Sul mondo dell’eging abbiamo parlato e stiamo parlando tanto ad ogni inverno, negli ultimi anni. Una tecnica decisamente esplosa verso la fine degli anni 2010; una tecnica inizialmente di nicchia, conosciuta da pochi e localizzata maggiormente nel Sud Italia, al giorno d’oggi ha iniziato a prendere spazio anche nei negozi di pesca lontani decine e decine di chilometri dal mare, dall’area torinese fino all’area veronese, passando per il milanese al Nord Italia ed anche naturalmente il centro Italia.
Abbiamo sempre parlato a livello generale di questa tecnica di pesca in mare con gli egi, senza però mai entrare nel dettaglio delle prede ricercate: calamari, polpi e seppie. Ecco, questa volta, vogliamo darvi qualche nozione in più sulla seppia.
Perchè la Seppia
Perchè proprio la seppia? Perchè per certi versi, è una delle prede più “facili” da trovare. Il calamaro è un cefalopode molto divertente da catturare, molto combattivo, ma decisamente più difficile da insidiare. La seppia invece staziona in aree più del sottoriva e tende ad essere meno diffidente.
Entriamo in Dettaglio
Le seppie sono molluschi appartenenti alla famiglia dei cefalopodi e presentano diverse caratteristiche e abitudini interessanti. Hanno un corpo allungato e una testa prominente, con occhi ben sviluppati. Una delle loro particolarità, usata molto in cucina, è la sacca di inchiostro, che possono espellere per difesa.
Le seppie possiedono un sistema visivo molto sviluppato e i loro occhi sono tra i più complessi del regno animale. Ecco alcune caratteristiche del loro modo di vedere:
- Gli occhi delle seppie sono simili a quelli dei vertebrati, con una cornea, una lente e una retina. Questo permette loro di avere una visione chiara e definita; sono anche capaci di percepire una gamma di colori, sebbene non distinguino tutti i colori come gli esseri umani, bensì, attraverso la scala di grigi, in bianco e nero e in maniera accentuata.
- Sono esseri prevalentemente notturni, quindi con una buona visione anche in condizioni di scarsa illuminazione, il che è utile sia per la caccia che per la difesa. Grazie alla posizione laterale dei loro occhi e al loro ampio campo visivo sono in grado di monitorare l’ambiente circostante e individuare predatori o prede.
- Sono in grado di percepire dettagli fini, il che è utile per identificare le prede e per la comunicazione visiva con altre seppie.
- In sintesi, la visione delle seppie è altamente adattata al loro ambiente marino e alle loro esigenze di predatori e ciò le rende efficienti nella cattura delle prede e nella fuga dai predatori.
Le dimensioni
Le dimensioni delle seppie possono variare in base alle specie e alcune riescono a raggiungere persino i 50 cm di lunghezza. Una loro peculiarità è il mimetismo: sono infatti in grado di cambiare colore grazie a cellule nella pelle, che usano per mimetizzarsi.
Essendo carnivore, si nutrono di pesci, crostacei e altri molluschi; ecco spiegato perché per insidiarle si utilizzano dei gamberetti finti (gli egi).
Quando si Riproducono
Sono animali solitari, ma possono essere trovati in gruppo durante la riproduzione, che avviene in primavera e in estate. Le femmine depositano le uova su fondali marini e, dopo un periodo di incubazione nel quale si impegnano a proteggerle, una volta schiuse non si curano più dei piccoli.
Dove Stazionano
Le seppie prediligono fondali sabbiosi o fangosi con oasi di Poseidone o alghe dove possono camuffarsi. Si trovano tipicamente in acque costiere e nei mari temperati, a profondità che variano da pochi metri fino a oltre 200 metri. Non è raro trovarle anche in prossimità di aree di scoglio o aree portuali, dove possono trovare del cibo da predare.
Quando e Dove Pescarle
La pesca può avvenire sia da terra che da imbarcazione. I mesi migliori sono quelli freddi, da ottobre fino ad aprile circa, ma molto naturalmente dipende dalla zona in cui ci si trova e le correnti marine. In alcuni casi particolari, nelle isole in mezzo al Mediterraneo, non è raro trovarle anche nei periodi caldi in quanto l’acqua è più fredda rispetto ad altre zone della penisola.
Non è raro poterle trovare prima di ottobre e dopo aprile, ma essendo periodo di riproduzione il consiglio è sempre quello di non disturbarle e lasciar deporre le uova, per poter avere dopo due anni nuove seppie da insidiare.
In conclusione, che dire, le seppie sono creature affascinanti con un ruolo importante negli ecosistemi marini e nella pesca commerciale e sportiva.
👉 Per Fishingmania.it: TONY SBLANK 👈
1 commento
Tony sempre grazie per le tue preziose informazioni, così’ si e più motivati per andare a eging 👏👏👏👏💯💯