Da qualche settimana si è formato un dibattito molto acceso sui social network. Ci siamo presi un po’ di tempo prima di scrivere ( in questi giorni ci risulta difficile fare un video ) in modo da non passare per quelli che cavalcano l’onda per accaparrarsi i soliti like.
Ma negli ultimi giorni ci sono arrivati diversi messaggi e mail così, mettiamo insieme in questo articolo un po’ tutte le considerazioni.
Cos’è la sonda Live o Livescope?
La sonda Live o LiveScope è un tipo di tecnologia sonar avanzata, utilizzata principalmente nella pesca sportiva e professionale. È sviluppata da aziende come Garmin, Lowrance e Humminbird ed è una rivoluzione rispetto ai sonar tradizionali.
Ecco le caratteristiche principali:
Immagini in tempo reale: A differenza dei sonar tradizionali, che mostrano un’immagine “storica” (basata sui dati raccolti mentre la barca si muoveva), le sonde LiveScope permettono di vedere in tempo reale quello che accade sott’acqua, come se fosse una “telecamera”. Puoi osservare i pesci che si muovono, la loro dimensione e le loro reazioni all’esca.
Alta risoluzione: Fornisce immagini estremamente dettagliate del fondale, degli ostacoli e dei pesci, rendendo più facile identificare cosa c’è sott’acqua.
Direzione regolabile: Le sonde LiveScope hanno trasduttori regolabili che permettono di scegliere l’angolo di visualizzazione:
- Forward (in avanti): Per osservare ciò che si trova davanti alla barca.
- Down (verso il basso): Per monitorare direttamente sotto la barca.
- Perspective (prospettiva): Per una visuale più ampia e orizzontale, utile in acque basse.
🔴 Argomenti contro l’uso del LiveScope
Riportiamo qui di seguito gli argomenti che portano quelli contro la sonda Live:
Impatto sull’ecosistema e sulla fauna ittica:
- La capacità di individuare pesci con estrema precisione, anche quelli nascosti o in profondità, può portare a una pesca eccessiva, soprattutto in aree dove le popolazioni di pesci sono già sotto pressione.
- Può mettere a rischio specie protette o già in declino, dato che riduce la possibilità di “errore” durante la pesca.
Riduzione della sfida nella pesca:
- Molti critici affermano che tecnologie come il LiveScope tolgono la componente “sportiva” della pesca. L’idea di cercare, studiare l’ambiente e “intuire” dove sono i pesci è una parte fondamentale della pesca per tanti appassionati.
- Alcuni considerano “ingiusto” un vantaggio così grande, che può trasformare la pesca in un processo più meccanico e meno basato sull’abilità.
Rispetto per i pesci:
- Con la possibilità di vedere esattamente come reagiscono all’esca, c’è il rischio di stressare i pesci inutilmente, magari con tentativi continui di cattura e rilascio.
Disparità tra pescatori:
- L’elevato costo di questi dispositivi (il LiveScope può costare migliaia di euro) crea una disuguaglianza tra pescatori ricreativi. Chi non può permetterselo potrebbe sentirsi svantaggiato, specialmente in competizioni o tornei di pesca.
🟢 Argomenti a favore dell’uso del LiveScope
Strumento utile:
- Può aiutare i pescatori a comprendere meglio l’ambiente subacqueo, come si comportano i pesci.
Cattura mirata e rilascio:
- Con il LiveScope, i pescatori possono essere più selettivi nelle loro catture, evitando di prendere determinate specie o viceversa concentrarsi su specie alloctone invasive. Sapendo utilizzare al meglio lo strumento con la pratica, si possono distinguere le diverse specie e quindi si può decidere di lasciare stare un determinato pesce perché magari è periodo di chiusura.
- Dato che si sa in tempo reale la profondità del pesce si può evitare di pescare pesci che stazionano troppo in profondità.
Aumento di interesse per la pesca sportiva:
- Aumenta l’interesse per la pesca sportiva: L’utilizzo di tecnologie avanzate attira nuovi appassionati, rendendo la pesca sportiva più inclusiva e affascinante, soprattutto per le giovani generazioni più attratte dalla tecnologia.
