[vc_row][vc_column width=”5/6″][vc_column_text]
TROFEO SERIE A1 2016 ALLA RAVANELLI TRABUCCO
Ed anche la Finale del Trofeo di Serie A1 di pesca al colpo è stata archiviata per quest’anno. Ultimo teatro dell’edizione 2016 è stato uno stupendo Mincio al classico campo gara FIPSAS di Peschiera del Garda.
Mincio che anche per questa manifestazione si è presentato con la stessa veste dell’ultima settimana: acqua lenta e leggermente velata. E’ stata una gara molto sentita da moltissimi pescatori sia per il posto in cui era prevista, sia per le tante motivazioni.
Chi doveva lottare per salire al CIS, chi invece doveva lottare per non retrocedere. Dopo la settimana di chiusura del campo gara per l’Europeo Forze di Polizia, in tanti hanno ricominciato a battere il Mincio fin dalla metà settimana. Tutto per farsi trovare pronti nella giornata di domenica.
Pioggia, sole, nuvolo, fresco, freddo. Ogni sei ore le previsioni meteo sono cambiate dal lunedì al sabato. Fino a ieri sera la pioggia non avrebbe dovuto farsi vedere, con il sole a farla da padrone e temperature di poco sotto i venti gradi.
Stamattina, tutto da rifare. Nuvoloni minacciosi tutta la giornata, a parte qualche sprazzo di caldo sole tra le 12 e le 13, pioggia battente al mattino nella zona tra Desenzano e Peschiera, ma soprattutto tanto freddo. La gara ha avuto inizio alle 9,30 ed alle dieci il termometro segnava ancora soli 11° C. Va bene che siamo in autunno, ma ad inizio ottobre forse è un po’ eccessivo.
Il Trofeo Serie A1 si è presentato al raduno con ben quattro squadre aspiranti alla vittoria finale ed agli altri due posti disponibili sul podio. Longobardi Milo al comando, davanti alle due squadre della F.lli Campana Tubertini e la Tritium Tubertini.
Quattro squadre separate l’una dall’altra di un solo punto. Di queste quattro squadre, due si pensava lottassero per la vittoria finale sulla base delle attitudini dei propri agonisti: Longobardi e Tritium.
Ed invece, chi aveva scommesso sulla vittoria finale di una delle due, si è dovuto ricredere. Ma andiamo per gradi.
Gara a tecnica libera e tre tecniche di pesca preparate da alternare a seconda anche della zona. L’acqua molto lenta ha permesso la pesca all’inglese specialmente nella parte alta del campo gara, rimanendo molto valida comunque anche in terza e quarta zona.
Pesca all’inglese da svolgere tra la metà e tre quarti di fiume con galleggianti da 16 grammi circa, con un paio di metri di profondità, lanciando continuamente due palle di pastura a scoppiare. Tutto per cercare di portare in nassa le tante scardole che popolano il Mincio.
Pescata che ha reso molto nel primo settore, specialmente a Yuri Tabasco della Cannisti Pescaluna Ballabeni Tubertini che ha registrato l’assoluto di giornata con oltre undici chilogrammi. A seguire l’inglese non è durata per tutti per quattro ore, ma solamente per parte di gara.
Alternativa la bolognese, più a centro fiume che vicino a riva per il semplice motivo che la corrente era davvero troppo lenta per il lancio del galleggiante. Ecco allora che al posto della bolognese in tantissimi hanno preferito buttarsi sulla roubaisienne, sia sul fondo che a galla.
La scelta della pesca a galla è stata fondamentale per insidiare i cavedani, in particolare nell’ultimo settore vinto meritatamente da un altro giovane, Christian Riglietti della Cesanesi Milo, con una pescata di oltre otto chilogrammi fatta tutta a roubaisienne sulla fiondata di cagnotti.
Come nelle ultime settimane il pesce si è mosso anche in questo Trofeo Serie A1. Scardole e cavedani su tutti, con qualche barbo e cavedano, oltre a qualche rara carpa. Carpa che è risultata essere difficile da portare a guadino pescando con la roubaisienne.
Tra i pochi a presentare delle carpe possiamo annoverare Norberto Bargellini della Cagnacci Colmic ed Alban Bonato della Longobardi Milo. Il primo ha girato la propria gara catturando un pesce da oltre cinque chilogrammi con una roubaisienne ben armata: finale da 0.26 mm.
Il secondo invece all’inglese con un amo molto piccolo ed innescando il mais, ma non il chicco intero, piuttosto la “pelle”.
Si aspettava la Longobardi Milo per un trionfante ritorno al CIS condito dalla vittoria del Trofeo Serie A1 ed invece a spuntarla è stata la Ravanelli Trabucco.
Si è trattato di un campionato molto combattuto, che ha visto quattro squadre davanti divise sempre da un solo punto. Siamo arrivati ad una classifica progressiva che ha visto ancora la vittoria sul filo di lana.
I ragazzi di Walter Zangani e Marco Ferrari hanno vinto il Trofeo Serie A1 di un solo punto sui Cannisti Pescaluna Ballabeni Tubertini, vincitori tra l’altro della classifica di giornata e la Tritium Tubertini.
Il tutto approfittando dello scivolone della Longobardi Milo che con venti penalità scende ai piedi del podio e delle due squadre della F.lli Campana Tubertini.
Ravanelli Trabucco che comunque non ha mai smesso di crederci, portando una sponda per tutti e quattro i suoi agonisti. Oltre ovviamente a tanti soci. Onore quindi alla società di Soresina che aggiunge un importante trionfo al proprio ricco palmares.
Impeccabile l’organizzazione de Le Groane Maver che, come sempre, rispondono presente a questi eventi nazionali. A guidarli il proprio presidente Flavio Ferretto, con l’aiuto di Fernando Landonio e Giuliano Deserti.
La scelta di lasciare più spazio ai picchetti ha sicuramente pagato per un miglioramento della pescosità generale. Ora bisognerà solamente attendere qualche mese prima di capire quali squadre saliranno dai campionati regionali. Di certo c’è che al CIS Colpo 2017 accedono le prime quattro squadre, tra cui sicuramente la Longobardi Milo che torna tra le grandi dopo un anno di “purgatorio”.
[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/6″][vc_gallery type=”image_grid” images=”23873,23871,23870,23869,23868,23867,23866″][/vc_column][/vc_row]