Scopriamo il Fishing Tour Novara – Quintino Sella

Facebook
Twitter
LinkedIn
Telegram
WhatsApp
Email

[vc_row][vc_column width=”5/6″][vc_column_text]

QUINTINO SELLA, LA PERLA DI NOVARA

La Provincia di Novara ospita una quantità quasi infinità di acque tra fiumi, torrenti di pianura, canali e rogge varie. Una rete idrica tanto fitta, quanto ricca di specie ittiche. Nel corso dell’ultima settimana abbiamo presentato in generale la pesca nel novarese, andando nel dettaglio finora per quanto riguarda il Terdoppio a valle di Novara, per il quale è sufficiente essere in possesso della normale licenza governativa di pesca. Nel resto delle acque della Provincia però è necessario avere il bollettino di versamento al Fishing Tour. Come primissimo itinerario del Fishing Tour abbiamo pensato di recarci sul Quintino Sella, la vera perla di Novara sia come campo gara, sia come itinerario, già presente peraltro nella categoria campi gara del Piemonte su Fishingmania.it

Il Quintino nasce dal Canale Cavour, una vera arteria d’acqua che attraversa gran parte del Piemonte settentrionale da Chivasso fino al Ticino, ricevendo la propria acqua per la maggior parte dal Po e successivamente anche da tante altre piccole rogge che ne aumentano la portata e la velocità della corrente. Come la maggior parte dei canali di irrigazione, nel periodo invernale rimane praticamente asciutto, tranne alcune zone in cui sono presenti pochissime decine di centimetri di acqua. A partire dalla fine di marzo, con il riempimento delle risaie, viene riempito poco alla volta garantendo il pieno regime intorno al mese di aprile e restando tale fino all’autunno. Normalmente una volta che viene data acqua il pesce risulta essere in forte attività nella ricerca di cibo e per questo motivo, assieme all’amico Massimo Valentini del negozio Predatori & Prede di Casale Monferrato ed agonista della società alessandrina Villanovesi Milo, abbiamo deciso di testare la fame dei ciprinidi del Quintino Sella a pochi giorni dal suo parziale riempimento. Nonostante in molti ce lo abbiamo sconsigliato e nonostante mancassero alcune decine di centimetri di acqua, abbiamo pensato di provare comunque sul campo gara denominato Quinto Magazzino, nel centro di Novara. La sponda, costituita da erba e cemento, è molto comoda per il posizionamento dell’attrezzatura. Purtroppo uno dei lati negativi di questo posto è dettato dall’impossibilità di avere la macchina alle proprie spalle, obbligando il pescatore a percorrere al massimo duecento metri a piedi. Questo perché il campo si trova all’interno di un parco, chiuso da un cancello a cui è possibile accedere solamente a piedi. Un piccolo impedimento che si può facilmente aggirare tramite l’uso di un carrellino. Nel periodo di inizio primavera la pesca è sempre molto difficile, soprattutto perché il canale subisce dei continui cambi di livello e di velocità dell’acqua, che stordiscono in parte il tanto pesce presente in questo tratto. Il campo gara è suddiviso in due parti: il primo tratto, quello iniziale, è lungo circa 150 metri, vede una condizione di corrente che può variare da medio – lenta a quasi ferma, da affrontare con grammature leggere. Il secondo tratto invece è completamente l’opposto, con una forte corrente che nel periodo caldo rende difficoltosa la pesca anche con pasturatori ben oltre i cento grammi di peso. La scelta è stata quella di posizionarci subito vicini all’entrata, nei posti che sicuramente sono tra i più pasturati del momento, anche se molto probabilmente in pochi prima di noi hanno lanciato le proprie esche in acqua. Considerando che mancavano ancora almeno una trentina di centimetri di acqua per raggiungere il livello di pieno regime, la pesca si è svolta in condizioni di acqua praticamente ferma. Una condizione di pesca un po’ anomala per il Quintino Sella al Quinto Magazzino in quanto nel periodo caldo vede una corrente di media velocità che obbliga l’utilizzo di galleggianti da almeno un grammo e mezzo – due o pasturatori fino a trenta grammi di peso. In questo caso, pescando a feeder, ce la siamo cavata con grammature decisamente leggere, al massimo da 15 grammi. In realtà abbiamo usato anche pasturatori più pesanti, ma solo per poter utilizzare un quantitativo maggiore di pastura. A tal proposito, considerando che non ci trovavamo in condizione di gara, abbiamo anche effettuato una massiccia pasturazione a mano con palle di pastura e continue fiondate di cagnotti. Una scelta dovuta per cercare di radunare quanto più pesce possibile essendo gli unici presenti sulla sponda. Considerate le condizioni, Massimo ha pensato bene di portare con sé un paio di sacchetti di pastura della Bait Tech, in vendita sia nel suo negozio di Casale Monferrato, sia sul sito online www.predatorieprede.it. La Bait Tech, distribuito in Italia dalla ditta Milo, è un marchio conosciuto da moltissimi ormai, che nel corso degli ultimi 18 mesi ha avuto una richiesta sempre maggiore. Diversi sono i motivi che hanno portato le pasture Bait Tech ad essere tra le più diffuse sia tra i pescatori di pesca a feeder, che di pesca al colpo. Prima di tutto l’affidabilità, in quanto risultano molto valide su diverse tipologie di specie ittiche. In secondo luogo la facilità con cui si possono utilizzare; in particolar modo le fasi di bagnatura sono molto semplici. Infine, legato a ciò, anche il fatto che non è necessario mischiare più tipologie di pasture tra loro per far si che rendano al massimo e non siano controproducenti, cosa che invece accade con altri noti marchi di pasture. Gli sfarinati utilizzati in questa occasione sono le due tipologie di Pro Natural: una è classica dal colore marroncino chiaro, mentre l’altra essendo più scura è stata chiamato appositamente Pro Natural Dark. Due pasture prive di farine di pesce, che presentano al loro interno della melassa, farina di cocco e canapa. In pratica tre attrattori naturali che risultano perfetti per una pesca di questo tipo su pesci molto sospettosi. Bagnandola molto risulta molto compatta e perfetta anche in situazioni di acqua corrente ma, in questo caso, è bastato bagnarla poco per far si che lasciasse una scia verticale di particelle di ingredienti per attrarre i pesci. Considerate di acqua ferma è stata fondamentale questa macchia creata dalla pastura. Essendo ad inizio stagione, il pesce tende ad essere più sospettoso, obbligando l’uso di terminali di sottile dimensione e soprattutto fino ad un metro di lunghezza. Non si può dire che il pesce abbia risposto subito, confermando la nostra idea che fosse molto sospettoso ed anche un po’ apatico. Dopo alcune decine di minuti senza vedere una tocca, abbiamo avuto una prima partenza che si è conclusa con una rottura. Una carpa? Un barbo? Non è da sapere, ma almeno è stata la prova che il pesce era presente. Dopo pochi minuti Massimo ha portato a guadino un cavedanello, seguito poi da una scardolotta. Dopo alcuni movimenti del vettino, dettati forse dalla minutaglia presente nel Quintino tra alborelle, triotti e gardoncelli, la Superba Champions League Milo di Massimo si è incurvata dando inizio ad un combattimento durato diversi minuti. Una lotta che ha messo a dura prova il terminale da 012 di Massimo, ma che ha ben retto sotto il peso di uno stupendo barbo comune dal peso sicuramente superiore ai due chilogrammi. Il tutto è stato possibile anche grazie alla Superba da 12 piedi, una canna di alto livello per la pesca a feeder realizzata con carbonio ad altissimo modulo ed in grado di essere utilizzata sia in piccoli ambienti dalle dimensioni ridotte, sia per lanci a lunga distanza, mantenendo allo stesso tempo le caratteristiche di potenza, precisione e sensibilità alla mangiata.

