Stop alla decisione del Il Comitato Faunistico Regionale di proroga dell’abbattimento
Il 19 Febbraio il nuovo Comitato faunistico ha approvato le linee guida, per estendere il periodo di abbattimento dei cormorani a scopo contenitivo.
Ma a quanto pare tale provvedimento sarebbe da considerarsi illegittimo. Lo sostiene il Gruppo di Intervento Giuridico e la sua emanazione “non sarebbe esente da conseguenze”.
Il Gruppo di Intervento giuridico prosegue: “tutte le attività di sparo devono interrompersi tassativamente con l’ultimo giorno di gennaio” ed inoltre “il prolungamento di tale attività è suscettibile di produrre effetti significativi sulle popolazioni animali (con particolare riferimento all’avifauna per ciò che concerne l’attività riproduttiva) di tutti i siti interessati”.
Il vigente piano di controllo è basto sul provvedimento: procedimento di valutazione di incidenza ambientale (V.Inc.A.). e prevede che “tutte le attività di sparo devono interrompersi tassativamente con l’ultimo giorno di gennaio ”
Quindi la Regione si sta contraddicendo da sola? Forse.
Ma il cormorano è il reale problema?
Vediamo alcuni dati raccolti ed elaborati dalla Provincia di Oristano, sulla presenza dei cormorani:
- Gennaio 2019 – 5.749 esemplari nelle zone umide dell’ oristanese.
- Dicembre 2014 – 15.635 numero massimo di esemplari registrato a Dicembre 2014
- In tutta la Sardegna la popolazione si aggira attorno ai 15 – 20 mila esemplari
Quanto magia un singolo cormorano?
Il consumo di pesce di un cormorano, può variare a secondo della stagione (riproduttiva/non riproduttiva, invernale/estiva) e dalla distanza dalle zone di pesca.
Dagli studi effettuati dall’ Università degli studi di Cagliari in “Censimento della popolazione svernante di Cormorano Phalacrocorax carbo sinensis nella Sardegna meridionale” ,possiamo dedurre che un singolo cormorano può mangiare da 386,8 g / giorno ( + – 31 g ), a circa 478,4 g / giorno ( + – 18 g ) e generalmente di pesci di piccola taglia al di sotto dei 100 grammi ( Taglia, di solito non commerciale ).
Nel piano triennale di contenimento della Provincia di Oristano, si legge però che le produzioni ittiche nelle zone di riferimento sono diminuite da 279.256 a 123.853 kg.
Secondo questa stima i soli cormorani avrebbero dovuto predare 155.403 kg di pesce ( non si hanno specifiche sul periodo a cui si riferiscono quei dati ), che se diviso per la stima dei censimenti del 2018 produrrebbe un consumo di pesce per cormorano di 1.295 kg. Forse un po’ troppo? – attacca Grig – l’associazione ecologista
Cormorano: Capo espiatorio o reale problema?
Studi effettuati nel corso degli anni ed ampliati con quelli di molti altri Paesi Europei, hanno stabilito che il DFI (Daily Food Intake) medio di 425 g si suddivide in questi termini:
Anguille 5,25%, Ghiozzi 6,02%, Muggini 42,16% e pesci vari con nessun o con scarso valore commerciale 46,57%
Quindi sembrerebbe che, le cifre delle perdite dell’ammontare del pescato dati negli anni non siano appoggiate da dati reali ma buttate a caso ( ne riportiamo solo un esempio ):
“tra ottobre 2014 e aprile 2015 i cormorani … sono stati 12mila” con un danno dichiarato “di circa 8 milioni” di euro. Pochi mesi dopo però sono diventati ”oltre 4milioni e mezzo di euro”.
Da cosa dipende la drastica riduzione del pescato?
Possiamo riportare altri probabili “colpevoli” oltre che i cormorani, come:
- Inquinamento sempre più pressante in queste aree ( Scarichi abusivi, sistemi fognari non adeguati ecc )
- Cattiva gestione dell’attività della pesce e pesca abusiva
- Opere pubbliche disastrose
Forse sarebbe il caso di dare il via a uno studio più approfondito in modo da recuperare ulteriori dati e fare chiarezza su un argomento decisamente spinoso e difficile.
Fonti e approfondimento Il Castedduonline.it: https://bit.ly/32q0NA4
Fonti e approfondimento Il Regione Sardegna: https://bit.ly/39VSY7U