequenti e ben visibili.
Il permesso è acquistabile presso il bar Posta situato a Pieve di Bono al costo di 13€. Si consiglia la prenotazione.
Per maggiori informazioni potete chiedere direttamente a me, o consultare il sito http://www.associazionepescatorialtochiese.com/ dove è presente la mappa ed il regolamento del tratto.
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