Di questa prima uscita abbiamo potuto constatare un paio di cose: le pasture ed i prodotti Bait Tech si rivelano sempre più sorprendenti ed interessanti, regalando catture anche in condizioni difficili. Quindi Bait Tech al momento ha superato il test.

Per quanto riguarda il Quintino Sella, potremmo dire “rimandato” per l’inizio stagione. Il pesce ha bisogno di una certa costanza nel livello dell’acqua e di temperature atmosferiche più alte che riscaldino maggiormente l’acqua. Dalle ultime notizie la pescosità è già migliorata in questi giorni.

Il Quintino Sella è stato il primo dei canali del Fishing Tour che abbiamo recensito. Nei prossimi giorni ci sarà un nuovo appuntamento con un altro tratto Fishing Tour situato sempre a Novara.

I prodotti citati e fotografati in questo articolo li potete trovare nei punti vendita Milo ed in particolare da Predatori & Prede, strada Valenza 5 Casale Monferrato a pochi metri dall’uscita autostradale di Casale Monferrato Sud sulla A26 oppure allo store online www.predatorieprede.it

[/vc_column_text][vc_video link=”https://www.youtube.com/watch?v=vfi2rdJZMTE”][/vc_column][vc_column width=”1/6″][vc_gallery type=”image_grid” images=”21321,21328,21326,21325,21324,21323,21322″][/vc_column][/vc_row]

Facebook
Twitter
LinkedIn
Telegram
WhatsApp
Email

Lascia un commento

Utilizzando questo modulo, accetti la conservazione e la gestione dei tuoi dati da parte di questo sito Web.

Translate »