📑 Regolamenti
Per quanto riguarda le regolamentazioni in merito all’uso di ecoscandagli durante l’azione di pesca, noi, non abbiamo trovato una regolamentazione nazionale in merito ( nel caso ci potete scrivere a info@fishingmania.it ). La regolazione varia a seconda delle normative regionali o addirittura a seconda dello specchio d’acqua. Si possono trovare quindi specifiche regolamentazioni di divieto in determinate acque mentre in altre non vengono neanche considerate.
Ne citiamo solo alcune ( rimaniamo a disposizione per aggiornamenti o altro ):
- Regione Veneto:
La Legge Regionale 28 aprile 1998, n. 19, all’articolo 12, comma 5, stabilisce:
“Nelle acque interne, zone A, B, C (è escluso il lago di Garda) è vietato l’uso di ecoscandagli, sonar ed ogni altro mezzo di ricerca elettronica e meccanica per l’individuazione delle specie ittiche.”
Questo significa che, ad eccezione del lago di Garda, l’uso di tali dispositivi è proibito nelle zone indicate.
- Regione Lombardia:
In Lombardia, le normative possono differire. Ad esempio, nel “Prontuario per la pesca dilettantistica e ricreativa” del Bacino 14 Sebino per il 2024, si specifica che:
È sempre vietato pescare: • con la dinamite o altro materiale esplosivo;… • usando l’ecoscandaglio;
- Nel contesto della pesca nel Lago Maggiore, la regolamentazione sull’uso di ecoscandagli e dispositivi simili ha subito modifiche nel tempo. In passato, l’utilizzo di tali apparecchiature era generalmente vietato nelle acque interne italiane. Tuttavia, nel 2015, sono state apportate modifiche significative alla Convenzione italo-svizzera sulla pesca nelle acque comuni, che include il Lago Maggiore. Una delle principali novità introdotte è stata la possibilità di utilizzare l’ecoscandaglio per individuare i pesci. ( FONTE: rsi.ch )
- Lago di Bracciano (Lazio):
Per il Lago di Bracciano, situato nel Lazio, si applicano i regolamenti regionali sulla pesca sportiva. Sebbene non siano menzionati specifici divieti sull’uso di ecoscandagli, è obbligatorio possedere la licenza di pesca e il libretto segnacatture, oltre a rispettare le normative vigenti. - Regione Umbria:
Nel “Vademecum del pescatore anno 2023” della Regione Umbria, non si trovano riferimenti specifici al divieto o all’autorizzazione dell’uso di ecoscandagli. Tuttavia, è importante notare che le normative possono essere aggiornate, quindi è consigliabile consultare le fonti ufficiali per le informazioni più recenti. ( APPROFONDIMENTO: regione.umbria.it ) - Per quanto riguarda l’uso di ecoscandagli e dispositivi simili nel Lago di Bolsena, le normative specifiche non sono facilmente reperibili. Inoltre, la Regione Lazio emana periodicamente disposizioni integrative per la gestione della pesca sportiva e dilettantistica nelle acque interne. Ad esempio, la Determinazione n. G02058 del 27/02/2024 contiene tali disposizioni per l’anno 2024. ( APPROFONDIMENTO: regione.lazio.it )
- In Sardegna, le normative sull’uso di ecoscandagli nella pesca sportiva variano tra le acque interne e quelle marine.
Acque Interne: Secondo la normativa regionale, è vietato l’uso dell’ecoscandaglio durante l’esercizio della pesca nelle acque interne. Questo divieto è stato stabilito per preservare l’ecosistema e garantire una pesca sostenibile. ( APPROFONDIMENTO: gazzettaufficiale.it )
Considerazioni
Partiamo dalla considerazione alquanto triste che come al solito, si aprono “battaglie” ( così indicate da commenti sui social ) sempre in senso orizzontale, “dal basso contro il basso”, mettendo contro persone con la stessa passione e non si attuano quasi mai queste presunte “battaglie” in senso verticale o dove ci sono problemi ben più grandi e reali.
