Trofeo Eccellenza Nord Feeder – Tubertini su Tubertini

TUBERTINI FISHING CLUB TRIONFATRICE DEL TROFEO ECCELLENZA NORD FEEDER

E’ stato un monologo Tubertini la conclusione del Trofeo Eccellenza Nord Feeder. La massima competizione a squadre di pesca a feeder, dopo ovviamente il CIS Feeder, per le squadre del Nord Italia. Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna le regioni interessate, con l’esclusione del Piemonte che non ha presentato alcuna compagine. Motivo facile da capire, legato ovviamente alla lontananza dei campi gara. Non a caso proprio le squadre piemontesi hanno svolto nella stessa giornata una prova del Regionale a squadre a feeder.

Ma ci sarà tempo di affrontare il discorso dei regionali qualificanti, quindi ritorniamo a parlare del Trofeo Eccellenza. Dopo le prime due prove, decisamente difficili ed accompagnate da moltissime polemiche sulla resa dei campi gara, si è arrivati alla terza gara sul Canale Fissero. Un ritorno atteso con molta diffidenza dopo il rinvio dello scorso anno a causa della copertura algale. Quest’anno grazie ai continui forti temporali il problema non si è presentato.

GAROLDA E CA VECCHIA

Il Fissero si è presentato in ottima condizione, con la temperatura dell’acqua a ben 32 gradi. Ecco, forse questa non è stata proprio una cosa molto buona. Consueta divisione della gara sui due campi gara tra Ca Vecchia e Garolda ed organizzazione affidata al Team Master Trabucco, con l’avvallo dei giudici di gara brianzoli. Dopo le gare della pesca al colpo ci si aspettava una pescata di velocità sulle placchette. Sembrava fossero necessari centocinquana/duecento pesci per poter portare a casa un buon risultato ed effettivamente fino al venerdì le previsioni sembravano dovessero avverarsi.

A partire dal sabato, con i box di prova (da due persone per campo gara e con sei piastre di spazio), qualcosa è cambiato. Peschetta corta presente, ma decisamente più lenta. Garolda, come spesso accade, campo gara più povero di pesce mentre a Ca Vecchia dei ritmi decisamente più alti. Peccato però che un ritmo abbastanza buono è sembrato esserci solo nello stretto, con i primi box a faticare quasi a scappottare e solamente, pochi, pesci di taglia. Ad ogni modo, oltre al forte caldo, per molti l’attesa era di una impostazione a corta distanza sulla peschetta con obiettivo dichiarato i cento pesci.

Ma la pesca è imprevedibile e nel giro di dodici ore il pesce cambia comportamento. Ma prima di parlare della gara, doveroso spendere due parole su quello che è successo al raduno. Niente di particolare, certo, ma certe cose a nostro avviso bisogna sempre dirle. Per prima cosa c’è stata grande confusione da parte del direttore di gara sulla composizione delle matrioske. Prima che qualcuno abbia qualche dubbio, tutte le esche devono essere presentate nelle matrioske per regolamento.

CLASSICHE LAMENTELE ED ARROGANZA

Secondo punto, molto più importante, l’orario di inizio. Alla domanda di iniziare alle nove, su 160 concorrenti, addirittura il 5% dei presenti si è lamentato. Solite lamentele espresse nella solita maniera arrogante da parte di qualcuno e nessuno che ha avuto il coraggio di ribattere. Iniziare alle nove, con pasturazione alle 8.50 implicava avere a disposizione qualcosa come 1h40 di tempo. Cento minuti per scaricare l’attrezzatura, scendere la sponda, posizionare il panchetto su una superficie in cemento e montare cinque canne. Effettivamente nemmeno nella pesca al colpo hanno così tanto materiale da preparare….

Ovviamente quest’ultimo commento era ironico. Meno ironico il fatto che la maggior parte dei concorrenti alle 8.45 fosse seduta in attesa dell’inizio gara previsto alle 9.20 con la pasturazione pesante. Possiamo capire che la sponda di Garolda non sia come quella di Ca Vecchia, ma vogliamo ricordare a lor signori che molti di loro ha pescato a Medelana e ad Adria che presenta delle sponde di ben altra condizione. Senza dimenticare le gare ai Laghi di Mantova con la macchina non a dieci metri di distanza oppure il Cavo Lama nei tratti di Ponte Ascona, Ponte Ferro e Ponte Borelle che in condizioni di pioggia obbligava un ingresso a piedi per centinaia di metri.

Esprimo un parere personale. Se in cento minuti non siete in grado di prepararvi oppure vi dovete lamentare perchè dovete fare 25 metri in più per portare la roba sul proprio picchetto e non avete la discesa all’apertura della portiera, fate una cosa, pescate solamente in laghetto dove bastano tre canne e la macchina è a tre metri dal didietro. Ed il bello è che coloro che si lamentavano per l’orario di inizio erano pronti ad oltre mezz’ora dal via.

