Trofeo Eccellenza Nord Feeder – 2° prova

TROFEO ECCELLENZA NORD FEEDER – OSTELLATO, CHE SUCCEDE?

Due giorni, uno di prove ed uno di gara, ma la domanda è rimasta la medesima : Ostellato, che succede? Il Circondariale Valle Lepri, teatro della 2° prova del Trofeo Eccellenza Nord Feeder, sembra che abbia grossi problemi. Problemi naturalmente legati alla pescosità. Ed i problemi a quanto pare li ha lo stesso Trofeo Eccellenza Nord Feeder. Dopo l’avvio in un difficile Canal Bianco ad Adria, che ha creato più malcontento per la sponda più che pericolosa, la palla passa ad Ostellato.

Troppo presto per lo svolgimento di questa gara? No, assolutamente. In passato, nel mese di giugno, non ci sono mai stati problemi. Eppure c’è un dato di fatto : esistono solamente breme di taglia XXL. Le placchette che avevano caratterizzato le finali del CIS Feeder 2018 sono completamente sparite. E non regge la scusa dell’acqua fredda, perchè non è fredda. Nella giornata di sabato in tanti hanno chiuso senza una cattura. Certo, pare esserci un’esplosione di luciperca, ma parliamo di pesci da 3-4-5 grammi. Non valutabili per una vera pescata.

L’umore domenicale non è stato di certo dei migliori per le quarantaquattro squadre. Stesso discorso per gli organizzatori e la Fipsas di Ferrara e Nazionale. Ragazzi, tra meno di un mese ci sarebbe un campionato del mondo feeder nello stesso canale. Si, due chilometri più a valle, ma non cambia molto. Sembrava che ci fosse maggiore pescosità, ma nell’ultimo giorno di gare la situazione è stata critica. Aprendo una parentesi, se non ci sono nemmeno i cormorani. Qualcosa vorrà dire….

DATI DA PIANGERE

Partiamo dai dati- Partiamo dai cinque cappotti. Partiamo da coloro che hanno presentato un numero entro le cinque unità alla pesa. Tre, quattro, cinque mini perca oppure, come preferisco definirli, imitazioni di perca. Un buon segno per il futuro per lo spinning? Assolutamente no, oltre il 70% di quest catture ritorna in acqua senza vita. Ma arriviamo al dato più significativo. Meno di un chilogrammo e mezzo di pescato a pescatore. Se si parlasse di placchette, potrebbe essere anche un dato discreto, ma in realtà si tratterebbe di una sola cattura. Due se andasse male ed entra la breme di taglia…piccola. E la media è stata inevitabilmente alzata dall’ultimo settore di gara, che ha visto maggiori catture.

Nove chili, sette chili e mezzo, sei chili e mezzo, cinque chili, quattro chili. Bei pesi, peccato che si tratta rispettivamente di sei, cinque, quattro, quattro e tre breme. In cinque ore di pesca non un bel pescare. E peggio è andata a partire dal settore D della quarta zona, fino al settore A della prima zona. Potremmo definirlo come il nuovo “Deserto Ferrarese”. Cinque ore sulla stessa linea tra 70 ed 80 metri, ovvero a ridosso della sponda opposta, nella speranza di una partenza del cimino. Non c’è da stupirsi se qualcuno in cinque ore dovesse aver effettuato meno di venti lanci per una lunga, estenuante, stancante, pesca d’attesa.

