CHE COS’È?
Versatilità, ingegnosità e resistenza, tutto in uno. Al centro della montatura a Tokyo Ring c’è un anello, al quale sono fissati un amo offset e una girella. Nella parte inferiore della montatura è presente un filo di acciaio dritto, che consente al pescatore di inserire uno o più pesi a scelta. Una volta completato, il Tokyo Rig offre al pescatore la possibilità di pescare negli erbai, sulle rocce, nelle legnaie o addirittura di insidiare i bass in zone di forte copertura algale o di ninfee.
Combina la forza della tecnica del punching con la precisione del dropshot. Questo offre un paio di vantaggi:
- L’esca, adeguata, si tiene in orizzontale, piuttosto che a testa in giù sul fondo;
- Il peso non farà aprire la bocca del pesce – un problema comune, che causa la perdita del pesce quando si usano pesanti punch rig.
COME SI USA?
E’ una montatura molto versatile, è possibile utilizzarla sia con esche tipo gamberi e creature da far saltare sul fondo o all’interno di strutture, oppure usare con shad da recuperare lenti o veloci andando a sfiorare le rocce o gli ostacoli sul fondo. Come detto è possibile variare di molto i pesi ( inserendo anche due piombi a proiettile ) in modo da poter pescare in strati d’acqua differenti.
CON CHE ATTREZZATURA USARLO?
Non servono attrezzature specifiche per usare il Tokyo Rig. Ma per dare delle linee guida, stiamo sperimentano questa pesca con:
- Canna da 7’0” o 7’3” come Boushido di casa Hart ( Facebook page: https://www.facebook.com/HARTfishingItalia/ ).
- Mulinello veloce 7.3 o 8.1 come C73 di casa hart, Tatula SV
- Trecciato da 30 libbre in bobina e un fluoro da 20 libbre finale
Questo e come stiamo testando questa nuova tecnica, ma ovviamente ognuno ha le sue preferenze. Diteci pure la vostra!
CON CHE ESCHE?
Si può usare con molteplici esche, dalle creature manovrate sul fondo o all’interno di ostacoli, ma anche con shad di diverse dimensioni recuperandoli a sfiorare le rocce oppure facendoli saltellare ( Flipping / pitching ) .