In occasione del servizio sulla pesca a spinning delle palamite in mare abbiamo citato alcuni artificiali realizzati e commercializzati dalla Hart Pesca. Già qualche mese avevamo parlato di una linea di successo di lipless e palettati denominati Hart Skin e disponibili in tre modelli. Adesso è il turno di parlare di altri tre artificiali denominati Shore Bait, Shore Minnow e Missile. Tre modelli con caratteristiche differenti tra loro ma accomunati da un unico obiettivo, ovvero risultare estremamente appetibili ai predatori marini come allitterati, palamite, pesci serra, barracuda, spigole, lampughe e tante altre specie ittiche marine.
SHORE BAIT
Si tratta di un artificiale lipless, che non presenta alcuna paletta, dotato di due ancorette. E’ il modello più pesante dei tre essendo disponibile nell’unica misura di 13 centimetri per 42 grammi di peso. La sua forma allungata è quella tipica richiesta per la pesca in mare da riva per lanciare a lunghe distanze. E proprio il lancio è uno dei punti di forza del liples Shore Minnow, che può essere considerato come il fratello maggiore dello Skin Bait che risulta più leggero. Il vantaggio proprio dei lipless in generale è quello di raggiungere distanze che non si potrebbero mai raggiungere con un artificiale palettato. Un secondo potere adescante dello Shore Bait è legato al proprio movimento. Di norma il recupero dei lipless è più difficile da interpretare. Normalmente si effettuano delle continue jerkate dall’alto verso il basso, tenendo la canna bassa verso l’acqua. Le pause e le discese di solito sono quelle fasi più importanti nell’attacco del pesce. Si può effettuare sia un recupero veloce, che lento. Nella maggior parte dei casi è la tipologia di esca che regala pià catture in determinate situazioni e non dovrebbe mai mancare nella propria “sacca degli attrezzi” assieme allo Skin Bait.
SHORE MINNOW
Poco cambia in termini di forma per questo artificiale rispetto al sopra citato Shore Bait. La differenza base sta nel fatto che si tratta di un’esca con una paletta lunghi pochi centimetri. In realtà non ci sono grandi differenze di movimento. L’unica differenza sostanziale sta nella grammatura che scende a 29 grammi e quindi lo identifica come un’esca per la pesca a corta distanza a non più di 35 metri oppure per la pesca dalla barca nelle mangianze. Pescando da riva risulta ideale per le sessioni vicino a dei costoni di cemento profondi, dove è necessario stazionare tra il mezzo metro ed il metro di profondità. Una volta caduto in acqua presenta un affondamento lento.
Shore Bait e Shore Minnow sono disponibili in quattro colorazioni, tutte molto interessanti per la pesca in mare. Lo Shore Bait potrebbe avere dei risvolti interessanti anche per la pesca in fiume agli aspi o siluri.
MISSILE
E’ l’ultimo dei tre artificiali della Hart Pesca che presentiamo in questo articolo. Artificiale di 12 centimetri, presenta all’incirca la stessa forma dei due artificiali prima citati ma possiede tre ancorette per un migliore aggancio al predatore nel momento in cui viene attaccato ed una micropaletta. Artificiale piccolo, pesante 25 grammi, è ideale per quelle condizioni di pesca in poca profondità sui sabbiali oppure dove c’è tanta profondità ma il pesce staziona nei primi strati di acqua. Normalmente la presenza di tre ancorine tende a sbilanciare il baricentro dell’artificiale, ma non è quello che avviene in questo caso. Proprio il movimento è il punto chiave di questa esca. Non presenta lo stesso andamento nervoso che si può ritrovare nei classici lipless e nello Shore Bait, ma piuttosto imita perfettamente il movimento di un pesce azzurro come un piccolo sugarello, acciuga o latterino. Si utilizza effettuando il classico movimento della jerkata a canna bassa con strappi dall’alto verso il basso e frequenti pause. Recuperato a velocità normale staziona ad una profondità compresa tre 50 e 80 centimetri. Aumentando la velocità può inabissarsi ulteriormente.