Cerchiamo in questo paragrafo di riassumere i vari messaggi che ci sono pervenuti in merito alla questione:
- La live permette di fare molte più catture ( si costringe a mangiare )
Probabilmente, o forse certamente, chi sostiene questa tesi non ha mai pescato veramente con la sonda Live. Partiamo innanzitutto dal presupposto che l’acqua non è la terraferma, la barca subisce deriva e abbrivio. Ci sono i venti, le correnti. Le altre imbarcazioni creano onde. Il pilot ancora la prua non la poppa, la barca gira. I pesci si muovono. L’angolo di lavoro della sonda è di 7°, quindi il lancio deve essere più che preciso.Con questa affermazione si da per scontato che un predatore sia sempre attivo. Lo vedi sulla live, lanci e lui mangia. Niente di più sbagliato. Se il pesce non è attivo non mangia e riesce a dileguarsi al primo lancio. Poi ci sono le volte che avviene l’inseguimento ma, vuoi per il recupero, vuoi per il colore o la forma dell’esca il predatore insegue fino a sotto la barca e poi se ne va senza lanciare traccia.
- Si feriscono molti più pesci
Parte già della risposta è qui sopra. Ma se questa è un punto per rafforzare la tesi del #nolive, allora non si dovrebbe più pescare o comunque potremmo dire che non dovrebbero esserci più guide di pesca, perchè grazie alla loro esperienza dello spot vanno a martellare sempre gli stessi spot dove sanno che c’è più probabilità di catture e quindi aumentano il ferimento dei pesci. Oppure la stessa cosa vale per chi magari ha la possibilità di uscire tutti i giorni o quasi, ha più possibilità di stressare i pesci e di ferirli. Quindi mettiamo un limite di uscite? Ridicolo. - E’ una tecnologia che rovina i laghi o i fiumi
La tecnologia quale essa sia non è mai positiva o negativa per partito preso dipende sempre da come e da chi la utilizza. Anche l’ecoscandaglio, quando nacque, era una nuova tecnologia che ha migliorato notevolmente la vita del pescatore; quindi, si doveva procedere a eliminarla? Tra l’altro da molte foto che si vedono nel web, guarda caso sono sempre con ecoscandagli accesi ed a volte anche più di uno. Possiamo citare anche i barchini da carpfishing, ad esempio, con ecoscandagli incorporati e GPS che permettono di portare esca e pasture a notevole distanza ed in punti precisi dove stazionano i pesci. Quindi aumentano di più la possibilità di catture e di ferimento dei pesci. Anche in questo caso apriamo una bella “battaglia” e vietiamoli. - Si arriva a pesci prima impescabili tipo i pelagici
In realtà no, se pensiamo ai grandi laghi dove si pesca con la traina e simili. Si tratta di tecniche che puntano a insidiare per lo più pesci pelagici. Discorso diverso invece è la profondità dove si vanno ad insidiare i pesci pelagici. In questo caso il problema non è la tecnologia ma, chi la usa. Se con la sonda vedo un pesce pur grosso, che staziona a 20 – 25 metri di profondità, sta al pescatore sportivo evitare di tirarci. Se allamato a quelle profondità è molto probabile che forzandolo nel combattimento possa andare incontro alla morte. Buon senso e nulla più. - Questi non sono pescatori, perchè pensano solo a fare strike se ne fregano delle regole…
Potremmo citare un personaggio famoso che disse: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Ma lasciamo questo sterile dibattito che, probabilmente chi lo solleva non è di certo un santo. Pescare è la pratica che prevede di andare a prendere un pesce, il fine è proprio quello di fare strike. Si possono fare tutti i pensieri filosofici del mondo, ma quello è il fine. La pesca è un concentrato di evoluzione tecnologica: dalle canne alle esche, fili sempre più performanti, ecc ecc. Tutto fatto per ottimizzare la cattura.
Conclusioni
Potremmo riportare molte altre considerazioni che ci sono state inviate. Ma ci limitiamo a questi. Siamo comunque a disposizione per pubblicare qualsiasi altro pensiero. Detto questo possiamo dire che noi, grazie al nostro lavoro, abbiamo la possibilità di pescare con molti e diversi pescatori. Tra questi anche pescatori che utilizzano la sonda Live.
La realtà dei fatti è che, nonostante la sonda, abbiamo partecipato a numerosi cappotti. Quando il predatore non vuole mangiare, non mangia, non c’è “Live” che tenga. Anzi, molto spesso abbiamo notato che i pesci si allontano appena vengono puntati dalla sonda, quindi è probabile che siano molto disturbati dal segnale.
Insomma, ci fa tristezza dover ciclicamente assistere a questi scontri tra persone accumunate da una bella passione. Scontri dettati forse di più dall’invidi o forse da altro…
Concludiamo solo con una una frase: “Pesca e lascia pescare”