TUBERTINI FISHING CLUB, UNA CONFERMA

Male, molto male per questo canale definito da tutti come uno dei più regolari e pescosi d’Italia. Effettivamente regolare lo è stato, nel male però. Chiunque avrebbe potuto vincere, eppure c’è anche stata qualche squadra che è riuscita a capirci qualcosa. E se non ci ha capito qualcosa, è riuscita a portare a casa buoni risultati. Non è il caso della Tubertini Fishing Club, che vince con merito la seconda prova. Solamente sette penalità che le garantiscono di balzare in testa alla classifica generale. E le due squadre che seguono nella classifica di giornata, sono le stesse della classifica progressiva. Lenza Mantovana Team Feeder, seconda con 9 penalità e la squadra B de I Cagnacci Colmic. Punteggi davvero molto alti se peniamo che i campioni d’Italia del Team LBF Italia Preston Innovations chiudono noni con 17,5 punti. Il tutto grazie anche ad uno strepitoso Angelo De Pascalis, in forma “mondiale” con un assoluto da 11 chili. Crolla invece la Lenza Emiliana Tubertini che porta 23 penalità.

WELCOME IN ITALY TOM!

Doveroso parlare anche della “guest star” di giornata, portata dalla Castelmaggiore Maver. Il pluri campione del mondo Tom Pickering ha infatti partecipato al Trofeo Eccellenza Nord. Erano circa vent’anni che un pescatore inglese non partecipava ad una manifestazione nazionale italiana così importante. L’ultimo fu un certo Alan Scotthorne, tesserato per più di una gara. Come prevedibile, vittoria di settore. Difficile, ma pur sempre vittoria. Ovviamente la presenza di Pickering è stata dettata dal vicino campionato del mondo. Per la serie : vogliamo farci male, facciamo vedere tutto, ma proprio tutto agli avversari. Certamente una bella mossa d’immagine per la Maver, però non dimentichiamoci che Tom Pickering è il Manager del Team England. E non ci dobbiamo dimenticare che arriviamo al mondiale da campioni del mondo. All’estero si fa di tutto per avvantaggiare la squadra di casa, noi invece facciamo di tutto per avvantaggiare gli altri. Punti di vista, ma punti di vista che fanno pensare.

ED IL CAVO LAMA?

Di Ostellato c’è davvero poco da dire comunque. Curioso il fatto di come il nostro CT Maurizio Setti si sia lamentato della pescosità del canale. Come la maggior parte dei concorrenti naturalmente. Personalmente lo diciamo da mesi e molti condividono l’opinione : lo scorso anno la gara più bella e regolare fu il Cavo Lama. Per il 2018 la Commissione Tecnica ha deciso di toglierlo. Non ci stiamo tutti e le pedane sono troppo vicine (certo, e ad Adria avevamo tanto spazio) la quarta zona è poco pescosa (ehm, Ostellato ha regalato felicità a tutti) e tante altre scusanti assolutamente ridicole.

QUESTIONE DI…ROSSO?

La prossima prova sarà in Canale Fissero, tra Cà Vecchia e Garolda. C’è tanta preoccupazione. Una preoccupazione assolutamente lecita. Lo scorso anno la gara fu spostata a causa dell’erba superficiale che rendeva estremamente difficoltosa o impossibile la pesca. Al 14 giugno, questa alga è ancora assente. Nonostante ciò, la pescosità non è proprio delle migliori. Tanto per cambiare anche in questo caso pare che il Fissero sia invaso da mini luciperca. Poche breme e la maggior parte tutti enormi. Facciamo un’ultima, doverosa, considerazione. Tanto lo pensate tutti, ma nessuno ne parla apertamente su Facebook o al raduno davanti a tanta gente o i diretti interessati. Il feeder, come la pesca al colpo, continua ad andare nei seguenti campi gara, pescosi o no : Canale Fissero, Spinadesco, Ostellato, Adria. Attenzione, parliamo del Nord Italia. Quattro campi dove l’unico comun denominatore è la breme. Breme è sinonimo di fouilles e ver de vase. Introiti per alcuni addetti al settore.

Campi come il Cavo Lama e la Fiuma sono calati drasticamente. Colpa della pescosità? Non scherziamo. Ah, ma i numeri del feeder aumentano!

2° PROVA – 140427_2° prova nord

PROGRESSIVA – 24472_CG_progressiva

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