Volete avvicinarvi al mondo del feeder, ma dopo aver acquistato le canne avete qualche dubbio sulla tipologia di mulinello da abbinarci? Allora avete aperto il link giusto. In questo breve articolo cercheremo di darvi qualche dritta nella scelta del mulinello.
Quale Variante del Feeder?
Prima ancora di iniziare, è opportuno differenziare il feeder che andrete ad affrontare. Sono diverse le variante della pesca con il pasturatore: Acque Commerciali, Light Feeder, Heavy Feeder e Specialist. Aggiungiamone anche un’altra di variante, il feeder in mare.
Si potrebbe pensare che un mulinello possa andare bene per tutte le situazioni, ma non è proprio così. Certamente ci sono casi in cui un mulinello potrebbe essere versatile tanto alle acque commerciali, quanto alle acque libere, ma sarebbe sempre preferibile differenziare.
Acque Commerciali
Come acque commerciali consideriamo fondamentalmente i carpodromi. In Italia non abbiamo le fisheries e la stragrande maggioranza degli impianti è popolata da carpe. Cosa può servire in questo caso. Serve un mulinello che sia un vero e proprio trattore. Sia una misura 4000 che una misura 5000 può andare bene. Parliamo sempre di mulinelli dalla dimensione contenuta, dove cambia davvero poco tra queste due misure. La cosa importante è la fluidità della frizione, oltre che una comoda leva dell’antiritorno. Motivi? Nel primo caso ricordatevi è legato alle mangiate delle carpe, che non sono violente come in ambiente libero ma comunque costanti e potenti. Nel secondo caso, per chi preferisce aiutarsi con la manovella del mulinello, gestendo la bobina con il dito.
Se possiamo darvi un consiglio, indirizzatevi sempre su una frizione anteriore, ma molto dipende da come siete abituati. Se siete alle prime armi, anche un mulinello con il Bait’n Runner non è da escludere. Specialmente nei laghi con grosse carpe, meglio una soluzione di quel tipo per evitare spiacevoli situazioni.
Un altro particolare da tenere in considerazione è la bobina match, che vi aiuti nel lancio senza essere troppo capiente. Siete in laghetto, avere oltre cento metri di filo non serve a nulla.
Evitate mulinelli di basso costo, sotto i quaranta euro. Piuttosto spendete una ventina di euro in più, ma assicuratevi un mulinello resistente, robusto e che vi possa durare diverse pescate senza che si rovini la frizione dopo due pesci.
Light Feeder
Con questa terminologia andiamo a raggruppare tutte quelle pescate rivolte a cavedani, barbi, breme, gardon e carassi. Pescate in cui la frizione potente non è indispensabile, in quanto si pesca in una versione light utilizzando terminali normalmente entro gli 014 mm ed ami di dimensione non superiore al n.14. Fondamentale la frizione micrometrica e soprattutto fluida, estremamente fluida. Quando pescate molto fini, avete bisogno di una frizione (se non usate l’anti ritorno) che si apra facilmente e permetta al filo di fuoriuscire in maniera costane.
Se in ambiente commerciale non avete bisogno di chissà quanti metri di filo, in libera avere 150 metri di nylon imbobinato potrebbe essere molto utile. Motivo? Un po’ perchè non potrete mai sapere cosa andrete ad attaccare, un po’ perchè potrebbe capitare che sarete obbligato a togliere del filo rovinato dallo sfregamento sul fondale dopo ogni pescata.
Come per il mondo delle acque commerciali, potete basarsi su una misura 4000 o 5000. L’importante è che sia un mulinello leggero, perfetto da abbinare con canne ad azione progressivo parabolico, normalmente di diametro sottile e che abbiano un casting attorno ai 60 – 70 grammi. Attenzione, lo ripetiamo, la fluidità di recupero è estremamente importante in questa tipologia di pescata,
Heavy Feeder
Pesca in fiume oppure pescate a lunga distanza nelle acque ferme. In questi casi la misura 5000 è davvero troppo limitata. Nella prima situazione, quella delle acque correnti, serve una misura almeno 6000 che normalmente risulta essere decisamente differente dalla misura inferiore. Molto può variare da marchio a marchio, ma normalmente il 6000 è la taglia minima giusta.
Frizione micrometrica anteriore consigliata, ma sopratutto con un buon anti ritorno. Ci sono pescatori che preferiscono gestire il recupero del pesce in questa maniera, piuttosto che utilizzare la frizione. Frizione che anche in questo caso assume una certa importanza. In particolare i barbi, oltre che gli aspi, sono pesci molto veloci che tendono a far “cantare” la frizione.
Valutate anche l’opzione del mulinello con il BaitRunner. Una soluzione molto comune tra gli appassionati di carpfishing, ma che anche nel mondo dello feeder pesante o addirittura specialist è da tenere in considerazione. Eviterete spiacevoli partenze di canna e mulinello in acqua!
Pesca in Mare
Per il mare la scelta del mulinello è fondamentale perchè in questo caso entra in scena la salsedine. Un problema non indifferente, che può logorare sia nel breve che nel medio termine gli ingranaggi dell’attrezzo. Ecco perchè per il feeder in mare è meglio spendere qualche euro in più.
La dimensione varia tra 5000 e 8000, in base alla tipologia di feeder che andrete ad affrontare. Per il rock fishing a corta distanza potete restare bassi di dimensione; per un beach ledgering sulla sabbia con lanci ad ottanta – cento metri è preferibile un mulinello con bobina a basso profilo e di grossa taglia. Una bobina di questo tipo aiuta ad avere una migliore fuoriuscita del filo o del trecciato.
Frizione fondamentale. Micrometrica e potente. Il mare è imprevedibile. Quale specie potrete attaccare è una incognita. Dalle mormore alle orate, passando per cefali, ombrine o serra.
Infine, il dettaglio più importante. Il mulinello deve presentare un trattamento anti salsedine ed una chiusura stagna del corpo centrale. Alcuni marchi propongono dei mulinelli eccezionali entro i cento euro.