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CARPE A MOSCA – IL FLY CARP FISHING
Al giorno d’oggi la carpa è tra le specie ittiche più presenti nelle nostre acque e sempre più pescatori a mosca nel corso degli anni hanno deciso di catturare questi pesci usando gli artificiali. Come nella pesca a mosca in generale, esistono diverse tipologie di pensiero su questa tecnica e mille modi per affrontarla, questo viene determinato dai diversi tipi di spot e dalle abitudini dei pesci che dovremo imparare a conoscere. Essendo pesci potenti tutto dovrà essere rapportato: le canne più usate sono 9’0” per coda #6,7,8, ma in condizioni estreme anche di più. I finali devono essere robusti, solitamente lo 0.30 mm è un buon compromesso per il tip e solo in alcune situazioni difficili con molti rifiuti si scenderà sotto gli 0.20 mm. In uno spot con acqua ferma possiamo dividere questa tecnica in due gruppi: pesca pasturata e pesca di ricerca ed a suddividerli a loro volta in tre sottogruppi parlando di pesca a galla, mezz’acqua e fondo. La pesca in ricerca a galla, mezz’acqua e fondo se praticata correttamente porterà a risultati molto soddisfacenti sia in acqua ferma che in corrente, mentre pasturando in corrente (tranne in rari casi) potremo usare solo la pasturazione di fondo, perchè le altre due porterebbero i pesci lontani da noi. Come vedremo più avanti, con la pastura poco importa se vediamo i pesci perchè saranno loro a venire da noi, mentre nel caso tradizionale saremo noi a doverci adeguare, scovando le carpe in attività. Se dobbiamo avvicinare qualcuno a questa tecnica sicuramente sarà più semplice pasturando in acqua ferma.
Quindi partiamo parlando di pesca pasturata a galla. Oltre che un’ottima tecnica entry level questo metodo ben si presta per passare una bella giornata tra amici in qualche laghetto di pesca ricreativa, dove le carpe sono ben abituate a ricevere cibo. Come pastura possiamo usare del classico pane oppure del pellet galleggiante; con il pane abbiamo diverse tipi di bread fly e le più usate sono le classiche montate con yarn in I-Rig ed ovetti spiombati, ma anche altri dressing montati con materiale chiaro come foam, cdc, cervo, lana. Una volta lanciato il pane in acqua basterà aspettare qualche minuto per cominciare a vedere le prime bollate, raggiunta la frenesia alimentare i pesci mangiano le pagnotte più grandi a galla ed i pezzi più piccoli appena sotto la superficie. La nostra esca potrà essere quindi aspirata sia a galla, ma anche scendendo il più naturalmente possibile come un vero pezzetto di pane imbevuto d’acqua. La mangiata a galla è ben visibile come una qualsiasi bollata tenendo d’occhio la mosca, mentre quella appena sommersa si avverte con lo strappo della coda di topo che può essere più o meno forte in base anche alla prudenza dei pesci, che vengono abitualmente pescati e rilasciati più volte. Con il pellet galleggiante l’azione di pesca sarà la medesima, con la variante che le nostre amiche dovranno obbligatoriamente bollare per mangiare e come esca dovremo usare imitazioni cilindriche in foam scuro o ninfe spiombate.
Parlando di pesca pasturata a mezz’acqua la pasturazione si complica, ma torna utile dove le carpe con una grossa pressione di pesca a galla diventano apatiche nei pressi della superficie. Useremo quindi dei mix di pastura bilanciati e studiati appositamente per creare una pasturazione sottoforma di colonna d’acqua. Coloro che derivano dal carpfishing avranno sentito tali termini parlando di pesca a Zig. Affronteremo la colonna d’acqua cercando di far lavorare il finale verticalizzando le mosche che dovranno scendere lentamente, come sommerse, ninfe, ovetti ecc.. Ciò di importante è tenere la nostra esca nel raggio d’azione della pastura e in caso di abboccata potremo vedere anche qui lo strappo della coda di topo, oppure adottare uno strike indicator per pescare alla profondità desiderata.
Pescando a fondo la pastura più usata rimane il pellet o ancora meglio il micro pellet, oppure tutte le classiche granaglie utilizzate tradizionalmente per la pesca alla carpa. L’importante è di creare con l’aiuto di una fionda una linea di pasturazione larga un paio di metri e lunga poco meno della nostra possibilità di lancio. In questo modo pescheremo con artificiali pesanti strisciando il fondo, recuperando lentamente a matassina o con piccoli strappetti, così renderemo l’esca visibile al pesce che sta grufolando sulla nostra linea. Le mosche sono solitamente ninfe di ogni tipo, ovetti ben piombati, san juan, piccoli streamer ecc..
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