Detto ciò, l’unica pecca dell’organizzazione è stata forse la sistemazione del primo settore. Un paio di concorrenti hanno addirittura pescato sotto i fili dell’alta tensione. Non proprio il massimo della sicurezza.

PESCHETTA….A META’

Ma veniamo alla gara. Abbiamo già detto che la domenica non ha rispecchiato le prove del sabato. In molti hanno impostato la propria pescata a corta distanza, sulla cattura di placchette da 10 a 20 grammi. Una impostazione che, se fatta bene, poteva portare anche più di cento pesci. Questo almeno in Ca Vecchia, mentre a Garolda la stessa impostazione avrebbe portato una cinquantina di pesci. Una pescata da affrontare con fouilles e ver de vase, alternati con i pinkerini, utilizzando sia la pastura che la terra di somma. Insomma, una pescata fine con terminali non superiori a 011 mm e pasturatori leggeri.

C’è stato, però, anche chi ha deciso di montare solo due canne per un’impostazione a senso unico sulla pesca del siluro. Scelta molto discutibile, ma finchè verrà consentita questa pesca, ci sta che qualcuno decida di basare la proprio pescata su questo pesce. Per ovviare al problema sarebbe ora che si inizino a fare delle gare a tecnica obbligatoria con fouilles e ver de vase, oppure limitando l’utilizzo di vermi e bigatti. Nel colpo in passato venivano fatte queste scelte per alcune prove dei campionati a squadre, con ottimi risultati. Forse anche nel feeder bisognerebbe iniziare a pensarci.

Ad ogni modo la pescata a corta distanza sulle placchette non ha avuto vita lunga. Dopo le prime due ore in cui è stato possibile cercare di difendersi, almeno a Ca Vecchia, è stato necessario cambiare tutto ed allungarsi. Questo per l’entrata in gioco di breme da 150 – 300 grammi ed esemplari sul chilo alla distanza di venticinque metri. In pratica una gara nella gara, con molti dei presenti che hanno dovuto inventarsi la pescata. Diverso il discorso nei primi settori, allo slargo, con pescate basate sulla cattura di breme di grossa taglia.

Garolda invece ha sofferto moltissimo. Molta meno pesca e tanti pescatori che hanno impostato la gara sul siluro, andando a rovinare anche i vicini di picchetto. I cappotti sono fioccati, così come le pesate sotto il chilogrammo di peso.

SEMPRE TEAM LBF ITALIA

Ma nonostante tutto, nonostante le tante lamentele sulla resa di Garolda, a vincere sono sempre i soliti. Il Team LBF Italia Preston Innovations di De Pascalis, Gadda, Govi e Cappoia chiude con soli nove punti. Chissà perchè alla fine i risultati chi deve farli, li fa sempre. Forse perchè è sufficiente saper interpretare bene il canale in ogni condizione ed in ogni picchetto. Seconda piazza per un ottima Lenza Club Ravenna Matrix, sorpresa del 2018, come la Lenza Paradiso Trabucco terza di giornata.

Alla fine però il Trofeo Eccellenza Feeder Nord si è concluso come è iniziato, con il dominio della Tubertini Fishing Club. Una vittoria tanto meritata, quanto schiacciante. Ventitré penalità complessiva, al netto del mezzo scarto, è un punteggio eccezionale. Al secondo posto, sul filo del rasoio, la Lenza Emiliana Tubertini che precede il Team LBF Italia Preston Innovations di solamente 0.3 penalità. La presenza delle due principali società Tubertini in vetta non è un caso. E’ il frutto di un intenso lavoro effettuato a livello di gruppo e sviluppo delle pasture e delle impostazioni di gara.

ASPIRANTI AL TRONO A VOI

Le prime tredici passano ora al CIS Feeder 2018 e, se verranno confermate le voci sui cambiamenti dei campionati, anche al CIS Feeder 2019. Dopo un avvio stentato, riesce ad accedere anche una delle quattro squadre del Lanza Fishingitalia.com che quest’anno ha sembrato avere più difficoltà rispetto allo scorso anno. Frutto forse del rimescolamento delle squadre. Diversamente dal 2017 non sembra essere tra le favorite alla vittoria finale o al podio, ma nulla è scontato. Ancora una volta il Team LBF Italia parte da favorito, ma le pretendenti al trono sono tante. Oltre alla già citata Lenza Emiliana, con maggiore esperienza rispetto alla squadra satellite Tubertini Fishing Club, non bisogna dimenticare il Lenza Club Riccione Artico e la Lenza Mantovana Team Feeder che è cresciuta moltissimo. Ma i pericoli maggiori arrivano dal sud con due corazzate : Oltrarno Colmic e la neonata All Blacks.

Si riparte a settembre da Ostellato, prima del gran finale previsto ad ottobre al Lago di Corbara.

3° PROVA – 140428_3° prova Nord

PROGRESSIVA – 24472_CG_finale Nord

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